Oggi

LA SPESA CONSAPEVOL­E

- E. B.

GUSTO E SALUTE: SCOPRI TUTTE LE SFUMATURE DEL SALE

Siamo abituati a portare in tavola un solo tipo di sale, quello bianco, in versione fino o grosso. Eppure, esistono altre colorate declinazio­ni che possono arricchire di sapore i nostri piatti. Alcuni, ma non tutti, hanno un quantitati­vo di sodio inferiore.

Il sale rosa himalayano.

Intanto facciamo chiarezza: contrariam­ente a quanto dice il nome, non viene dall’Himalaya, ma dal Punjab, in Pakistan, da cui se ne estraggono circa 300 mila tonnellate all’anno. Rispetto al sale normale, contiene più ferro (ossido di ferro, che dà il colore rosa al sale), sali di calcio, magnesio e potassio. Ha un difetto, però: non contiene iodio, sostanza molto utile soprattutt­o per chi non vive al mare.

Il gomasio.

Composto da una miscela di sale marino, a volte alghe, e semi di sesamo tostati; le proporzion­i sono da 7 a 20 parti di sesamo per una parte di sale. Ha quindi un contenuto di sodio decisament­e inferiore al sale da cucina e contiene iodio, ma la capacità di insaporire i piatti è inferiore rispetto a quella del normale sale da cucina.

Il sale nero. Che venga dalle Hawai, da Molokai o da Cipro, il sale nero è un normale sale da cucina che contiene carbone. Con analogo contenuto in sodio, ha un sapore lievemente affumicato.

Il sale integrale. Ha un tenore di sodio inferiore rispetto al sale normale e una quota superiore di minerali e oligoeleme­nti, come calcio, magnesio, ferro, potassio. Però non è adatto a chi ha bisogno di un’integrazio­ne di iodio.

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