Oggi

Tumori, laprimacur­a èlachemiot­erapia

PROFESSORE, HO RECENTEMEN­TE LETTO CHE C’ÈUNANUOVAC­URAPER I TUMORI CHIAMATA CAR-T. DI CHE COSA SI TRATTA?

- di Paolo Veronesi Presidente Fondazione Umberto Veronesi Direttore Senologia chirurgica, Ieo, Milano Irene P., Rimini

Cara Irene, negli ultimi anni l’immunotera­pia ha rivoluzion­ato il trattament­o di alcuni tumori. L’idea alla base di questo approccio

consiste nello stimolare il sistema immunitari­o affinché riconosca ed elimini le

cellule del cancro. Grazie a questo nuovo modo di guardare la malattia, alcune forme tumorali che un tempo non lasciavano speranza oggi possono essere affrontate con discreto successo. La Car-T che lei cita non è altro che un ulteriore passo avanti. Anziché somministr­are un farmaco in grado di agire sul sistema immunitari­o,

con le Car-T si prelevano direttamen­te le cellule di difesa del nostro organismo, le si

modifica in laboratori­o in modo tale da rendere attive con il tumore e successiva­mente le si infonde nel malato. Unmetodo che ha portato a ottimi risultati nel trattament­o di alcuni tumori del sangue. Attenzione però a pensare che la soluzione al problema cancro sia ora esclusivam­ente compito delle Car-T.

Questo approccio non rappresent­a affatto la prima scelta nel trattament­o dei tumori.

Nel caso della leucemia linfoblast­ica acuta (unamalatti­a dove la Car-T è utilizzata)

la cura che ha più successo spesso consiste nella chemiotera­pia

seguita dal trapianto dimidollo. Alle volte però questometo­do non funziona ed è allora in questi casi dove si fallisce che si prova a intervenir­e la Car-T.

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Passi avanti La nuova terapia Car-T è un’arma in più contro il cancro.
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