Oggi

Laura CarafoliAt­uper tucon la zarina di Discovery di Sabina Donadio

ĖL A SIGNOR ADI PROGRAMMI APPRODATI AL SUCCESSO. GRAZIE AL FATTORE« VERITÀ» EAUN PUBBLICO GIOVANE .« SONO CURIOSA », DICE ,« E LAMIA FORTUNA È STATA NASCERE IN PROVINCIA»

- di Sabina Donadio

C’era una volta una bambina con i capelli ricci che si chiamava Laura e che suor Renata un bel giorno punì dicendo alle sue compagne di classe di non rivolgerle più la parola per tutta la giornata. La colpa di Laura era essere troppo curiosa. E una certa curiosità, evidenteme­nte allarmava suor Renata che riteneva che in quel di Novara, le bimbe dovessero essere decisament­e più silenziose. Oggi Laura Carafoli ha i capelli lisci e grazie alla sua curiosità è la responsabi­le dei contenuti di tutti canali Discovery Italia, con otto canali free, sette a pagamento, due servizi on demand, ed è diventata, di fatto, il ter- zo editore nazionale per share. Grazie anche almondodei factual, quel genere televisivo che insegna a chi guarda a fare le cose che non sapeva fare. Per le donne, ma non solo.

È vero che lei è cresciuta a pane e tv per essere quella che è oggi? «Sono di Novara: se non fossi nata in una città di provincia, forse non avrei vissuto la tv come la mia grande finestra sul mondo. Mio padre lavorava

nella pubblicità a Milano e la sera quando tornava, mi raccontava di mondi creativi che esistevano oltre la nebbia novarese. A 12 anni leggevo Panorama e L’Espresso che lui mi portava, guardavo programmi super pop insieme a film intellettu­ali su Rai 3. Poi ho avuto un momento complicato l’ultimo anno di liceo e faticavo davvero a uscire di casa, ma poco distante c’era la piccola sede diVideo Novara. La vedevo come il prolungame­nto di casa mia, così mi sono proposta come tuttofare. All’inizio facevo la rassegna stampa alle 6 delmattino, poi ho girato con le telecamere per realizzare servizi esterni, e mi sono innamorata di quel mondo. Sono uscita dal mio periodo buio grazie proprio alla tv».

Poi è finita alla Rai… «Mi fu proposto un progetto con Carlo Freccero. Così parto per Roma con un contratto da programmis­ta regista in tasca, piena di entusiasmo: per otto mesi faccio questa esperienza a Super giovani, un programma che non vedeva nessuno perché andava in onda alle 14 contro Amici di Maria De Filippi, ma che per me è stato comunque un sogno che diventava realtà. Poi, dopo sette anni di contratti a termine inRai, Fox Italiami ha assunto comemanage­r e la mia vita ha virato».

È diventata l’eminenza rosa della tv non generalist­a… Ma so che la De Filippi le fa sempre un certo effetto. «Maria è l’unica grande star della tv italiana. Una divinità».

Cos’è oggi la tv? «È ancora un mezzo fondamenta­le per un pubblico sopra i 40 anni. I social media complicano il nostro mestiere ma al tempo stesso sono i nostri più grandi alleati. Noi a Discovery sperimenti­amo perché sui nostri canali il pubblico ha tra i 25 e 54 anni, e quindi è decisament­e più giovane di quello dei canali generalist­i, pertan-

to ci possiamo permettere di parlare con linguaggi diversi».

Ha osato e su Real Time è sbarcato il mondo “factual” proprio grazie alla sua intuizione. «Raccontare la realtà in maniera divertente, arrivando sul palinsesto televisivo, che aveva programmi di due ore, con un prodotto che durava la metà poteva sembrare una grande sfida: ma abbiamo portato un modello internazio­nale, che parlava della realtà che ci circonda utilizzand­o personaggi che non erano e non sono famosi, che non sono conduttori ma chef, o esperti di matrimoni, e persone che gestiscono varie attività. Abbiamo guardato quello che succedeva al di là dell’oceano e abbiamo visto che non era vero che il pubblico italiano non era pronto, sempliceme­nte non aveva avuto ancora quel tipo di offerta. E ho provveduto».

E non ha temuto di sbagliare? «Mi dicevano che non avremmo mai potuto com- petere con una Barbara d’Urso o una De Filippi, invece ci siamo riusciti creando il nostro “piccolo” brand».

Il segreto di questo successo? A volte, guardandov­i, mi sembra di spiare dal buco della serratura… «Questi programmi hanno sempre un lieto fine. E sono autentici. Le donne questo cercano: l’autenticit­à. Noi non abbiamo il calcio per distrarci, cerchiamo sempre e solo le emozioni. Le storie che raccontiam­o arrivano al cuore e lei lo sa, le donne non le freghi».

Cosa guarda lei in tv, oltre le cose sue? «Tutte le prime puntate di qualcosa. Mio marito adora L’eredità: azzecca tutte le risposte della Ghigliotti­na, iomanco una. La guardiamo insieme, è uno dei nostri riti. Poi mi piacciono ancora tanto i film. Le serie tv le vedo in modalità “maratona bulimica”, cioè mi metto lì e mi sparo tutte le puntate, perché non ho tempo di aspettare per vedere come finisce. Tipico delle donne. E fare la tv per le donne presume esattament­e questo: essere allineate».

 ??  ?? FARE DOLCI SPECIALI Katia Follesa,42, è la regina di Junior Bake Off Italia, dedicato ai più piccoli.
FARE DOLCI SPECIALI Katia Follesa,42, è la regina di Junior Bake Off Italia, dedicato ai più piccoli.
 ??  ?? DETERMINAT­A Laura Carafoli, 49 anni, responsabi­le dei contenuti di tutti i canali Discovery Italia.
DETERMINAT­A Laura Carafoli, 49 anni, responsabi­le dei contenuti di tutti i canali Discovery Italia.
 ??  ?? RENDERE LE NOZZE INDIMENTIC­ABILI Il castello delle cerimonie, su Real Time, mostra eventi fastosi e unici.
RENDERE LE NOZZE INDIMENTIC­ABILI Il castello delle cerimonie, su Real Time, mostra eventi fastosi e unici.
 ??  ?? DIVENTARE Al timone di Bake Off Italia, Benedetta Parodi, 46, e i suoi tre giudici. Italia Bake Off
DIVENTARE Al timone di Bake Off Italia, Benedetta Parodi, 46, e i suoi tre giudici. Italia Bake Off
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 ??  ?? TROVARE Katia Follesa e i concorrent­i di Take me out, su Real Time.
TROVARE Katia Follesa e i concorrent­i di Take me out, su Real Time.
 ??  ?? IL GRANDE CHEF Antonino Cannavacci­uolo, 43, in Cucine da incubo su Nove.
IL GRANDE CHEF Antonino Cannavacci­uolo, 43, in Cucine da incubo su Nove.
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