Oggi

Hanno 21 figli La famiglia più numerosa d’Inghilterr­a di Paola Manciagli

- Di Paola Manciagli

I RAD FORD SI ALLARGANO ANCORA: È NATALA PICCOLA BONN I ERA Y E. CRESCERÀ CON FROTTE DI FRATELLI IN UNA EX CASA DI RIPOSO DO VELA SCARPIERA È GRANDE QUANTO UNA BIBLIOTECA, SI FANNO 12 LAVATRICI AL GIORNO E LA FILA PERLE COCCOLE

Cosa significa crescere con 20 fratelli? «Devi solo aspettare un po’ più a lungo per avere una coccola», la fanno facile i genitori, Noel e Sue Radford. Ma loro sono di parte: amano così tanto sfornare bambini che hanno messo su la famiglia più numerosa d’Inghilterr­a. L’ultima nata è Bonnie Raye. E poi ci sono i 20 che l’hanno preceduta: il più grande, Chris, ha quasi 30 anni in più di Bonnie e ha giàunfigli­oper conto suo.

HANNO UNA PANETTERIA

In realtà, i ragazzi Radford si sono dovuti adattare a una vita un po’ fuori dal comune. Abitano in un ex ospizio riattato a casa, con un autobus parcheggia­to nel vialetto, un poster formato gigante sulla parete del salotto che elenca i nomi di sorelline e fratelloni con relativi compleanni, e una scarpiera grossa quanto una biblioteca. Aiutare mamma a mettere a posto la spesa settimanal­e è un’impresa. Solo quella per la colazione basterebbe per un’intera classe delle elementari: 14 scatole di cereali, 21 litri di succhi di frutta, 68 di latte. Poi ci sono le 20 pagnotte, i 28 rotoli di carta igienica e non dimentichi­amo i settebotti­glioni di detersivoe­glialtrett­anti di ammorbiden­te: la colonna sonora di casa (assieme alle urla dei litigi e ai pianti d’ordinanza) è la centrifuga della lavatrice, fanno dai sei ai 12 carichi al giorno.

L’organizzaz­ione domestica è militare, sulla carta. Vestiti pronti la sera prima, sveglia alle 6.30, due turni per la colazione. Mentre papà Noel porta i piccoli alle elementari con l’autobus di famiglia, i maggiori aiutano mamma Sue con i piccolissi­mi, finché non tocca uscire anche a loro. Alle 18, adunata generale: è l’ora del bagno. I “baby” sono lavati e pronti per la nanna alle 19. Gli “anziani” possono spingersi fino alle 21. Ma a sbirciare le foto private e ad ascoltare i racconti, la vita vera è un po’ più “piratesca”. Le scene da Mam- ma, ho perso l’aereo, con ragazzini dimenticat­i qui e là, non sono rare. E poi s’improvvisa­no pigiama party in sacco a pelo e la casa si trasforma in un accampamen­to; quando papà fa qualche lavoretto c’è tutto un allegro saltellare tra trapani e calcinacci; d’estate, nella piscinetta in giardino, è un groviglio di urla, ciambelle e costumini. E la mattina diNatale è lo stesso, tra pigiamini e carta regalo accartocci­ata ovunque. Il budget casalingo è studiato abbastanza al millimetro. I Radford possono contare su circa 70 mila euro all’anno: più o meno 10 mila li assicura il Governo; gli altri, la panetteria che hanno aperto a Morecambe, la cittadina costiera del Lancashire che hanno “colonizzat­o”. Con tante bocche da sfamare, non è poi molto. Ma hanno stretto accordi con macellaio e verduraio locali, tengono le galline in cortile e mangiano soprattutt­o pasta.

POSSONO CONTARE SU 70 MILA EURO ALL’ANNO. E FANNO ANCHE DEI VIAGGI

Così ci scappano almeno due regali all’anno ciascuno (spesamassi­ma, 110 euro al compleanno e 280 a Natale), e un bel viaggio di famiglia. Mamma Sue impone un bagaglio minimo: non si parte con più di cinque valigie complessiv­e. E poi passa metà vacanza a fare lavatrici. Ma perché mettere al mondo tanti figli? «Non c’è un perché», hanno risposto candidi i due coniugi. Lei ha 42 anni, lui 46. Si conoscono fin da ragazzini, sono rimasti “incinti” a 14 anni e hanno tenuto il bimbo: entrambi erano stati adottati e non volevano che la storia si ripetesse. Si sono sposati, sognavano tre figli. «Ma io amo quella travolgent­e sensazione di amore che ricevi quando partorisci», ha detto Sue. «Eogni bambino è come il primo». Al nono, Noel ha deciso di sottoporsi a una vasectomia, mapoi ha fattomarci­a indietro. Ora dicono che Bonnie Raye sarà l’ultima figlia, ma chissà. Tanto, lavorando in proprio possono gestirsi gli orari, assicurano: in pratica, fanno il pane mentre i figli dormono. «Se anche avessimo solo due figli, ma lavorassim­o dalle 9 a 5 e facessimo i pendolari, rischierem­mo comunque di non vederli», ribadiscon­o. Davvero, a sentire loro è tutto facile. E per il problema coccole, stanno sperimenta­ndo una tecnica “a staffetta”: quando scatta l’ora X, i ragazzi si mettono in coda e si passano i baci della mamma l’un l’altro. In attesa di riceverne uno “originale”.

 ??  ?? 68 LITRI DI LATTE A SETTIMANA Morecambe (Gran Bretagna). Sopra, i piccoliRad­ford sul divano. A lato, la famiglia a colazione: ogni settimana consumano 14 scatole di cereali, 21 litri di succhi di frutta, 68 di latte. In alto, dal più grande al più piccolo.
68 LITRI DI LATTE A SETTIMANA Morecambe (Gran Bretagna). Sopra, i piccoliRad­ford sul divano. A lato, la famiglia a colazione: ogni settimana consumano 14 scatole di cereali, 21 litri di succhi di frutta, 68 di latte. In alto, dal più grande al più piccolo.
 ??  ?? C’È CHI FA LA PAPPA E CHI UN SONNELLINO Morecambe (Gran Bretagna). Alcuni dei piccoli Radford fanno la pappa: l’ultima arrivata, Bonnie Raye, dorme sul tavolo. Sotto, da sinistra: il camino affollato di calze natalizie; la “guerra” estiva nella piscinetta in giardino; che confusione, durante la ritruttura­zione della cucina!
C’È CHI FA LA PAPPA E CHI UN SONNELLINO Morecambe (Gran Bretagna). Alcuni dei piccoli Radford fanno la pappa: l’ultima arrivata, Bonnie Raye, dorme sul tavolo. Sotto, da sinistra: il camino affollato di calze natalizie; la “guerra” estiva nella piscinetta in giardino; che confusione, durante la ritruttura­zione della cucina!
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy