Vip che si assomigliano Le famose sono ormai come gocce d’acqua di Irma Locci
C’era una volta un tempo in cui per diventare qualcuno dovevi avere la capacità - talento, diremmo - di distinguerti. Ma coi “c’era una volta” iniziano le favole e infatti nella realtà, specie quella sbrilluccicante della tv e dei social, pare che per catturare l’attenzione dei fan sia necessario somigliare a qualcun altro. Come ci siamo arrivati? Innanzitutto con la moltiplicazione dei mezzi di comunicazione: se tv, giornali e social ci bombardano 24 ore al giorno con un modello estetico, quello diventa dominante e quindi vincente. Ma dipende anche dal fatto che siamo nell’era della “riproducibilità tecnica” della bellezza, che tradotto significa che se quel modello estetico domi-
nante ci piace (o pensiamo possa tornarci utile nel lavoro e nelle relazioni sociali) possiamo somigliargli grazie a una chirurgia estetica sempre più economica e accessibile. Ma siamo sicuri che sia una buona notizia? Perché anche senza arrivare agli eccessi di Rodrigo Alves (il Ken Umano del Grande Fratello Vip) il rischio è quello di svenarsi (e, in alcuni casi, indebitarsi) per avere le labbra e il lato B di Belén o il seno della Tatangelo, dimenticando che quelle labbra, quei lati B e quel seno non sono neanche i loro. Non vi pare un buon motivo per farvi piacere i vostri difetti unici?