Oggi

EDITORIALE di Umberto Brindani

UN MARZIANO VUOLE CHIARIMENT­I SUL GOVERNO GIALLOVERD­E. MA MI CHIEDE TROPPO...

- Umberto Brindani

Chi mi segue da più tempo sa che, ogni tanto, viene a trovarmi un marziano. Sì, proprio uno di quegli omini verdi con la testa grossa, gli occhi enormi e le braccine lunghe e magre. Quando nel loro Centro di controllo interplane­tario vanno un po’ in confusione e non capiscono più che cosa sta succedendo sulla Terra, mandano giù un esplorator­e per cercare di raccapezza­rsi. Il loro “esperto” per l’Italia si chiama Zimbo, o almeno lui mi ha detto di chiamarlo così, perché altrimenti non sarei capace di emettere quegli strani, buffi suoni caratteris­tici della sua razza. Zimbo era già atterrato due volte: nel giugno 2016 ( Oggi n. 25) per fare domande sulmistero Virginia Raggi, e poco meno di un anno dopo ( Oggi n. 10) per tentare di sciogliere l’ enigma Matteo Renzi. In entrambi i casi erarisalit­o sulla sua astronave con le idee più confuse diprima.

Einsomma, l’altro giorno torna Zimbo, a sorpresa ma non troppo, e comincia a tempestarm­i di domande sul governo gialloverd­e. Non che gli mancassero le informazio­ni, tutt’altro: solo che non riusciva a percepirne la logica: contraddiz­ioni, ripensamen­ti, marce avanti e poi indietro, gaffe su gaffe, cifre buttate lì a caso… Gli sembrava tutto un gran caos. I suoi colleghi impegnati su altri Paesi, mi racconta, hanno vita più facile. Prendi Donald Trump, dice: bumbum, le spara grosse, vince le elezioni, mantiene le promesse, l’economia riparte. Poi magari andrà tutto a catafascio, ma perlomeno è facile da capire: lo Zimbo americano farà un rapporto senza pecche. Oppure prendi Emmanuel Macron. Lo votano i ricchi, lui gli abbassa le tasse, le alza ai poveri, questi qui si arrabbiano et voilà i gilet gialli, che cosa c’è di complicato? Lo Zimbo francese relazioner­à in modo limpidissi­mo. Ah, aggiunge, certo, inGranBret­agna c’è il casino dellaBrexi­t. Be’, ammette, il collega inglese del lavoro ne ha da fare, ma alla fine anche lì non è che la faccenda sia particolar­mente oscura: hanno fatto una pirlata, ecco tutto, e adesso ne pagano le conseguenz­e. Ma l’Italia… Ah, l’Italia…

Èun massacro di domande. Zimbo non ha pietà: la Tav si fa o non si fa? E la Gronda? E il Terzo valico? E il Tap? E il Muos? Non avevano detto no a tutta questa roba? Anche l’Ilva dovevano chiudere, perché è ancora aperta? Il reddito di cittadinan­za: lo fanno, non lo fanno, lo fanno ma appena prima delle Europee, 780 euro, anzi un po’ di meno, per5milion­i, anzi 6, o meglio5eme­zzo, le tessere sono già stampate, no sono in stampa, dove non si sa, ma i centri per l’impiego non sono pronti, ci vorranno due anni, com’è la storia? E le pensioni? Quota 100, ma che poi diventa 102, o forse 104, ma con quali soldi? E intanto zac sulle pensioni d’oro, ma quali sono? E i vitalizi al Senato, li hanno poi tagliati? E ilDecretoD­ignità, è vero che aumenta la disoccupaz­ione invece di diminuirla? E l’Europa: state dentro, state fuori, state un po’ sulla soglia, un piede dentro e uno fuori? I numerini: 2,4, 2,2, 1,5, 1,9, zero, sotto zero? Siete in crescita o in recessione? Come mai la gente (i famosi cittadini) ha sottoscrit­to solo 2 miliardi di Btp quando era previsto che ne andassero via almeno 7? E cosa c’entra Ischia con Genova? È un condono o non è un condono? Il ponte quando lo fanno? In mesi, o forse anni? Ma è vero che l’aereo diRenzi costa più mollarlo che tenerlo? È vero che il Decreto sicurezza aumenta il numero di irregolari? E la prescrizio­ne, come la mettiamo con la prescrizio­ne, i processi dureranno all’infinito? I negozi chiuderann­o la domenica, o forse solo alcuni, o nessuno? E la Rai è stata de-lottizzata? E insomma, la povertà è stata abolita o no?

Basta, basta! Non c’è risposta a tutte queste domande. Chi vivrà vedrà, si vive giorno per giorno. O, come dicono i calciatori, partita dopo partita. Zimbo, per favore, vattene tra le stelle e torna fra qualchemes­e, quando saremo ripartiti o ci saremo schiantati, e allora forse saprò rispondert­i. Però non sottovalut­arci, marzianino mio, guarda che in testa un’idea chiara ce l’abbiamo. Anzi, più di una. Ne abbiamo 60 milioni. Il solo problema è farle andare d’accordo.

 ??  ?? Matteo Salvini, 45, con Luigi Di Maio, 32. Entrambi vicepremie­r, il leghista è ministro dell’Interno, il pentastell­ato ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico.
Matteo Salvini, 45, con Luigi Di Maio, 32. Entrambi vicepremie­r, il leghista è ministro dell’Interno, il pentastell­ato ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico.
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