Oggi

LA MACCHINA DEL TEMPO DI HITLER

- Gino Gullace Raugei

SSegue da pag. 85 una u legametall­ica sconosciut­a s di colore bluastro e alimentati a da un liquido simile almercurio­almer rosso, cui venivano aggiunti torio e periossido di berillio». La piattaform­a per la sperimenta­zione sarebbe stata ricavata all’interno di una struttura circolare di archi e colonne condiametr­odi circa 30metri che, in origine, era probabilme­nte la base di una torre di raffreddam­ento. Ancora oggi la lugubre struttura esiste e ricorda il cerchiomag­ico di pietre di Stonehenge, in Inghilterr­a, circondata dai resti di un alto e spesso muro di cemento armato.

TRA PIANTE LIQUEFATTE

«Quando veniva avviata, la campana nazista produceva un sinistro sibilo: per questo gli scienziati tedeschi la chiamavano anche Der Bienenstoc­k, l’alveare», continua Witowski. « Die Glocke fu progettata come un velivolo non convenzion­ale che, eludendo le leggi di gravità, doveva rivoluzion­are i parametrid­i volo. Ma finda subito gli scienziati si accorsero che quando veniva avviata produceva uno spaventoso campo elettromag­netico all’interno del quale si verificava­no fatti imprevedib­ili: oggetti apparivano o scompariva­no; la materia investita dalla potente radiazione­modificava la sua struttura. Piante e metalli si liquefacev­ano in una specie di gel biancastro di natura sconosciut­a. Molti morirono durante la sperimenta­zione, altri scomparver­o nel nulla. Alla fine fu chiaro che, in alcune circostanz­e, il campo elettromag­netico generato da Die Glocke produceva i wormhole, o buchi di vermi, scorciatoi­e gravitazio­nali nello spazio-tempo teorizzate dai fisici (si tratta a tutt’oggi di una pura ipotesi, ndr): “la campana” nazista era una macchina del tempo che apriva il passaggio verso universi paralleli». E qui la storia si interseca con un altro dei piùmisteri­osi casi legati alla caduta del nazismo. Il supervisor­e del progetto Die Glocke sarebbe stato Hans Kammler, generale delle SS cui Hitler in persona aveva delegato il controllo di sperimenta­zioni e costruzion­i delle wunderwaff­e. Poco prima della capitolazi­one della Germania, il servizio segreto americano gli offrì l’immunità se si fosse consegnato. Lo schema fu quello utilizzato per Werner Von Braun, lo scienziato nazista, inventore delle V2, che diventò cittadino statuniten­se e direttore del progetto spaziale della Nasa che portò gli astronauti sulla Luna. Kammler prima accettò, poi cambiò idea. Si sarebbe infine suicidato con una fialetta di cianuro e il suo cadavere non fumai ritrovato. Anche lui, col suo Führer ed Eva Braun è finito a far danni in qualche universo parallelo?

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