Oggi

Giancarlo Magalli e la figlia Michela

Botta e risposta generazion­ale

- Di L. Capritti

Michela Magalli apre la porta di casa con su un maglione bianco di lana grossa e pantofole pelose tono su tono. E non ha un filo di trucco. Dimostra più o meno 16 anni. Giancarlo Magalli se ne sta seduto sul divano facendo lemoine al volpino Luigi. Praticamen­te ho davanti due fake: loro due, Michela e il padre Giancarlo, non sono mica così. Ufficialme­nte Michela è una donna fatta e finita un po’ vampemolto sexy come mostra il suo seguitissi­mo Instagram; Magalli è uno che perprovoca­re fa foto nudo in vasca da bagno, su Instagram si è battezzato Magallinob­ellino e si diverte (e ci diverte) con battute al vetriolo. Invece, qui, in questa giornata di sole romano, a ridosso del Capodanno, ho davanti un papà e una figlia che parlano del loro rapporto e litigano pure. Tipo per i tatuaggi che ha Michela e che Magalli abborre (per non parlare dei dilatatori che la figlia porta alle orecchie e che lui definisce «i cerchioni delle automobili») e che comportano almeno un quarto d’ora di discussion­e accanita. In disparte, e silenzioso, c’è il fidanzato di Michela, Luigi. Anche qui un nanetto da raccontare: Magalli ha l’abitudine di dire alla figlia che i suoi fidanzati non durano e così ripete anche durante l’intervista mentre Luigi rimane (compliment­i!) imperturba­bile e Michela simette a ridere. Premesso quindi che durante l’ intervista Ma galli appare un gentiluomo d’altri tempi e Michela una ragazzina piena di sogni, andiamo con ordine coni loro siparietti.

LA CELEBRITÀ

Michela: «Un sacco di gentemi dice entusiasta: “Ah, tuopadre.., ahtuo pa- dre..., io lo guardo sempre tuo padre in tv, tutti i giorni...”». Magalli appare molto contento. E noi domandiamo: «E tu lo guardi tuo padre in tv?». Michela: «No, a quell’ora dormo».

IL FUTURO

Magalli: «Alle Bahamas. Non sogno di lavorare fino a 90 anni e morire in scena come Moliere. Vorrei lavorare per un par d’anni e poi buonanotte. Anche se una volta un direttore mi disse: “Magalli ma da quanto tempo è in Rai?”. Risposi: «Da 18 direttori e credo di vederne ancora». Michela: «Vorrei creare una mia linea dimoda, ho appena iniziato come influencer e me la cavo, con un aiuto di papà ( in sintesi l’auto e il cane, ndr)». Magalli: « Comunque, come dico sempre: vorrei condurre un game divertente, ma non me lo faranno fare mai. Il problema è che non faccio in tempo a essere apprezzato da un direttore che qquello è andato via».

SI PENSAVA A UN VIRUS

Questo in realtà non è un siparietto, Michela è finita al policlinic­o Gemelli di Roma, si parlava di una malattia misteriosa. Anzi, confessiam­o che l’idea di un’intervista è nata dopo che lei ha postato ironica: «Comunque ragà non sto a morì eh. Non starei a fa storie su Instagram». Papà Magalli è lì che ascolta sempre seduto sul divano, mentre poco prima o poco dopo mostra, dispettosa­mente, al volpino la foto di un gatto nero sul cellulare. RicordaMic­hela: «Mi sono preoccupat­a, sì. Poi, mi hanno detto che ho avuto una reazione allergica agli antibiotic­i, solo che è stata così forte che hanno pensato a un virus. Però ho fatto 2mila

analisi e non si è trovato. Ero diventata tutta rossa, dalla testa ai piedi, all’inizio a macchie. Poimi si sono ingrossati i linfonodi. Non stavo bene in quei giorni. Miamadre è farmacista e le ho subito mandato foto. Le ho detto: “Chemi è successo?” e siamo andate dal medico. Lui pure non ha capito e ha detto: “Se nonmiglior­i vai in ospedale”. E sono andata in ospedale. Per fortuna non ho avuto nulla, anche se non si è capito nello specifico e sto facendo altre analisi. Pensa che ancora adesso ci sono siti dove c’è scritto “Michela Magalli, la malattia”. Sono arrabbiata, non è vero e nessuno mi ha chiesto il permesso. Su Internet ora parlavano solo di questo. Ecco perché non posterei mai una foto nuda, poi apparirebb­e solo quella in eterno». E Magalli: «Sui siti hanno esagerato per fare clic». Mamma Valeria, a cui ha inviato le foto, abita di fronte. Quando a 19 anni Michela ha scelto di vivere da sola i genitori le hanno detto «o zona mamma o zona papà». E lei, ora, dice ridendo: «Papà vive all’Olgiata, troppo lontana». La zona-mamma non è chic come l’Olgiata ma è una delle più residenzia­li, lì ci abitava Fabrizio Frizzi. E ci abita pureMassim­o Lopez. Ma continuiam­o con i siparietti.

L’AMORE

Magalli: «Le dico di non rimanere in una storia a tutti i costi. Se non la soddisfa non c’è bisogno di farla durare». Michela: «Avevo l’immagine dell’a- more in casa e poi è finita così. Sono un po’ disillusa». Magalli: «L’anomalia è stata che siamo arrivati alla separazion­e senza passare da litigi e urla. È chiaro che per Michela è stata una delusione, ma anche io ci sono rimastomol­to male». «Però, anche se suopadre si è lasciato, ci sono amori chedurano tutta la vita», commentiam­o. Michela: «Sì, infatti, credo lo stesso all’amore. Però non starei con uno come papà, è saputello e lavora sempre». Magalli. «Ma se ogni sera ero a casa». Michela: «Io ho bisogno di uno che mi faccia compagnia». Magalli: «...ci si stufa» ( poi, messo alle strette confessa di avere una persona con cui «c’è uno scambio di sentimenti piacevoli» e non si riesce a ottenere di più, ci si sente come un dentista che deve estrarre un dente del giudizio).

IL ME TOO

Magalli: «Se la sa cavare da sola». Michela: «Diciamo che quando uno mi ha chiesto di fare foto in cui mi versavo del latte addosso ho detto: «No grazie». È nella natura dimolti uomini comportars­i damaiali, ma sodifender­mi e sono ambiziosa comemio padre». Magalli: «Se facesse foto volgari mi opporrei. Poi ha un piacevole aspetto ( la voce di Magalli assume crescenti sfumature di orgoglio, ndr) e si sta facendo strada da sola».

MICHELA IN RAI

Michela: «Non l’ha mai voluto». Magalli: «Ma non potrei». Michela: «PeròMichel­le Hunziker e Aurora Ramazzotti lavorano insieme». Magalli: «Non su una tv pubblica, il codice della Rai non lo consente». Michela: «Comunqueme­glio, non voglio passare per raccomanda­ta». Poi Magalli tornaMagal­li, rimprovera la figlia perché fuma sigarette, smette di accarezzar­e il volpino, cosa che ha fatto più o meno ininterrot­tamente, e si prepara per un appuntamen­to. Dove tornerà a fare il cattivo, anche se in versione papà non è poi male.

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TENERISSIM­I INSIEME 20
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