Sanremo2019
Sembra il Concerto del Primo maggio
Di bello c’è che torna Loredana. La Bertè è rinata: dopo il successo della hit estiva Non ti dico no, di un tour tutto esaurito e di una dieta che l’ha rimessa a nuovo, sbarca a Sanremo, la più attesa tra i 24 big annunciati. Claudio Baglioni, che si è definito il “dirottatore artistico”, ha fatto di più: l’ha messa in concorrenza con un’altra regina della musica italiana, Patty Pravo, in gara con il rapper Briga e la canzone Un po’ come la vita. Sul palco dell’Ariston vedremo poi tanti ex vincitori, come forse eramai successo prima, a memoria di Festival: Francesco Renga, Arisa, Il Volo, Simone Cristicchi. E, nel segno della tradizione, c’è anche Anna Tatangelo, in gran forma dopo la riconciliazione con Gigi D’Alessio. Come al solito, poche le donne: oltre a quelle già citate, torna Paola Turci. Per il resto, la rivoluzione. Baglioni ha chiamato tanti rapper e cantanti indipendenti, nomi noti ai più giovani e ai frequentatori delle classifiche digitali, ma sconosciuti a tutti gli altri. Più che l’Ariston, sembra il palco del Concertone del Primo Maggio. Qualche esempio? Gruppi indie come Zen Circus, Ex- Otago, Boomdabash, Negrita; cantautori come Motta, Mahmood e Ultimo (attenzione, lui sulla carta è tra i
favoriti), rapper come Achille Lauro, Shade (in coppia con Federica Carta), Ghemon, il napoletano Livio Cori (in coppia con Nino D’Angelo); figli dei talent come Enrico Nigiotti, Einar e Irama (anche lui favoritissimo). «Per la prima volta non abbiamo un cast da respirazione bocca a bocca, pieno di delfini spiaggiati», osserva Andrea Laffranchi, giornalista e critico musicale del Corriere della Sera. «L’indie e il rap quest’anno sono protagonisti, non specie protetta». «Ci sono tanti ex vincitori, ma non sono cani morti», continua Laffranchi. «Cristicchi era un po’ sparito, ma
«PER LA PRIMA VOLTA NON ABBIAMO UN CAST DI DELFINI SPIAGGIATI
perché si è buttato sul teatro sociale. Arisa si spera sia nella fase giusta, ha una voce pazzesca, ma le devono dare i pezzi giusti». Renga e Nek? « Sono le sorprese di questa edizione, hanno fatto un tour che ha funzionato, in teoria non avrebbero bisogno di Sanremo. Vuol dire che non si va più al Festival solo quando si è fuori dal giro», commenta Laffranchi. I favoriti? «Ultimo, vincitore tra i Giovani dell’anno scorso, perché viene da un anno pazzesco», risponde. «Andrà forte al televoto ed è uno che scrive cose leggere, sì, ma che non scivolano
«MA COME, I RAPPERFANNO I TRASGRESSIVI E POI LI CHIAMA BAGLIONI E LORO CORRONO?»
via come l’acqua. Un altro forte al televoto è Irama. Tra i favoriti metterei anche Arisa, la più sanremese, se ha la canzone azzeccata».
CLAUDIO, CAPITANO CORAGGIOSO
«Per me invece sono da podio LoredanaBertè e Patty Pravo», interviene Dario Salvatori, critico musicale. «Sono amatissime e più consone al pubblico di Rai 1». E aggiunge: «Claudio Baglioni è stato coraggioso: nel cast ci sono tanti nomi nuovi, ma per l’Auditel sono un rischio. I giovani vedono la tv in modo diverso, non stanno cin- que ore sul divano ad aspettare che canti il loro idolo, se lo riguardano il giorno dopo su YouTube». Poi, arriva la stoccata ai rapper: «Ma come, si atteggiano a trasgressivi, parlano male della tv, fanno i concerti alle due di notte, poi li chiama Baglioni e corrono?». Infine, i conduttori. Nei giorni scorsi, si era vociferato della presenza di Virginia Raffaele o Vanessa Incontrada, Claudio Bisio o Gianni Morandi (che ha smentito). Claudio Baglioni ha fatto un po’ di chiarezza, ma non troppa: «La verità è che ho contattato tutti e quattro», ha detto. «Sono fantastici, magari ci saranno tutti o no. Non c’è ancora una linea ufficiale, non ho neanche deciso se sul palco ci sarò anch’io oppure no».