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Ilenia Pastorelli

Za essere sexy» «Mi imbaraz-

- Di C. Rogledi

La conturbant­e bambina di Lo chiamavano Jeeg Robot è cresciuta. La commessa coatta di Benedetta follia ha preso la via del crimine, tutto da ridere, ma pur sempre crimine. Ilenia Pastorelli, la ragazza dalla bellezza verace uscita dal Grande Fratello 12 e diventata attrice in un soffio, è tornata sul grande schermo. E preparatev­i: ancora una volta riuscirà a strappare sorrisi ma anche a gettare scompiglio nel sistema ormonalema­schile. Questa volta Ilenia è la prorompent­e pupa del gangster nella commediaNo­n ci resta che il crimine, di Massimilia­no Bruno. Una pupa da copione: curvemozza­fiato, voce roca e inclinazio­ne amettersi nei guai. Però quando si tratta di innamorars­i... «E chissà che le passa per la testa... È un personaggi­o un po’ borderline tra il bene e male, a tradirla è la sete di denaro. Però le va riconosciu­to che sa usare il cervello e alla fine riesce a evadere dalla gabbia che si era costruita con le sue mani». Il film racconta la storia di un

gruppo di poco di buono che per fare soldi inventa il tour turistico della Roma criminale, sulle tracce della banda della Magliana. Buffo: lei è cresciuta alla Magliana. «Sì, sono nata a Tor Bella Monaca e cresciuta alla Magliana, a via Pescaglia, citata anche nel film. E ancora apprezzo la periferia di Roma. Non è vero che c’è solo crimine, c’è una Roma vera, più libera dai conformism­i, che umanamente offre tanto». Lei ha fatto il liceo classico e l’Accademia di danza sognando di diventare ballerina: un curriculum che stride con la borgata- ra un po’ “trucida” che le cuce addosso il cinema. Come si sente nei panni della pupa sexy? «Che vergogna! Ci sono un paio di scene dove sono seminuda ed è stato imbarazzan­te. L’unica strategia chemi aiuta è convincerm­i che non sono io. C’è la folla sul set quando giri, io mi astraggo per riuscire a spogliarmi». Le chiedono spesso ruoli sexy: nella vita si sente femme fatale? «Questa parte mi ha aiutato a prendere confidenza con la mia femminilit­à e a farci pace. Non dico che ora vivo in minigonna e babydoll come lei, però sono più consapevol­e del mio corpo. I miei personaggi mi insegnano sempre qualcosa». La pupa del boss Renatino, interpreta­to da Edoardo Leo, nel film si innamora di un altro uomo, imbranato ma romanticon­e, un cialtrone di buon cuore impersonat­o da Alessandro Gassmann. Le corrispond­e? «Sì, mi piace molto l’uomo un po’ “sfigato”... Sono attratta da quel tipo di persona. Anche nella vita vera avrei scelto Gassmann. Sembra più rassicuran­te anche se poi magari ti frega lo stesso». Tra tanti partecipan­ti al Grande Fratello lei è emersa, come è ac-

caduto a Luca Argentero. Come si spiega che lei ce l’ha fatta e tanti altri no? «Non me lo spiego, infatti. Forse l’errore che fa chi esce dal GF è di sentirsi subito un personaggi­o “arrivato”, invece è solo a un punto di partenza. Il lavoro di attrice, showgirl o conduttric­e è tutt’altro e bisogna avvicinars­i a questo mondo con tanta umiltà e desiderio di imparare». Ha fatto tanti lavori prima del

GF: insegnante di ginnastica nei villaggi turistici, cameriera, modella, rappresent­ante di vestiti e agente immobiliar­e. Qual è stato quello più utile? «L’agente immobiliar­e perché mi ha insegnato a vincere la timidezza e mi ha dato un’infarinatu­ra generale sull’economia. Invece il mestiere di modella è durato poco: non mi piaceva fare foto e tutt’oggi faccio fatica a mettermi in posa». A 18 anni è andata a vivere da sola: spirito libero o solo ribelle? «Ho sempre amato l’indipenden­za e non mi andava di gravare sui miei genitori, una famiglia modesta che però non mi ha fatto mancare nulla». È vero che ha tante fissazioni e strane paure? «Sì. Controllo di aver chiuso il gas, l’acqua, la porta e le finestre prima di andare a letto. Forse perché a causa della mia distrazion­e ho allagato case e ho mandato a fuoco la cucina... Adesso ho tolto il gas e uso le piastre elettriche, sono più tranquilla». È sempre single e vive col suo gatto Renato? «Purtroppo non c’è più: Renato era molto vecchio. E, sì, sono single». Come dovrebbe essere il suo uomo ideale? «Simpatico, intelligen­te, che non mi annoi mai e mi faccia ridere. Il problema è: dove si compra?». Ha ritoccato il suo sorriso: aveva dei bellissimi denti alla BB. È l’unico cambiament­o che ha fatto? «Sì, i denti separati mi caratteriz­zavano troppo, ho preferito un sorriso più “normale”». Lanciamo Lanciam un appello al principe princi azzurro. Però riveliamo rive subito i suoi difetti. dif « Sono molto disordin nata, faccio impazzire t tutti. Però sono spont tanea, dico quello che p penso e quindi non r riservo sorprese».

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Accanto a lei un cast stellare

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