Dinosauri
A Varese viveva l’ esemplare carnivoro più antico del mondo
A80 chilometri da Milano, in provincia di Varese, si aggirava un tipo lungo otto metri, pesante una tonnellata e dall’andatura bipede, con la lunga coda sollevata da terra. L’hanno chiamato il Cacciatore di Saltrio (Saltriovenator) ed è il dinosauro carnivoro di grandi dimensioni più antico che si conosca. Non solo: è il primo e unico dinosauro trovato in Lombardia. Un testone di 80 cm, i denti aguzzi e seghettati, gli artigli possenti. Questo significa che 200 milioni di anni fa la corsa agli armamenti fra i dinosauri era già cominciata. Per l’esattezza, 25 milioni di anni prima di quello che si pensasse. I dinosauri, che a lungo non erano stati tanto grandi, aumentavano di dimensioni e mostravano nuove armi.
«QUANDO L’AREA DI MILANO ERA SOMMERSA»
Il Cacciatore di Saltrio è stato descritto sulla rivista scientifica Peerj dai paleontologi Cristiano Dal Sasso, Simone Maganuco e Andrea Cau. «Alla sua epoca» spiega a Oggi Dal Sasso, «l’area in cui sorgeMilano era sommersa, nel fondale di un grande oceano, e quella di Varese e provincia faceva parte di una costa lussureggiante, dal clima tropicale». Nel 1996, in una cava di Saltrio (che in passato ha fornito a Milano il mate- riale di costruzione per il Teatro alla Scala, la Galleria Vittorio Emanuele e PalazzoReale), proprio in provincia diVarese, un paleontologo dilettante, Angelo Zanella, scorse frammenti di ossa fossili in alcuni blocchi di roccia calcarea e avvertì i paleontologi del Museo di storia naturale di Milano. «Per anni», racconta Dal Sasso, «quei blocchi, con i loro resti anonimi, sono rimasti nei magazzini del nostro mu- seo, in lista d’attesa per lavori che si prevedevano lunghi: bisognava sciogliere la roccia nell’acido, recuperare i frammenti ossei e metterli insieme in un puzzle difficilissimo».
DAI DINOSAURI COME LUI DISCENDONO GLI UCCELLI
«Dopo la morte, il bestione era scivolato su un fondale marino dove fu mangiato e spezzettato da pesci e in-
vertebrati spazzini. Poi fu ricoperto dalla sabbia e quindi si fossilizzò». Nonostante tutto, i paleontologi sono riusciti a estrarre 132 frammenti ossei. Come per i pezzi rotti e sparsi di una automobile, sono risaliti al “tipo e alla cilindrata”. Persino agli anni di vita: 24. Alcune caratteristiche non rientravano però nei “modelli” già conosciuti. Per questo il bestione è rientrato in un nuovo genere (e in una nuova specie) di dinosauro, ed è stato chiamato Saltriovenator zanellai (da Zanella, lo scopritore). Fra le caratteristiche distintive, una è di grande importanza scientifica: aveva zampe con tre dita artigliate e un quarto dito, l’anulare, atrofizzato. Non aveva il mignolo. Questo conferma la teoria che le tre dita artigliate si sono poi allungate e fuse a formare l’ala degli uccelli. Proprio così: può sembrare strano che un bestione di una tonnellata sia antenato di un falco, e anche di un canarino, ma l’evoluzione in decine di milioni di anni ha fatto “miracoli”. Gli studiosi sono oggi concordi nel ritenere che gli uccelli si evolsero da dinosauri bipedi teropodi, come il nostro Saltriovenator lombardo, divenuti via via più piccoli e leggeri, con piume e penne. Fino a quando spiccarono il volo.