Oggi

Omicidio di Goro

L’appello al Papa del fratello del diciottenn­e ucciso

- Di Giangavino Sulas

Un parroco troppo loquace che poi diventa reticente e finisce sotto inchiesta per false dichiarazi­oni al Pubblicomi­nistero. Un avvocato scaltro. Un povero ragazzo vittima di un brutale omicidio a sfondo sessuale e un magistrato ostinato che dopo 30 anni di buio e silenzi si sta avvicinand­o alla verità in un caso giudiziari­o irrisolto. Un cold case nel quale il fratello della vittima, Luca Branchi, ha coinvolto anche Papa Francesco con una supplica: «Le chiedo se può ascoltare e capire il dolore mio e dei miei genitori che ci portiamo dietro da 30 anni. Intervenga Santo Padre su questo parroco, lo induca a parlare, lui sa tutto ciò che è successo la notte dell’assassinio di mio fratello. E continua a tacere. Ma intanto dice Messa, battezza e confessa». Vilfrido Branchi, detto Willy, aveva 18 anni. Viveva a Goro, un paese sul Delta del Po in provincia di Ferrara. 30 anni fa, all’alba del 29 settembre 1988, il suo corpo venne ritrovato sull’argine destro del fiume. Completame­nte nudo, il volto tumefatto e massacrato.

GLI HA SPARATO IN FACCIA

L’assassino gli aveva sparato in faccia con una pistola da macello. «Sap- piamo che Willy venne spogliato, legato e ucciso con una brutalità devastante», dice oggi Simone Bianchi, l’avvocato che assiste la famiglia di Willy e che, dopo anni di indagini a vuoto e archiviazi­oni, ha raccolto rivelazion­i fondamenta­li per risolvere il giallo e dare un nome agli assassini. Le ha raccolte nel 2014 tenendo nascosto un registrato­re durante una lunga chiacchier­ata con don Tiziano Bruscagin, un sacerdote che per 32 anni è stato parroco di Goro, aveva battezzato Willy e 18 anni dopo ne aveva celebrato i funerali invitando nell’omelia i fedeli a parlare. «Nella nostra conversazi­one», rivela oggi l’avvocato Bianchi, «quando gli chiesi: Padre chi è stato a uccidere Wlly? Lui mi rispose: “Non fare questa domanda”. E quando gli chiesi: ma da quanto tempo lei lo sa? Lui rispose: “L’ho sempre saputo!” E ha aggiunto particolar­i che solo chi ha assistito allo scempio poteva conoscere. Questo è il parroco che tutte le sere dice di pregare perWilly, che oggi regge cinque parrocchie nel Padovano e celebraMes­sa. Chiedo l’intervento immediato della Curia di Padova. Anche perché non si è mai trincerato dietro il segreto confession­ale». L’avvocato aveva consegnato al magistrato le scottanti “verità” del sacerdote. Interrogat­o, il religioso attenuò quelle rivelazion­i e soprattutt­o disse agli inquirenti che si era limitato a raccoglier­e la vox populi. Partì il primo avviso di garanzia. Don Tiziano finì indagato per falsa testimonia­nza davanti al magistrato. Il paese di Goro si chiuse a riccio. Le indagini non fecero un solo passo avanti malgrado la riesuma-

 ??  ?? Goro (Ferrara). Nella foto, la riesumazio­ne della salma diWilly Branchi, avvenuta nel 2015, per cercare eventuali tracce di Dna lasciate dall’assassino.
Goro (Ferrara). Nella foto, la riesumazio­ne della salma diWilly Branchi, avvenuta nel 2015, per cercare eventuali tracce di Dna lasciate dall’assassino.
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy