Oggi

Davvero i film con le eroine incassano di più?

UNA INDAGINE HA STABILITO CON IL «BECHDEL TEST» CHE LE PRODUZIONI CHE HANNO FIGURE FEMMINILI NEI RUOLI PRINCIPALI GUADAGNANO DI PIÙ

- Emanuela Martini critica cinematogr­afica e direttrice del Torino Film Festival (testo raccolto da Valeria Palumbo)

Una indagine dell’agenzia statuniten­se Creative Artists e dell’azienda informatic­a shift7 ha stabilito che i film con protagonis­te donne incassano molto di più. È arrivato dunque il sorpasso femminile sul grande schermo? Mi sembra strano, ma è bene fare subito qualche distinguo. L’indagine ha esaminato 350 film, dal 2014 al 2017, divisi per incassi: ha scelto quelli che guadagnano di più. Ovvero le grosse produzioni statuniten­si e i film di cassetta, a cominciare da quelli da oltre 500 milioni di dollari. Donne o non donne, visto il genere sarebbero comunque andati benissimo visto che si tratta di Guerre stellari, Jurassic World, Avengers, La Bella e la Bestia, e così via. In più il Bechdel test, il criterio su cui si basa l’analisi, è singolare: sceglie i film in cui ci siano donne protagonis­te ma soprattutt­o in cui due di loro affrontino un dialogo in cui non si parla di maschi. Tipo quello tra Leia (Carrie Fisher) e l’Ammiraglio Amilyn Holdo (Laura Dern) in Guerre Stellari. Mi sembra un po’ poco. Il cinema hollywoodi­ano lavora sempre a megaproduz­ioni destinate soprattutt­o ai giovani, ma negli anni Ottanta sono stati girati molti più film di valore con donne protagonis­te. Anche perché il pubblico cinematogr­afico è sempre stato femminile. Dopodiché è vero che Jennifer Lawrence si è imposta come la supereroin­a del Duemila, da quando ha interpreta­to Mystica in X-Men (ma guardate il titolo maschile!) e soprattutt­o nella saga Hunger Games, grazie alla quale è diventata l’eroina

d’azione con il maggior incasso di tutti i tempi. Da lì in poi, le eroine paiono moltiplica­te e soprattutt­o entrate nell’immaginari­o giovanile. Mi è difficile, però, dire se il cinema si limita a captare ciò che avviene già nel mondo, ovvero che i ragazzi considerin­o ormai normale una donna-eroina, o se viceversa, com’è accaduto in passato, riesca a imporre nuovi modelli. Io direi che sarebbe il caso di dare un’occhiata anche agli altri film, a quelli non d’azione. E lì non

mi sembra che trionfino le protagonis­te donne. Né è vero che i cosiddetti “film d’autore” siano più femministi. Anzi. In ogni caso è un metodo che non mi piace: quando scelgo i film per il Torino Film festival mi interessa solo che siano belli. Dopodiché mi viene da notare che le registe donne sono ancora pochissime. Nel 2018 ne abbiamo avute quattro su 15 nel concorso internazio­nale ed è un numero superiore alla media.

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IN AMERICA SPOPOLA JENNIFER IN "GUERRA"
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 ??  ?? SENZA PAURA Le eroine che abbiamo visto - e che vedremo presto. Qui, Brie Larson, 29, in Captain Marvel ,in uscita quest’anno. A lato, Gal Gadot, 33, in Wonder Woman: nel 2020 uscirà Wonder Woman 1984. Più a sinistra, Ruby Rose, 32, nella serie tv Batwoman. Sotto, Jennifer Lawrence, 28, nella saga Hunger Games. PROTAGONIS­TA
SENZA PAURA Le eroine che abbiamo visto - e che vedremo presto. Qui, Brie Larson, 29, in Captain Marvel ,in uscita quest’anno. A lato, Gal Gadot, 33, in Wonder Woman: nel 2020 uscirà Wonder Woman 1984. Più a sinistra, Ruby Rose, 32, nella serie tv Batwoman. Sotto, Jennifer Lawrence, 28, nella saga Hunger Games. PROTAGONIS­TA
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GAL GADOT ANCHE NEL SEQUEL

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