Davvero i film con le eroine incassano di più?
UNA INDAGINE HA STABILITO CON IL «BECHDEL TEST» CHE LE PRODUZIONI CHE HANNO FIGURE FEMMINILI NEI RUOLI PRINCIPALI GUADAGNANO DI PIÙ
Una indagine dell’agenzia statunitense Creative Artists e dell’azienda informatica shift7 ha stabilito che i film con protagoniste donne incassano molto di più. È arrivato dunque il sorpasso femminile sul grande schermo? Mi sembra strano, ma è bene fare subito qualche distinguo. L’indagine ha esaminato 350 film, dal 2014 al 2017, divisi per incassi: ha scelto quelli che guadagnano di più. Ovvero le grosse produzioni statunitensi e i film di cassetta, a cominciare da quelli da oltre 500 milioni di dollari. Donne o non donne, visto il genere sarebbero comunque andati benissimo visto che si tratta di Guerre stellari, Jurassic World, Avengers, La Bella e la Bestia, e così via. In più il Bechdel test, il criterio su cui si basa l’analisi, è singolare: sceglie i film in cui ci siano donne protagoniste ma soprattutto in cui due di loro affrontino un dialogo in cui non si parla di maschi. Tipo quello tra Leia (Carrie Fisher) e l’Ammiraglio Amilyn Holdo (Laura Dern) in Guerre Stellari. Mi sembra un po’ poco. Il cinema hollywoodiano lavora sempre a megaproduzioni destinate soprattutto ai giovani, ma negli anni Ottanta sono stati girati molti più film di valore con donne protagoniste. Anche perché il pubblico cinematografico è sempre stato femminile. Dopodiché è vero che Jennifer Lawrence si è imposta come la supereroina del Duemila, da quando ha interpretato Mystica in X-Men (ma guardate il titolo maschile!) e soprattutto nella saga Hunger Games, grazie alla quale è diventata l’eroina
d’azione con il maggior incasso di tutti i tempi. Da lì in poi, le eroine paiono moltiplicate e soprattutto entrate nell’immaginario giovanile. Mi è difficile, però, dire se il cinema si limita a captare ciò che avviene già nel mondo, ovvero che i ragazzi considerino ormai normale una donna-eroina, o se viceversa, com’è accaduto in passato, riesca a imporre nuovi modelli. Io direi che sarebbe il caso di dare un’occhiata anche agli altri film, a quelli non d’azione. E lì non
mi sembra che trionfino le protagoniste donne. Né è vero che i cosiddetti “film d’autore” siano più femministi. Anzi. In ogni caso è un metodo che non mi piace: quando scelgo i film per il Torino Film festival mi interessa solo che siano belli. Dopodiché mi viene da notare che le registe donne sono ancora pochissime. Nel 2018 ne abbiamo avute quattro su 15 nel concorso internazionale ed è un numero superiore alla media.