Giorgio Locatelli: «Da Londra a Masterchef»
Èla novità di Masterchef Italia (dal 17 gennaio su Sky Uno) e ha uno stile tutto inglese. Giorgio Locatelli, emigrato trent’anni fa all’estero, è il nuovo giudice del cooking show. Proprietario della stellata Locanda Locatelli a Londra, in tv cerca talenti che sappiano mixare la cucina italiana con ingredienti internazionali.
Come mai ha accettato Masterchef?
«Alla mia età, 55 anni, tornare a lavorare in Italia, mi è sembrato naturale. Avevo lavorato per BBC, ho girato documentari sull’Italia. Il mio Paese è sempre rimasto nel mio cuore. E nei piatti»
Qual è il concetto base della sua cucina?
«Il Brititalian, questo aspetto fusion che è più una rivisitazione internazionale della cucina italiana. Poi gli italiani sono molto legati alle origini. Quando stanno fuori, anche se per pochi giorni, cercano sempre un ristorante italiano».
Come tratterà i concorrenti, voleranno piatti?
«Ho creato un ristorante per trattare i collaboratori diversamente da come fossi stato trattato io in passato. Sono severo, ma mai umiliante. L’umiliazione in cucina non esiste. Né sul lavoro, né in televisione».
Dote fondamentale per uno chef?
«La capacità di creare un team. Poi la capacità di mettersi in gioco e di creare relazioni».
L’idea di diventare più popolare anche in Italia che effetto le fa?
«Sarà un piacere. A Londra puoi camminare con Mick Jagger e nessuno ti considera. Qui ho fatto una passeggiata con Antonino Cannavacciuolo e non riuscivamo a camminare».