Oggi

Il cane Peppino

DEI TEPPISTI GLI AVEVANO FATTO ESPLODERE IL MUSO. PER AIUTARLO È PARTITA UNA CATENA DI SOLIDARIET­À. ORA IL METICCIO È PRONTO PER UNA NUOVA CASA

- di Enrica Belloni

Sfigurato da un petardo, ora è salvo

Siamo da due giorni nella morsa del gelo, ma a Peppe interessa poco. Dopo l’intervento, ha riposato sereno e oggi finalmente ha mangiato. L’abbiamo portato fuori e le persone ci fermavano per strada, i bambini volevano accarezzar­lo: il nostro dolce Peppino ha fatto breccia nel cuore di tutti». Questo messaggio pubblicato sul profilo Facebook dell’Associazio­ne protezione animali Campobasso (Acab) racconta il lieto fine di una vicenda terribile, avvenuta a Campobasso nei giorni diNatale. È la storia del cane Peppino, il meticcio di uno-due anni a cui qualcuno ha fatto esplodere un petardo nel naso, lacerandog­lielo.

«ERA SPAVENTATI­SSIMO E MOLTO AFFAMATO»

Vagava nel bosco, con ilmuso a pezzi, e forse guidato da un provvidenz­iale istinto si è presentato qualche giorno prima di Natale sulla soglia della villetta di Marialaura Ricciardi, 26 anni, volontaria dell’Acab. «Lo abbiamo raccolto sulla porta di casa: aveva un grande squarcio sul muso, era spaventati­ssimo e soprattutt­o molto affamato», spiega Marialaura. «Sia- mo riusciti ad attirarlo in casa con il cibo e l’abbiamo portato al centro di accoglienz­a. Il veterinari­o ha fatto una serie di esami per escludere che si trattasse di un tumore e poi ha cominciato a pensare all’operazione». A devastare il muso di Peppino non è stato il più temuto dei mali, ma la crudeltà umana: qualcuno gli aveva infilato un petardo nel naso e l’aveva fatto scoppiare. «Il nostro veterinari­o Carlo Pezzuto ha cercato di agire su quel che rimaneva del muso per permettere al cane di respirare meglio, ma per la ricostruzi­one serviva un’equipe chirurgica specializz­ata e i soldi

per l’intervento», prosegue Marialaura. «In questo caso, la cattiveria ha fatto esplodere un’ondata di bontà. Da quando abbiamo pubblicato su Facebook le immagini terribili di Peppino con l’hashtag #Forzapeppe ( rilanciate dal nostro sito oggi.it, ndr) ci hanno sommersi di messaggi e di offerte di aiuto. In pochi giorni abbiamo raccolto i 2 mila euro necessari per l’intervento. I soldi sono arrivati da tutta Italia, e anche da fuori! A un certo punto abbiamo persino dovuto dire stop alle donazioni perché Peppino non ne ha bisogno», racconta Marialaura. L’intervento sull’animale, complicato e impegnativ­o, è durato due ore: con una tecnica innovativa che viene dagli Stati Uniti sono stati ricuciti i brandelli di pelle del labbro, ricostruit­o il palato fratturato e aperto un foro per respirare nel modo giusto. A dare una mano all’équipe, è stata chiamata Elisa Pollaci, veterinari­a chirurgo maxillo-facciale, specializz­ata in questo tipo di operazioni. Viene da Roma e il giorno dell’intervento, ha rischiato di essere bloccata dalla neve; anche in questo caso la catena solidale dei molisani si è mossa e la dottoressa ha raggiunto la clinica veterinari­a su un’auto fuoristrad­a. «Missione compiuta! Peppe avrà il muso più bello del mondo», ha detto il dottorPezz­uto al termine dell’operazione. Finita la convalesce­nza nell’O- stello degli animali, il cane troverà senz’altro una casa. «Tantissime persone si sono offerte di accoglierl­o», dice Marialaura. «Sceglierem­o a chi affidarlo in base a criteri che renderemo presto pubblici: per ospitarlo serve una certa disponibil­ità economica e psicologic­a; il cane avrà bisogno di altri interventi, di un educatore che lo sostenga e dovrà vivere in un ambiente tranquillo, senza rumori». «La grandezza di un popolo si misura da come tratta i suoi animali», diceva il Mahatma Gandhi. E in questa storia, a fronte della barbarie di qualcuno, Campobasso ha dato una netta conferma di civiltà.

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 ??  ?? IL TEAM DI SALVATORI I ragazzi dell’Associazio­ne protezione animali di Campobasso e i veterinari che hanno salvato Peppe. A destra, il disegno affettuoso, mandato in sostegno a Peppino da una bambina.
IL TEAM DI SALVATORI I ragazzi dell’Associazio­ne protezione animali di Campobasso e i veterinari che hanno salvato Peppe. A destra, il disegno affettuoso, mandato in sostegno a Peppino da una bambina.
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