Oggi

Gatti difficili

ACCOGLIERE UN GATTO DISABILE PUÒ CAMBIARE LA VITA. IN MEGLIO. L’ ESPERIENZA DI CHI L’HAFATTO HA MOLTO DA INSEGNARE A TUTTI

- di E. Riggi

Perché adottare un micio disabile

« Nero, trovatello, disabile: Milo è una metafora di suo». Costanza Rizzacasa D’Orsogna presenta così, con orgoglio, l’amatissimo gatto che con la sua penna ha reso una celebrità: protagonis­ta di una rubrica su corriere. it ( Io e Milo) e ora anche di un libro, Storia di Milo, il gatto che non sapeva saltare (Guanda), una favola che parla didiversit­àedi integrazio­ne. «Èaffetto da ipoplasia cerebellar­e, una sindrome neurologic­a che lo fa sbandare e gli impedisce di saltare, e che gatto è un gatto chenonsalt­a?», dicel’autrice, a cui la convivenza ha insegnato moltissimo. E qui ce lo spiega.

● Adottate nei gattili, non comprate,

per dare una chance a un gatto sfortunato. Se regalate, fate i conti con il destinatar­io o quel micio potrebbe ritrovarsi per strada alle prossime vacanze.

● Adottate con criterio.

Se volete il micio dei vostri sogni, fatelo a luglio, quandole gatte hanno appena partorito e i gattili sono pieni: troverete il vostro cucciolo. Ma considerat­e che i più piccoli e belli sono i più avvantaggi­ati nel percorsodi adozione. I più grandi emeno fascinosi vi sapranno ricompensa­re con la loro devozione di averli scelti.

● Adottate nero e, se vi va, disabile.

Si diceda sempre che i gatti neri portino sfortuna. Recentemen­te sono ancora meno amati perché... non verrebbero benenelle fotosuInst­agram! Così i gattili si trovano con moltissimi­gatti colorpeced­a piazzare. MaMilo, star sui social network, contraddic­e anche questo nuovo sterotipo. Quanto alla scelta di adottare un gatto con una sindrome o tripodino(con tre zampe), dovete avere l’ inclinazio­ne giusta ma sevi innamorate di quel gatto sarà tutto molto semplice.

● Preparatev­i allarivolu­zione. Unacasa senza spigoli

e conmolti tappeti è indispensa­bile a Mi lo che, se si butta dal letto, rischia sempre di rompersi qualche dente (non ha l’istinto di mettere davanti le zampe). Ma la rivoluzion­e è “esistenzia­le ”: un gatto con difficoltà fisiche si attacca visceralme­nte al padrone, esperienza splendidam­a impegnativ­a.

● I vantaggi per i bambini.

«Ho portato il libro in tour nelle scuole e moltissimi bimbi sono corsi a dirmi che “io sono Milo”. La storia del mio gatto ha permesso loro di confessare episodi di bullismo e discrimina­zione nei loro confronti, anchedi fronte ai compagni». Inoltre un gatto in casa, ancor più se disabile, insegna ai più piccoli che cosa sia la responsabi­lità e la cura di chi è più debole in modo naturale e anche divertente.

 ??  ?? Per innamorars­ene basta conoscer «MILO SONO IO» Sopra, Costanza Rizzacasa D’Orsogna con il suo Milo e la cover del libro. A sinistra, l’autrice porta in tourLa storia di Milo nelle scuole.
Per innamorars­ene basta conoscer «MILO SONO IO» Sopra, Costanza Rizzacasa D’Orsogna con il suo Milo e la cover del libro. A sinistra, l’autrice porta in tourLa storia di Milo nelle scuole.

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