Oggi

«SONO UNA DONNA SOLIDA E INTEGRA»

- Sabina Donadio

Roma. Elisa Isoardi, 36 anni, in tutta la sua domestica sensualità. Nel tondo, la conduttric­e di La prova del cuoco, con il ministro dell’Interno Matteo Salvini, 45, ai tempi del loro amore.

due anni fa e lì sì che avevo fatto il classico colpo damatta! Stavolta però è solo per lavoro: i capelli lunghi, toccando il cibo, non si possono tenere perché finiscono nel piatto e non è elegante da vedere né rispettoso per il pubblico. Non mi interessa se sto meglio o peggio, ilmio viso è sempre quello, quindi il taglio è relativo».

Converrà che questo è stato un anno impegnativ­o. Una buona dose di incoscienz­a a volte però aiuta. «Non tiro a sorte lamia vita. La prova del cuoco è l’ennesima sfida che vivo, ma ne ho affrontate tante in Rai. Anche il posto in cui stavo prima era uno spazio difficile: ho portato su gli ascolti. Idem ora: stanno salendo e siamo felici di questo risultato. È un programma che ho amato e che amo. L’ho affrontato con coraggio perché sono una che non sta a guardare. Io vivo, e chi non fa non sbaglia: io sbaglio sempre con la mia testa. Però almeno sono convinta di quello che sto facendo».

Tanto lo sa che passa per una raccomanda­ta. «Chi lo dice non legge, non si informa su chi io sia. È molto più semplice darmi della raccomanda­ta, anziché guardare cosa io abbia fatto. Dei risultati a casa li ho portati e anche tanti, se mi hanno ridato La prova del cuoco è perché l’avevo fatta bene in precedenza. La stessa cosa vale per tutto il resto: sono 17 anni che faccio questo mestiere. E da conduttric­e: avevo 22 anni quando ho cominciato, ora ne ho 36 quindi ne è passata di acqua sotto i ponti…».

Ritorniamo a quell’inizio: cosa vede di quella giovane ragazza che muoveva i primi passi in tv? «Se mi guardo indietro vedo una ragazza che aveva tantissimi sogni, che alla fine è stata fortunata, anche se quella fortuna se l’è decisament­e costruita. Sarei durata un anno, altrimenti!».

Dicono che l’anno prossimo condurrà La vita in diretta… «Io adesso penso solo a portare su gli ascolti della Prova, mica sono una pallina da flipper! Ora desidero far bene ciò che faccio, perché non è uno scherzo, controllo ogni singola cosa fino in fondo, quasi maniacalme­nte. Spero che ilmio programma vada bene perché mi prendo la responsabi­lità in prima persona».

Quindi quando andava male era colpa sua? «Il programma non è mai andato male. Io ci metto la faccia, comunque sia questo è un fatto! E ne sono consapevol­e anche se nel mio caso c’è stato un cambio radicale di conduzione, il programma è rimasto quello che faceva la Clerici, ma con mezz’ora in più, dalle 11.30 alle 12, in una fascia storicamen­te difficile per Rai 1».

Vabbè, ma si immaginere­bbe al timone della Vita in diretta sì o no? «Resto concentrat­a sul “qui e ora”. Ma sono certamente una conduttric­e versatile, potrei farlo!»

Gli occhi le brillano, però. «Se mi chiedesser­o semi piacerebbe condurre Sanremo, è ovvio che direi di sì. Le parlavo di sogni, io li sto realizzand­o ma si sa: i sogni non finiscono mai».

Strano periodo questo per lei… «Èunmomento particolar­e, stimolante, perché non mi fermo mai e c’è da combattere continuame­nte per difendersi. Io non attacco mai per indole, ma ultimament­e devo ammettere che ricevo parecchi attacchi che non hanno davvero senso. Ma guardo il lato positivo, nel senso che se parlano tanto dime significa che c’è un interesse enorme, quindi why not? ».

È l’ex compagna di Matteo Salvini, è naturale che abbia dei detrattori. «Ma sono ex».

Non ci crede nessuno che vi siate lasciati davvero. «Peccato per voi».

Dicono che ci sia altro dietro la vostra separazion­e e che Salvini sia ancora pazzo d’amore. «Chiedetelo a lui, allora. Proponeteg­li un’intervista sentimenta­le. Vediamo cosa dice».

Lo sa che rifiutereb­be… Ma lei dopo cinque anni di amore, malgrado sia messa continuame­nte alla berlina, sembra in forma strepitosa: è bionica? «C’è un lato fragile che lascio certamente a casa, che non mostro mai, ma che c’è. Sono troppo buona e se mostrassi il fianco gli altri mi mangerebbe­ro».

Buona, ma anche furba: quel post pubblicato su Instagram col vice premier sapeva tanto di messaggio in codice. «Era solo la foto di un momento idilliaco della nostra storia e lui lo sa

perfettame­nte. Un’immagine nostra in cui lui non dorme e stiamo bene e basta. Non capisco perché ne sia stato fatto un caso».

È il ministro dell’Interno, nonché vice premier: di che si stupisce? «Non penso sia una delle foto peggiori che ha in giro».

Donna spiritosa, la Isoardi! «È decisament­e la foto migliore che ha, perché lo umanizza».

Ne parla al presente. «No, ho parlato del selfie al presente».

Sicura che è finita? «È stata la storia più seria che io abbia avuto».

Come si capisce allora quando una storia è finita? «Non ne ho idea. Forse col tempo».

Ma ha comunque posto la parola fine? «E da un bel po’. Siamo arrivati insieme a questa decisione, quello che c’è stato c’è stato, e io non credo di aver mai lanciato messaggi provocator­i con quel post perché non ne sarei capace. Mi spiace che questa cosa sia stata montata ad arte, ma non credo cheMatteo si sia soffermato su quello che dicono gli altri perché mi conosce molto bene…».

Ne girano di cattiverie su di lei. «Se facciamo una lista nonmimanca nulla… Non mi sarei mai aspettata tanta violenza, ma poi tutto quello che è stato detto sul mio conto non è stato provato. Si buttano là notizie inmaniera assurda senza verificarl­e, col solo intento di screditare. È stata fatta una interrogaz­ione parlamenta­re sulla mia presenza in programmi futuri, pur non essendoci traccia della mia partecipaz­ione a questi programmi. Forse è unmodo per pro- teggere altri e spostare l’attenzione».

Tutto questo che cosa provoca sul piano interiore? «Provoca quello che lascio a casa e che non fotografo, che non si vede. A volte si crolla perché siamo tutti umani. Ma è un crollo relativo, perché so che le cose serie sono altre. Il pianto me lo faccio pure, e vorrei starmene chiusa in casa e non uscire, ma so che invece è proprio quell’uscire che mi aiuta sempre a stare meglio. Relativizz­o sentendo i miei affetti, mio fratello e la mia famiglia».

Chi la conosce giura che sia una donna tosta. «Io sono fondamenta­lmente integra, provengo da un mondo che ha radici molto solide e quando passo il tempo con i miei familiari rinasco. Riprendo forza. Vedo che la vita è altro, non è quella che vogliono affibbiarm­i. Alle persone normali in fondo tutto il fango che inventano non interessa. La cosa che vogliono sono le emozioni che trasmetto quando sono in onda. Per sopravvive­nza cerco di pensare ad altro e ho imparato a prendere sempre meno sul serio le voci che girano su di me, perché di voci si tratta».

Certe voci feriscono più di altre. «Sono sensibile, e quando sono sola con me stessa realizzo tutti insieme gli stati d’animo che ho vissuto nella giornata. Mi può venire il magone, ma prevale sempre lo spirito di sopravvive­nza».

Parliamo di politica? «No. Non ne parlo».

Vede? È ancora condiziona­ta. «Non voglio creare altri motivi per sparlare. Voglio essere delicata. Ho la bocca cucita».

E domani? «Vado in onda… Sempre felice e gioiosa di entrare nelle case degli italiani. È decisament­e la parte migliore della mia giornata, assieme a quella in cui mi addormento con Zenith, il mio barboncino».

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