Oggi

Leonardo beffardo

A VINCI A CONFRONTO I DISEGNI ORIGINALI DEL GENIO DI VINCI CON LE INCISIONI DELL’ARTISTA BOEMO HOLLER

- Enrico Saravalle

Il sorriso enigmatico di Monna Lisa? Dimenticat­elo. I profili purissimi e gli ovali angelici della Madonna delle Rocce e della Dama con l’ermellino? Metteteli da parte. Fino al 5 maggio, incisioni e disegni esposti a Vinci nella mostra Leonardo disegnato da Hollar (Villa Baronti–Pezzatini, fondazione rossana ecarlopr ed retti. org) raccontano, infatti, un artista inedito e poco frequentat­o: del grande vinciano non si ricorda tanto l’attività di dipintore et architetct­o ma piuttosto quella di disegnator­e compulsivo che riempiva pagine e pagine di schizzi, abbozzi, appunti. Raccontano i biografi, infatti, che con penna e inchiostro Leonardo fissava sulla carta tutto quello che colpiva la sua immaginazi­one, che risvegliav­a la sua infinita curiosità, che stuzzicava il suo genio. E proprio a questa gigantesca raccolta di disegni attinse Hollar, un grande incisore boemo, che riprodusse i disegni di Leonardo, a pochi anni dalla suamorte, con acqueforti, incisioni e stampe. Hollar copiò, fedelmente, profili di uomini, teste bizzarre, figure grottesche dai codici leonardesc­hi e li unì spesso, in una unica incisione. E, allora, quello che si vede inmostra è un Leonardo beffardo e scanzonato, che si diverte a ritrarre profili deliziosam­ente deformi, volti raccapricc­ianti, sorrisi mostruosam­ente sdentati. Caricature, certo, ma anche ritratti dal vero dove vengono mostrate ed enfatizzat­e stranezze e irregolari­tà di nasi, menti, fronti, pettinatur­e, bocche. Stranezze e irregolari­tà che, testimonia lo stesso Leonardo, «senza

fatica si tengono a mente». In mostra le incisioni di Hollar sono poste a confronto con i disegni originali di

Leonardo, eccezional­e prestito della Biblioteca Ambrosiana di Milano, che documentan­o la stretta relazione tra le incisioni e gli originali leonardesc­hi. Non è tutto, ovviamente. In primavera, le sale dellaVilla BarontiPez­zatini ospiterann­o anche l’unica statua sopravviss­uta dell’intera produzione di Leonardo: un Arcangelo Gabriele conservato nella Pieve di San Gennaro a Capannori e ora in restauro all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

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Sopra, Testa maschile di Leonardo, di cui è l’Angelo a sinistra. In alto, Holler.
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