Davanti allamalattia siamo tutti uguali? Purtroppo no
LA SANITÀ PUBBLICA HA 40 ANNI, MA OGGI SO LOCHI PAGA EVITA LE CODE. PERCIÒ SAREBBE GIUSTO ABOLIRE L’INTRAMOENIA
La legge 833 del 1978 ha segnato uno straordinario cambiamento per la salute degli italiani. A un sistema di tipo assicurativo è seguita una fase di attenzione alla salute.
Il nuovo Servizio sanitario nazionale non escludeva nessuno e assicurava a tutti
la prevenzione, la diagnosi, la cura, la riabilitazione basati sulle evidenze scientifiche. Tuttavia, con il tempoquesta riformasi è annacquata per molte ragioni. Anzitutto, dopo un avvio soddisfacente, il servizio pubblico si è “incartato” nella solita burocrazia, che complica i problemi.
La relativa inefficienza ha dato spazio alla sanità privata
che, essendo molto più libera di seguire le leggi di mercato, in molteRegioni ha preso il sopravvento, potendo combinare il poco privato con il molto pubblico. Il privato ha spesso la possibilità di scegliere, rivolgendo le sue prestazioni a tutto ciò che è vantaggioso economicamente,
evitandoilpesodi attività meno redditizie come i centri di trasfusione e i pronto soccorso
e, soprattutto, lasciando alla sanità pubblicai casi più complicati e dilunga degenza. Il Servizio sanitario alla fine degli Anni 90 ha commesso un errore: si è fatto tentare della possibilità di recuperare risorse economiche
inserendo nel pubblico un sistema di attività private noto con il nome di “intramoenia”,
cioè“dentro le mura ”. In realtà, poiché le strutture ospedaliere e ambulatoriali non sono sempre disponibili, il sistema in tramo enia va anche all’esterno. All’inizio l’idea era che chi volesse ricorrere a unpreciso medico dell’ospedale potesse farlo, pagandounaquota inferiore aquella delle strutture private.
Con il tempo però l’intramoenia è divenuta una modalità per evitare liste d’attesa.
Lo testimoniano imalati, quando provano a prenotare le analisi aggiuntive richieste e scopre che deve attendere dai 3 ai 6 mesi per un esame, ma teme che le sue condizioni possano peggiorare. A questo punto qualcuno suggerisce l’ alternativa :« Se può pagare visite ed esami, l’attesa si annulla». Così congli stessimedici, strutture e apparecchiature chipaga salta gli ostacoli e chi non può pagare attende.
Dove sono finte l’equità e la gratuità del Servizio sanitario nazionale alla base della legge 833?
Dati ufficiosi indicherebbero una spesa per i cittadini che utilizzano l’intramoenia di circa 1,5 miliardi di euro, cifra forse sottostimata. Prima che finisca la legislatura sarebbe un atto di coraggio da parte del Governo promuoverne l’abolizione: un atto di giustizia con un grande valore simbolico.
Perchédi frontealle malattie siamo tutti eguali!