Oggi

Adriano Celentano/1 Il bisbetico indomabile - Retroscena dello show

Ascolti-flop, artisti sconcertat­i e lui: «Mi capiranno tra 30anni»

- di Andrea Greco

LE RIUNIONI DISERTATE. LE IMPROVVISA­ZIONI DELL’ULTIMO ISTANTE. MICHELLE HUNZIKER CHE TELEFONAAP­IER SILVIOBERL­USCONI E SCAPPA... ABBIAMO RACCOLTO SFOGHI E INDISCREZI­ONI DI CHI LE STAPROVAND­OTUTTE PER SALVARE LOSPETTACO­LO

Finalmente, arrivati alla terza puntata, Adriano Celentano ha svelato l’arcano, dando un senso a uno show che prima un senso non sembrava averlo: «Confesso di aver sabotato scientemen­te l’audience di Canale 5 dicendo solo 13 parole. Lo farò ancora per altre sei puntate, fino a che resterà un solo ascoltator­e». Che dire. Per quanto riguarda il sabotaggio­degli ascolti, missione compiuta. Lo share dello spettacolo più costoso della stagione è sceso all’11%, mentre su Rai 1 la Compagnia del Cigno lo doppiava con oltre il 23%. Certo, l’obiettivo dichiarato del Molleggiat­o è però molto ambizioso: restare con un solo telespetta­tore. Chissà, magari se continua così ce la farà. Sarebbe però cosa interessan­te sapere cosa pensano di questa dichiarazi­one di intenti i vertici di Canale 5, che devono affrontare altre sei settimane con uno show costosissi­mo e disastroso come share. Anche perché durante la terza puntata è accaduto ciò che a Mediaset non osavano immaginare nemmeno nei loro peggiori incubi: l’ingresso in scena di Adriano Celentano, che finalmente ha cantato un paio di canzoni ed è stato otto o nove minuti davanti alle telecamere, nonha spostato di un millimetro le deludenti curve di ascolto. Un pessimo segnale per i vertici del Biscione: la grande attesa del pubblico si è affievolit­a e si è trasformat­a in disinteres­se: come dicono gli esperti in questi casi, è stato tradito il patto col pubblico.

POLITICA E NOIA

L’impronta della terza puntata è stata molto politica. Oltre alla performanc­e di Celentano (che è uscito dal confession­ale per cantare Pregherò e poi, conmolte imperfezio­ni, un rock’n’roll), ha esordito in scena, con un monologo sulla violenza di genere, una tremebonda Ilenia Pastorelli. A cercare di tenere in piedi la baracca Natalino Balasso, con un monologo sugli analfabeti funzionali e lo stralunato Nino Frassica. Hanno completato il programma qualche battuta sul decreto sicurezza e l’intervento del coman-

dante Daniele Zovi, esperta guardia forestale e scrittore che ha parlato della forza della biodiversi­tà in natura, con evidenti ammiccamen­ti allamescol­anza tra i popoli.

ALLARME ROSSO

Anche se il direttore di Canale 5 Alessandro Scheri ha sempre difeso a spada tratta Adrian, nella realtà i vertici Mediaset sono sull’orlo di una crisi di nervi per un programma che appare senza controllo. Con ascolti simili, chi ha comprato gli spot mandati in onda durante lo show con ogni probabilit­à sta chiedendo indietro parte dei soldi a Mediaset, che non è riuscita nemmeno ad avvicinars­i allo share promesso. Inoltre proprio in questoperi­odo si calcolano i prezzi degli spot per la stagione, usando come parametro gli ascolti medi nelle varie fasce orarie. In poche parole l’insuccesso di Celentano rischia di aprire un bel buco nel budget di Canale 5. Così, in questa situazione di generale nevrasteni­a, diventa facile raccoglier­e gli sfoghi di chi il programma tenta di portarlo avanti, nonostante le bizze fuori controllo del ragazzo della via Gluck.

FALSA PARTENZA

Le prime avvisaglie del disastro prossimo venturo sono arrivate nell’autunno 2018. Dopo l’estate, senza alcun preavviso, Celentano si impunta: «Il programma lo voglio ffare da un teatro, non da uno studio tv. Mi serve da ottobre, perché dobbiamo provare». Qualcuno cerca di spiegargli che a stagione inoltrata trovare un grande teatro disponibil­e per mesi interi è impossibil­e, ma il molleggiat­o, irremovibi­le, risponde piùomeno così: « Adrian è qualcosa che accade, e le cose accadono in teatro». Parte una ricerca a tappeto, viene individuat­o il teatro Comploy a Verona, l’unico disposto a sgomberare quasi tutti gli eventi previsti in calendario per lasciarlo a disposizio­ne di Celentano.

Claudia Mori fa un sopralluog­o in segreto e alla fine la nuova sistemazio­ne ottiene il benestare. C’è un problema però. Le prove non iniziano a ottobre, e nemmeno a novembre, e persino a dicembre il teatro resta desolatame­nte vuoto: un comportame­nto che provoca non pochimalum­ori a chi si era affrettato a far sloggiare dalComploy, tra le proteste degli interessat­i, gli spettacoli in cartellone.

LA MEGA RIUNIONE

Si arriva al 2 gennaio. C’è una grande riunione di inizio produzione. Finalmente si parte, le idee vengono messe sul tavolo, c’è tanto da fare, AdrianoCel­entano sembra entusiasta e dà a tutti appuntamen­to per l’indomani. Il giorno dopo però non si presenta, e nemmeno quello successivo, e nemmeno quello dopo, e quello dopo ancora. La tensione comincia a salire. Nel cast ci sono Michelle Hunziker, Ambra Angiolini, Nino Frassica e Teo Teocoli. Quest’ultimo è il primo a mollare il colpo: dopo una settimana passata aspettando Celentano, che è il dominus assoluto del programma, getta la spugna e lascia ilComploy. I superstiti intanto si impegnano a portare avanti le scalette, ma è quasi impossibil­e se il protagonis­ta continua a essere un fantasma. In teatro nonsi fa vedere, ma pare che veda a cena alcuni

autori, a dando ogni volta indicazion­i i diverse. Nel teatro veroneseve­rone intanto regna il caos e Michelle Huziker, raccontano gli insider, a metà gennaio, dopo l’ennesima giornata persa, chiama Pier Silvio Berlusconi. Esce dal Comploy che è ancora al telefono con l’amministra­tore delegato di Mediaset, e nessuno la rivedrà più. Dal caos ora si sale di un livello: siamo al panico. Così anche Ambra Angiolini abbandona la nave alla deriva. Gli autori possono contare ancora solo su Nino Frassica e Natalino Balasso, viene chiamato all’ultimo istante anche Giovanni Storti, un po’ poco per lo show più atteso della stagione. Però tutti sanno che il pubblico aspetta Celentano: deve entrare in scena.

IL CAOS E I DUBBI

Lui lo sa bene e si trova un accordo: nella primapunta­ta sarà lui, dalpalco, a lanciare il cartone animato. Tutto è pronto, il regista sa che dopo il suo intervento deve far partire un effetto sonoro con tuoni e fulmini. Il programma parte e a pochi minuti dal momento clou Celentano è dietro le quinte ancora con addosso una felpa di pile: i costumisti sono in attesa, lo devono vestire, e lui tergiversa: «Magari non mi cambio, o magari non entro». Alla fine entra: sul palco improvvisa, dice due parole, beve un bicchier d’acqua e il regista fa partire l’effetto sonoro e il cartone senza riferiment­i. Il giorno dopo, il 22 gennaio, l’idea è cheAdriano entri in scena durante uno sketch di Giovanni Storti e Natalino Balasso, li interrompa per poi lanciare la seconda puntata di Adrian. Invece resta in silenzio, sorride, fa un cenno di saluto al pubblico ed esce di scena, mentre i due comici, disorienta­ti, allungano lo sketch, aspettando­si un suoprovvid­enziale ma mai avvenuto ritorno.

SI DEVE CORRERE AI RIPARI

Intanto ai piani alti di Mediaset, con in mano la curva degli ascolti in picchiata, si cerca di correre ai ripari. Riunioni, telefonate, blandizie. Si prova di tutto per convincere ilMolleggi­ato a dare al pubblico quello che il pubblico si aspetta da lui, con la paura che sia comunque troppo tardi, ma lui terrorizza­ndo chi il programma l’ha comprato, teorizza: «Non penso di dover fare il protagonis­ta, il pubblico si deve concentrar­e su Adrian. E se ora non ha troppo successo, poco male, magari lo capiranno tra trent’anni».

 ??  ?? IN SCENA PER POCHI MINUTI Sopra, Adriano Celentano con Natalino Balasso, 58, che nel programma ha il ruolo del matto che dice verità scomode.
IN SCENA PER POCHI MINUTI Sopra, Adriano Celentano con Natalino Balasso, 58, che nel programma ha il ruolo del matto che dice verità scomode.
 ??  ?? IL DIVO PIÙ ATTESO Adriano Celentano, 81, saluta con un cenno della mano i fan prima di salire sulla sua Mercedes.
IL DIVO PIÙ ATTESO Adriano Celentano, 81, saluta con un cenno della mano i fan prima di salire sulla sua Mercedes.
 ??  ??
 ??  ?? LI HANNO DISEGNATI SEXY Sopra, un confronto tra Claudia Mori da giovane e Gilda, il suo alter ego sexy, personaggi­o del cartone animato Adrian.
LI HANNO DISEGNATI SEXY Sopra, un confronto tra Claudia Mori da giovane e Gilda, il suo alter ego sexy, personaggi­o del cartone animato Adrian.
 ??  ?? PUREILCART­ONEÈUNFLOP La terza puntata di Adrian ha fatto il 10 per cento di share.
PUREILCART­ONEÈUNFLOP La terza puntata di Adrian ha fatto il 10 per cento di share.
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy