Raffaele Sollecito «Ci hanno rubato la vita ma la verità ha vinto»
« AMANDA ERA UNA VENTENNE SPROVVEDUTA. INVECE, L’HANNODESCRITTA COME UNA STREGA », RACCONTAL’ EXFIDANZATO, ARRESTATOCONLEI. «ORA VADOATESTAALTA. LA LOTTA NON È STATA VANA»
Dopo più di 10 anni dal giorno in cui sono stato accusato e incarcerato ingiustamente, oggi ancora una volta posso affermare che la determinazionemia e dellamia famiglia nel dimostrare la verità non è stata vana. Abbiamo dovuto subire insulti e soprusi di ogni genere, e patire in particolar modo l’accanimento che c’è stato nei confronti di Amanda, che non ha mai avuto nessuna ragione obiettiva, essendo motivato solo dall’innamoramento cieco di investigatori senza scrupoli verso una tesi fantasiosa e priva di qualsivoglia concretezza fattuale. Per di più supportata da organi di stampa fuori controllo, che hanno cavalcato il falso convincimento di avere a che fare con una donna fredda e manipo-
latrice, capace di piegare alla propria volontà giovani cuori inermi. Che follia! Amanda era una ragazza ventenne straniera e sprovveduta, che a malapena conosceva la nostra lingua ed era in Italia da poco più di un mese… Come si può distorcere la realtà in questo modo? Lo dico perché proprio lei è stata la protagonista per eccellenza delle mire degli inquirenti e tutto questo ha travolto anche me, che sono stato accusato di essere un burattino nelle mani della strega Amanda. Senza tenere in considerazione la nostra giovane età e il fatto che siamo ed eravamo persone perbene, provate dalle lunghissime ore passate in questura senza che nessuno rispettasse i nostri diritti; senza che nessuno si fermasse un minuto a pensare che tutte le supposizioni, anche le più insensate, dovrebbero aver qualche riscontro oggettivo, invece di affidarsi solo al proprio intuito fasullo. Pura spregiudicatezza ed esercizio del proprio potere nel peggiore dei modi, perché è stato usato contro dei poveri ragazzi innocenti.
Molti mi hanno chiesto: perché non hai mai accusato Amanda visto che è per colpa sua che sei finito in carcere? Non so che cosa avrebbero fatto gli altri al posto mio; io sono certo che nonmi sarei mai sentito bene conme stesso se avessi accusato una ragazza innocente che so essere stata conme e in casa mia durante la notte dell’omicidio. Oggi finalmente, alla luce degli ultimi avvenimenti, sono felice più che mai di essere come sono, anche se mi è costato quattro lunghi anni di carcere e 10 anni di vita rubati, e infine di constatare che le mie pene non sono state vane, perché la verità ha trionfato sul fango e sulla follia. Ancor di più posso andare a testa alta e dire che chi ha costruito questo castello di carta, scrivendo una serie infinita di articoli spazzatura e descrivendo le personalità contorte di ragazzi mai ascoltati o conosciuti, non può fare altro che vergognarsi, rendendosi conto del male che ha fatto. Mi auguro che questa terribile storia, che ha segnato per sempre due giovani e le loro famiglie e tolto la vita a una povera ragazza nel fiore degli anni e delle sue aspettative di vita, facendo precipitare nel baratro della disperazione e del dolore la sua famiglia, serva damonito per tutti, in modo che quello che è accaduto a noi, non possa più capitare ad altri.