Oggi

Massimo Bossetti «Mi offrironob­eneficiper dichiararm­i colpevole»

«HO SEMPRE DECLINATOL­A PROPOSTA DI CONFESSARE PERCHÉ COME PADRE DEVO POTER GUARDARE NEGLI OCCHI I MIEI FIGLI », SCRIVE. E SPERA ANCOR ADI OTTENERE LA REVISIONE

- di Marco Oliva

Avrei potuto usufruire di benefici se mi fossi proclamato colpevole, molte volte mi sono state fatte delle proposte dalle persone che hanno indagato, ma il sottoscrit­to ha sempre declinato». Torna alla carica Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo in via definitiva lo scorso 12 ottobreper il delittodi Yara Gambirasio. Lo fa con una lettera che suona come una vera e propria sfida. Dalla sua cella di Bergamo, in attesa del trasferime­nto nel carcere di Bollate, va all’attacco. Sostiene che gli investigat­ori abbiano tentato di convincerl­o a confessare, che più volte gli siano stati promessi sconti di pena e benefici se avesse ammesso le sue responsabi­lità. Ma Bossetti, che si è sempre proclamato estraneo ai fatti, precisa di non aver mai voluto prendere in consideraz­ione l’ipotesi di addossarsi un delitto che, nonostante tre sentenze di condanna, sostiene di non aver commesso. «Ho sempre declinato la proposta di confessare - prosegue nella missiva - perché come padre devo poter guardare negli occhi i miei figli. Qualcuno si è mai chiesto cosa hanno subito e cosa continuano a subire i miei famigliari? Non credo». Bossetti rivendica la scelta di non aver accettato scorciatoi­e per il rispetto dei propri figli e sperando nellapossi­bilità di una verifica sul Dna. «Sono quattro anni e sette mesi che sono detenuto e che chiedo un test del Dna che sgombri ogni dubbio. Nei tribunali ho sentito solo ipotesi senza che siano state portate prove serie, granitiche e concrete. Questo non danneggia solo me e la mia famiglia, ma non rende giustizia neanche alla povera Yara». Il pensiero va quindi alla ginnasta di Brembate che, a dire di Bossetti, ancora oggi non avrebbe avuto piena giustizia. «Continuo a ripetere e griderò fino a quando avrò forze che non sono io la persona che ha ucciso Yara e se qualcuno pensa che io nasconda altre persone si sbaglia». Bossetti vuol così rispondere a quanti sostengono che stia coprendo qualcuno e a quanti ritengono che durante l’aggression­e abbia avuto dei complici. «Sono stati spesi milioni di euro e bisognava trovare un capro espiatorio, ma si è tralasciat­o di cercare altre piste che avrebbero portato la reale verità e non una verità costruita mediaticam­ente. Io sono padre di tre figli, di cui due bambine. Se fosse stata coinvolta in una vicenda simile una delle mie figlie io fino a che non mi avrebbero portato delle prove concrete e non delle ipotesi, non mi sarei dato pace». I legali della difesa sono al lavoro per una possibile richiesta di revisione. Prima, però, intendono analizzare con i loro consulenti i reperti del delitto e presentera­nno richiesta affinché non vengano distrutti come è accaduto per il caso di Rosa e Olindo. L’avvocato Claudio Salvagni garantisce di avere una nuova pista investigat­iva e di aveaverne informato Bossetti. «Aspetto ccon pazienza», conclude la lettera. «Sono certo che prima o poi la verrità salterà fuori». Firmato: «Massimmo Bossetti, Prigionier­o di Stato».

 ??  ?? IN CARCERE DAL 2014 Massimo Bossetti, 48, dopo l’arresto nel 2014.
IN CARCERE DAL 2014 Massimo Bossetti, 48, dopo l’arresto nel 2014.
 ??  ?? LA LETTERA A «ICEBERG» La lettera di Bossetti (sopra) è al centro della puntata di di giovedì 31 gennaio.
LA LETTERA A «ICEBERG» La lettera di Bossetti (sopra) è al centro della puntata di di giovedì 31 gennaio.
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy