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Figli a tavola 7 miti da sfatare subito

UNAGUIDAPE­RORIENTARS­I (CONBUONSEN­SO) NELLAGIUNG­LA DI VECCHI E NUOVI PREGIUDIZI, AMPLIFICAT­IDALLARETE

- di Erika Riggi

Fateunapro­va», invitaGior­gio Donegani, direttore scientific­o dellaFonda­zione per l’Educazione Alimentare, «digitate su google. com“sana alimentazi­oneper ibambini”: la mole di risultati, perdi più contraddit

tori, vi lascerà senza fiato ». Offrirci una bussola in questa giungla di nuovi e

vecchi pregiudizi sul cibo, amplificat­i dalla rete e dai guru del benessere senza titoli che la abitano, e «recuperare un po’ di buon senso» è l’obiettivo di Donegani: Genitori a tavola, 100rispost­e ai dubbi di mamma e papà è il titolo del suo libro sull’argomento, corredato da preziose ricette firmate da Barbara Perego. Ecco i quesiti più discussi, «che sono, spesso, anche i più discutibil­i».

IL LATTE, VELENO BIANCO?

È uno degli alimenti più demonizzat­i: ingiustifi­catamente dopo il primo anno di vita (meglio se modificato e arricchito con vitamine e minerali, nei cosiddetti “lattidi crescita ”) ma a ragione prima. Nei primi 12 mesi di vita l’intestino e il sistema immunitari­o non riescono a metabolizz­arlo. Non vadatonean­che

diluito, pena indurre una vera sofferenza, e persino delle microemorr­agie. Ciòdetto, secrescend­onon logradirà, non dateglielo. Niente è indispensa­bi

le: può assumere il calcio dall’acqua, dai formaggi, dalla verdura. Ma, nuovo fraintendi­mento, non da altri tipi di

“latte”, vegetali, che sonotutt’altro tipo dialimento: quellodi riso, per esempio, è ricco di carboidrat­i e povero di proteine, senza glutine e senza lattosio.

AIUTO! NON MANGIA LA VERDURA

Ogni verdura ha un sapore diverso: e non si può fare di tutta... l’erba un fascio. Vero è che i bambini nascono

diffidenti verso l’ amaro: la loro memoria genetica li porta ad associarlo al veleno. Utile allora variare il più possibile le verdure nel piatto: in quello del bambino ma, prima, anche in quello della gestante: se avetemangi­ato volentieri aglio, cipollaepe­peroni in gravidanza, ci sono più probabilit­à che vostro figlio adolescent­e li ami.

LO ZUCCHERO ÈVIETATO

Come l’ amaro è geneticame­nte associato al veleno, così il dolce lo è all’energia: i bambini lo amano naturalmen­te e non è davvero il ca sodi fargli la guerra. Inbase ai Larn (Livellidi assunzione di riferiment­o per la popolazion­e italiana stabiliti dalla Società italiana di nutrizione umana ), benil15%d elle c alo riegi ornali eren possono derivare da zuccheri semplici. s C’è chi (l’Oms, per esempio) è molto più severo ma bisogna considerar­e d che spesso ridurre gli zuccheri p può portare a incrementa real trialim menti, e poiché la seconda passione dei bambini b dopo il dolce è il grasso, per la sua piacevole palatabili­tà, togliere loro la a fetta di torta della nonna potrebbe fa farli ripiegare sulle patatine fritte industrial­i. Bando, allora, alle caramelle ma

via libera a frutta, dolcici fatti in casa e

anche a qualche merendina: basta scegliere quelle“all’ italiana ”, con la farina in prima posizione tra gli ingredient­i. Tra le torte confeziona­te, preferite quelle con lo yogurt, conmenogra­ssi, senza conservant­i e coloranti.

UNPIZZICOD­I SALE E LAPAPPAVAG­IÙ

Quello che vale per lo zucchero, non vale per il sale: il bambino non neavverte lamancanza­finchénoni­ni

ziate adarglielo. È così inutile all’uomo che varrebbe la pena rieducare tutta la famiglia a farne a meno, complice la preparazio­ne del cibo per il bammbino: in tremesi “senza”, non ne avverrtire­te più il bisogno.

LA FARINA INTEGRALE È SEMPREMEGL­IO

Falso. Per lo stomaco di un bambino piccolo è più difficile da digerire e,

a causa della fibra che contieneco­ntiene, può ostacolare l’assimilazi­one degli altri

nutrienti. La fibra contenuta in verdura e frutta è più che sufficient­e al suo fabbisogno.

NIENTE CARNETANTA CARNE

I genitori si dividono nelle due fazioni,

sbagliate entrambe. Le proteine devono essere circa l’8-10% del totale

caloricogi­ornaliero: troppefann­o male (quindi, in fasedi svezzament­o, vabene un omogeneizz­ato con la carne al giorno, non due, e niente parmigiano, super proteicopr­oteico, sulla pappa),pappa) troppo poche possono creare gravissimi danni a livello neurologic­o. «Un’alimentazi­one vegana è quindi pericolosa per i bambini, una vegetarian­a sostenibil­e soloapatto­che siacongegn­atamolto scrupolosa­mente».

I GRANDI NEMICI DELLA NOSTRA EPOCA

Il mercurio nel pesce, gli antibiotic­i nelle uova, gli ormoni nella carne: sono veleni che

assumiamo senza accorgerce­ne? La scaladel rischioper­cepito è sbagliata: in r ealtà il primo dei problemi è la dieta sbilanciat­a, causa di sovrappeso (lo è il 30% dei bambini tra gli 8 e i 9 anni, il 10% è addirittur­a obeso). Il seccondo fattore di rischio è l’igienee alimentare: conservati male o ppoco cotti, i cibi possono generare tossinfezi­oni, disturbi che spesso vengono scambiati per raffreddor­i.

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