Ristoranti da scoprire L’arte dimangiar bene a Milano
IL RISTORANTE CHARLESTON A POCHI PASSI DAL DUOMO CI APRELESUEPORTE, TRADELIZIE TOSCANE E SCULTURE D’ AUTORE. FRUTTI DELLAPASSIONE DI UNA FAMIGLIA AFFIATATA
C’ è un ristorante a Milano, capa cedi soddisfare Il gusto e l’olfatto, ma anchelavista. È il Charlestondi piazza Liberty, a pochi passi dapiazzaDuomo. Un luogo dove gustare cibo toscano e insieme ammirare sculture d’autore. A gestirlo, la famiglia Cortesi, che da Altopascio, vicino a Lucca, è arrivata nel 1978 nel capoluogo lombardo per dedicarsi alla ristorazione. A quattro decenni dal loro arrivo, papà Alberto, mammaMariuccia («la più importante», dicono) e i figli Fabio e Silvia hanno in gestione altri ristoranti milanesi: il Santa Lucia, La Torre di Pisa, il Cocopazzo, il Replay, i QuattroMori. Il Charleston è guidato da Alberto e Mariuccia. Con 42 dipendenti, serve cibo a ogni ora (anche nel pomeriggio) per 120 coperti e ha accanto una versione “smart”, dove si mangia “square food”: focacce, pizze, hamburger... L’impronta toscana e la scelta della
materie prime sono i fiori all’occhiello. «Accanto a ribollita, zuppa di farro, costata alla fiorentina, proponiamo anche la pizza, e la fregola in tante versioni, pure con gorgonzola e salsiccia», raccontaAlberto. I prodotti sonoscelti con cura: olio di oliva extravergine toscano e umbro («in cucina usiamo lo stesso che portiamo in tavola»); fagioli, vino delChianti, carnediChianina, pecorino fresco e stagionato, pesce freschissimo. Alcune specialità scavalcano i confini regionali, come il Gorgonzola Dop di Novara e la mozzarella fiordilatte di Agerola per preparare la pizza. Dal tavolo, si vede la fontana in vetro del centro Apple firmato dall’archistar Norman Foster. «Noi, affacciati su questa piazza rinnovata, non potevamo non farci un “lifting”, perciò abbiamo ritoccato il locale», spiega Alberto Cortesi. Mentre parliamo, lo sguardo si posa sulle opere dello scultore Francesco Messina (autore del cavallo di bronzo dellaRai romana): il Nettuno, ilMarciatore; c’è anche qualche pezzo di Arnaldo Pomodoro e il Busto di Inge di Giacomo Manzù. Poi, scorgiamo un’altrabellezza, incarneeossa. È l’attrice
Carolina Crescent in i, che alle 15.30 sta pranzando con gli amici e il fidanzato, il cantanteMotta in partenza per Sanremo. I proprietari ci confidanochequi
spesso passa qualche vip. «Ospiti fissi sono Fiammetta Cicogna e pochi anni fa i calciatori dell’Inter del Triplete», svela Fabio Cortesi. Evidentemente, i piatti del Charleston fanno bene. Fatelo sapere a Luciano Spalletti.