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BenessereL­otta al fumo: facciamola a tappe

Tabagisti in aumento. Meglio un approccio soft PER GLI INCALLITI SMETTERE DEL TUTTO È COMPLICATO. E INMOLTI PUNTANO SULLA RIDUZIONE DEL DANNO. ECCO5 MOSSE STRATEGICH­E PER FUMARE DI MENO

- di S. Cuccaro

Dopo anni in cui il trend del numerodi fumatori è stato incalo, nel 2018abbiam­oassistito­aun incremento dello 0,7%. Nonostante i tentativi nel campo della prevenzion­e e le numerose campagne contro il fumo, smettere risulta ancora un’impresa ardua. Le buone intenzioni non mancano:

almeno un fumatore su tre, nell’ultimo anno, ha tentato.

Di fronte alla crescente difficoltà di chi vorrebbe entrare nella cerchia degli ex fumatori, sta nascendo un approccio più soft: invece di puntare alla cessazione, si è orientati verso una riduzione del danno. «In Italia, il tabagismo coinvolge circa 12 milioni di persone, ben il 23% della popolazion­e: la maggior parte è costituita da fumatori incalliti per i quali l’approccio della riduzione del danno è una strategia possibile», spiega Francesco Cognetti, direttore del Dipartimen­to Oncologia Medica dell’Istituto nazionale Regina Elena. Ecco cinque strategie che possono aiutare a diminuire il numerodi sigaretteg­iornaliere.

UN PLANNING DETTAGLIAT­O

Unvalidoai­utonella lotta al fumopuò essere un piano che gradualmen­te riduca le sigarette. «Si stabilisce un numero giornalier­o e ogni settimana si dimezza fino ad arrivare a un massimo di 4 sigarette al giorno dopo. È importante, però,

fumare in orari stabiliti e non considerar­lo un rito

(per esempio, dopo il caffè): solo così si può scardinare l’abitudine», suggerisce Maria Beatrice Toro, psicoterap­euta.

SIGARETTE ELETTRONIC­HE

Fanno meno male delle comuni sigarette? «Il dibattitoè­apertoma, secon-

il fumo elettronic­o riduce la tossicità del 95%.

do il ministero della Salute inglese,

Gran parte del danno, infatti, non deriva dalla nicotina ma dalla combustion­e, cioè dalla sigaretta che brucia», spiega Toro. L’ultima frontiera è la sigaretta Iqos, ideata da Philippe Morris, che sidistingu­e perché brucia il tabacco a una temperatur­a inferiore (350 °C) rispetto alle normali sigarette: l’inalazione dura poco più di cinque minuti e dà il piacere del profumo del tabacco.

PERSONAL TRAINER

Il consiglio di smettere di fumare da parte del medico spesso non basta. È bene avvalersi di incontri con personale preparato: è nata la figura del personal trainer per il fumo, che

motiva e sostiene chi vuole dire addio alle sigarette.

Sono stati sperimenta­ti metodi di counsellin­g a distanza, attraverso videochiam­ate o app comeQuit Now! e Smetti di Fumare Assistente.

FARMACI

Oltreal sostegnops­icologico, inalcuni casi, ilmedicopu­òprescrive­reantidepr­essivi

che aiutino a superare il di- stacco dalla sigaretta.

I duemedicin­ali specificam­ente approvati in Italia sono il bupropione e la vareniclin­a. Il primo èun antidepres­sivoche riduce i sintomi dell’astinenza da nicotina, mentre la vareniclin­a riduce il desiderio della sigaretta e ne attenua il piacere.

LIBRI E INFORMAZIO­NEMEDICA

I volantinic­he troviamopr­essoimedic­i olebrochur­e dellecampa­gneantifum­o possono destare l’interesse e mettere in allarme i fumatori sui rischi che corrono. Una mano, in questo senso, arriva anche dai libri di auto-aiuto, con piccoli trucchi o le storie di chi ce l’ha fatta. Segnaliamo: Spegnila!, Rizzoli editore; È facile smetteredi fumare se sai come farlo, EWI editrice.

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