La compagna di scuola in limousine è un cattivo esempio?
DOPOLE LEZIONI, PER IL SUOCOMPLEANNO, UNABIMBA DI 8 ANNI È SALITA SULLA MAX I AUTO CON ALCUNI AMICI
L’episodio è accaduto vicino a Bari e
ha suscitato, anche sui social network, l’indignata reazione da parte dei genitori di altri bambini che hanno assistito
alla scena. Per questomotivo, una madre ha indirizzato alla preside della scuola un messaggio su Facebook per evidenziare come il privilegio rappresentato dalla
spesa necessaria per inviare “addirittura” una limousine a prendere a scuola dei ragazzini rappresenti uno “schiaffoallamiseria”, unmodoper sfoggiare ricchezza, potere ed eccellenza. In barba alla fatica della vita quotidiana e modesta della gente qualunque. «Provocazione inaccettabile», così ha scritto quella mamma, che renderà grave e difficile, agli altri genitori, il compito di sconfiggere le ridicole fantasie che simili esibizioni possono suscitare nei ragazzini. Fantasie che sono, notoriamente, dannose per l’immaginario o le aspirazioni di persone in
crescita. A queste proteste sarà bene aggiungere che contrastare la “sindrome dei Casamonica” dovrebbe essere impresa quotidiana di genitori, insegnanti, operatori della comunicazione che intendano educare i minori e tutelarli dai cattivi esempi. Esempi che possono offendere l’altrui sensibilità o suscitare invidia, facendo sfoggio di una ricchezza e di un’indifferenza lesivi per gli equilibri sociali e culturali, individuali e di gruppo che si creano tra gli studenti di una stessa classe o nell’ambito di una stessa scuola.