Renga che dici, le voci maschili non sono migliori
Perché al Festival di Sanremo ci sono solo sei donne su 24 cantanti in gara? E perché in generale le classifiche sono dominate dagli uomini? Francesco Renga ha esposto una sua
personalissima teoria: «La voce maschile è più armoniosa e gradevole, quelle femminili hanno frequenze diverse, che vengono apprezzate solo quando sono
davvero speciali. Quelle belle, aggraziate, dolci sono poche». Apriti cielo: Renga è stato accusato di sessismo e ha fatto pubblica ammenda. Ma le sue teorie hanno un fondamento? Lo abbiamo chiesto a
Francesco Fussi, medico chirurgo specializzato in Foniatria, che cura la voce di tante star come Laura Pausini (a Sanremo ha seguitoArisa e Motta). «La voce femminile ha frequenze più alte», spiega. «Il nostro cervello elabora più facilmente quella maschile, che ha meno estensione». Quindi ha ragione Renga? «No, perché la gradevolezza della voce non dipende dalla frequenza, ma dal timbro, che può essere più o meno
scuro, profondo, macchiato», spiega. «E il timbro dipende da come si usano le cavità di risonanza, non c’entra il genere». Ma allora perché i cantanti maschi sono di più? «Forse ci sono più uomini nel rock, perché è un genere più aggressivo», commenta il foniatra. «Ma nel jazz per esempio prevalgono le donne». «Renga ha detto un’idiozia»,
interviene il critico musicale Dario Salvatori. «Le voci femminili, se educate, durano di più nel tempo. I tenori a 50 anni sono in declino,
i soprano no. Credo ci siano più uomini per un caso, tutto si può imputare a Claudio Baglioni, tranne di essere maschilista». «Sono in totale disaccordo con Renga», dice la vocal coach Daniela
Satragno. «Il genere non c’entra niente». E bacchetta Renga: «Troppo impostato, con un soundlirico che invecchia la suameravigliosa voce». Poi rivela: «PattyPravo ha una vocalità profondama non si è preparata abbastanza. Ho avvertito anche delle difficoltà respiratorie. Invece Loredana Bertè ha forza e intensità rare: la sua vocalità grezza e non allenata vive di prepotenza». Satragno le canta anche a Claudio Baglioni: «È intonatissimo, ma ha avuto qualche défaillance, dovute alla stanchezza: era incerto con Venditti e ha bypassatodelle note mentre si esibiva con la chitarra per evitare un acuto».