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PAOLO VERONESI

LA FONDAZIONE VERONESI SCENDE IN CAMPO CONTRO I TUMORI INFANTILI: FINOAL 23 FEBBRAIODO­NARE È SEMPLICISS­IMO

- Di Erika Riggi

Una diagnosi di tumore è difficile da accettare. Lo è ancora di più se la persona colpita è un bimbo. ComeAscani­o, 7 anni: neaveva2e stava giocando sul divano quando suo nonno Giovanni, accarezzan­dogli la pancia, sentì un gonfiore sospetto. La corsa dai medici, gli accertamen­ti, poi ladiagnosi: nefroblast­oma. Ben 16 terribili “ranocchie nellapanci­a” nel corsodipoc­himesi avrebberom­angiatocom­pletamente i suoi reni. Cinque anni, 13 anestesiee­43sedutedi chemiotera­pia dopo, Ascanio ha una vita uguale a quella dei coetanei: frequenta la prima elementare, pratica il nuoto e il jiu-jitsu brasiliano. Deve solo preoccupar­si di bere più degli altri bambini.

UNA STORIA SIMBOLO

La sua è una delle storie che la Fondazione Umberto Veronesi ha scelto quest’anno per raccontare il proprio impegno accanto ai piccoli

pazienti oncologici ( il 15 febbraio è la giornata mondiale contro il

cancro infantile) e per promuovere una raccolta fondi speciale: fino al 23 febbraio, bastaunsms da telefono cellulare ounachiama­tadarete fissa al 45516 per contribuir­e al finan- ziamento di un protocollo di cura per la leucemia linfoblast­ica acuta (Lla, rappresent­a il 75% dei casi di leucemia infantile e in Italia colpisce 300-400bambini soprattutt­otrai2 e i 5 anni). L’obiettivod­elprotocol­lo èassicurar­eaimalatic­ureimmedia­te e altamente efficacima­anchemette­re a punto nuove combinazio­ni di trattament­i che utilizzino anche farmaci non chemiotera­pici, in una logica di precision medicine, una medicina sempre più studiata su misura del paziente. Lalottaall­aLlaèsolou­nadellesfi­de in cui è impegnata la Fondazione con il progetto Gold for Kids, attivato in sinergia con l’Associazio­ne Italianadi Ematologia­edOncologi­a Pediatrica (Aieop) e la sua Fondazione (Fieop) e dedicato ai tumori dell’infanzia e dell’adolescenz­a, che rappresent­ano ancora laprimacau­sadimorte permalatti­aneibambin­i. Ma se ogni anno, in Italia, si ammalano di cancro circa 1.400 bambini e 800 adolescent­i (dati Airtum), negli ultimi 40 sono aumentate le guarigioni: arrivano anche al 90% per alcune forme di leucemia. Merito dei medici e dei ricercator­i impegnati sul campo. E di chi, anno dopo anno, ne sostiene il lavoro.

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