IL GOVERNO REGGERÀ AGLI SCOSSONI DOPO IL VOTO IN ABRUZZO?
Il risultato lo farà cadere prima delle Europee? Si formerà un governoM5S-Pd? O l’ennesimo LegaBerlusconi? Intanto si dovrebbe paragonare elezione regionale con elezione regionale. Nel 2014 il M5S, con la stessa candidata, SaraMarcozzi, aveva preso il 21,4%. Domenica scorsa ha raccolto il 20,2. Una piccoladifferenza. Fanno tutti il paragone con le poliche dell’anno scorso. IlMovimento 5 Stelle in Abruzzo prese più del 40%. Nessuno statistico accetterebbe un confronto tra regionali e politiche. E però in politica si ragiona a impressioni. Al 20,2 grillino si affianca il 27,5 leghista. Nel 2014 la Lega in Abruzzo non si presentò neanche. L’anno scorso, alle politiche, prese il 13,9. L’occhio politico vede la differenza che l’occhio statistico rifiuta. E ci mette i sondaggi. E i contrasti su troppematerie. Si parla poi di certimovimenti discreti che farebbero presentire che la crisi sia vicina.
Quali movimenti? Siccome Salvini non vuole allearsi con Berlusconi se non a livello locale, la Meloni, Toti e Fitto stanno lavorando per un nuovo partito di centrodestra, dove confluirebbero gli ex forzisti, mollando Berlusconi. Lega e questo nuovo soggetto andrebbero a prendersi, nelle eventuali elezioni politiche, quel 40-45% che darebbe loro la maggioranza in Parlamento. Si sa che il Nord leghista preme su Salvini perché la faccia finita con DiMaio. E dentro il M5S c’è tutta una corrente, incarnata in Di Battista e Fico, che vuole la svolta a sinistra e la fine dell’alleanza con il Carroccio.
Quale potrebbe essere il punto di rottura? Ce ne sono parecchi. Il voto sul caso della Diciotti: il Tribunale dei ministri chiede al Senato il permesso di processare Salvini. Se i grillini voteranno sì, l’alleanza finirà.
La Tav: Di Maio sembra deciso a impedirla, la Lega vuole un voto in Parlamento. Se gli uomini di Salvini voteranno per tenere aperti i cantieri insieme a Pd e Forza Italia, sarà probabilmente il M5S a sfilarsi.
I contrasti sul Venezuela: il M5S, con unamossa che ha isolato l’Italia in Europa, non vuole riconoscere Guaidó. Salvini invece ha ricevuto ufficialmente gli oppositori venezuelani. La Francia. Salvini non ama Macron, ma ha preso chiaramente le distanze dalle mosse pro gilet gialli del duo Di Maio-Di Battista.