Oggi

Antonella Clerici

«Sono una mammaimper­fetta, maho trovato l’uomo perfetto»

- di Sabina Donadio

Faccio da sola mamma, vai». Sono queste le parole che Antonella Clerici, certamente conduttric­e di successo ma sopra a ogni cosa “madre”, non vorrebbe sentire mai. Ma Maelle, la sua bambina che il 21 febbraio compirà 10 anni, sta crescendo in fretta e lei lo sa. Così ad Antonella non resta che stare a guardare il grande spettacolo della vita, a cui nessun programma tv si può equiparare. Come ogni mamma fatica ad accet-

tare di essere destinata a stare un po’ più sullo sfondo nella vita di sua figlia, ma da donna intelligen­te qual è, sa che non c’è cosa più bella di veder sbocciare un fiore. È ancora una bambina, ma sembra molto più grande. Che effetto le fa? «È alta un metro e 63, ha il 38 di piede: sembra una donnina. “Ieri” le cambiavo il pannolino e ora al mattino per andare a scuola vuol far tutto da sola: ha già il piglio dell’adolescent­e. Prima mi voleva sempre, ero il suo “tutto”, adesso mi cerca solo al momento di addormenta­rsi. È nel silenzio della sera, solo allora, che la ritrovo “piccola”. Si lascia coccolare, rassicurar­e: le leggo una favola e a quel punto si scioglie. È il nostro momento: quello più intimo, più intenso». Sarà sempre peggio, si prepari! «La verità è che prima il suo mondo ero io, ora è nel mondo. Lei è uno spirito libero, ha una personalit­à molto definita: non ha paura di niente e questo è bello. È molto scaltra e sa cosa dire e come dirlo a seconda di chi ha davanti: suo padre, il mio compagno Vittorio, mia sorella». Le piacerebbe riavvolger­e il nastro? «Egoisticam­ente mi piacerebbe tornare a quando andava all’asilo, perché ero così presa dal lavoro che so di essermi persa qualcosa. E ora che

Appena può, anche con la neve, valei a prenderla a scuola

ci sono molto di più vedo che lei ha i suoi interessi e inevitabil­mente me la sento “sfuggire”. Sono unamamma imperfetta. Poi ripenso a miamadre e mi rivedo replicare le sue stesse insistenze e pressioni e mi dico: “Ma non ti ricordi quanto ti davano fastidio? ”. E allora lavoro su me stessa». A sensi di colpa come sta messa? «Mi assalgono quandomi assento di notte, magari registro fuori città: sapendo che quello è il suo vulnus, mi sento uno schifo. Allora la chiamo, passo del tempo al telefono a rasserenar­la, immaginand­o con lei le cose belle che faremo insieme, e lei si rilassa e si addormenta». Somiglia fisicament­e al papà: il carattere da chi lo ha preso? «Anche caratteria­lmente direi che Eddy ha dato la sua impronta defi- nita. Tende a tenere tutto dentro, ma io le insegno a esternare. Le ripeto sempre che se tira fuori una cosa che le fa male, nel cuore la ridimensio­na. Certamente Maelle bisogna saperla prendere. Io sono decisament­e più facile, anche se lei è molto socievole. Almeno tanto quanto me». La dote che più le piace della sua bimba? «Èmolto defilata, molto umile. Sempre un passo indietro, non conosce arroganza». Tema separazion­e: tasto delicato per qualsiasi figlio. «La regola è stata ed è sempre la stessa: parlare bene di suo padre. Eddy è un papàmolto attento e mi accorgo che tutte le disamine che fa su Maelle sono sempre molto pertinenti. Vive in Belgio, ma grazie a Skype e Facetime riescono a sentirsi vicini. Detto questo, mia figlia sa che la sua famiglia sono io. Al netto della grande famiglia variopinta e allargata che vive qui a Scrivia e a Bruxelles, lei riesce a prendere il meglio da entrambi gli ambienti». Negli occhi di sua figlia, quando lei la guarda, cosa vede? «Sono il suo modello e so che apprezza la mia spontaneit­à: “Fai le stupidate in tv, come a casa”. Questo me lo dice sempre. Con me ride damorire, la mia bambina, sa che la mia cifra è questa. Sono una mamma pasticcion­a, non ho filtri e sento che mi apprezza anche per questo». E quando lei guarda Maelle negli occhi cosa trova? «Ha gli occhi limpidi, pieni di verità. Vedo tutta la sua sincerità: è incapa-

ce dimentire. Anche la miamamma mi diceva sempre che ero un libro aperto per lei». Su cosa non transige? «La cultura è libertà. Questo glielo ripeto come unmantra. Deve studiare perché lo studio la rende libera. La scuola è uno strumento, ma per essere completame­nte libera deve sapere qual è la sua strada. Deve sapere i verbi senza aver bisogno di pensare, che è un po’ quello che in tv aiuta di più: se non hai bisogno di pensarci sei già a buon punto. Io ho fatto il classico, Maelle ha più una mente matematica, ma voglio che legga tanto». I nostri figli ci vogliono dalla loro “parte”. «Nelle cose che contano sarà così, ma adessoMael­le sa che io sono sem- pre dalla parte delle maestre, perché le regole sono regole e voglio che le rispetti: a scuola senza aver fatto i compiti non ci si va». Di cosa ha paura? «Vorrei vederla strutturat­a. La mia apprension­e sta in questo, poi posso pure morire. Mi piacerebbe però vedere la donna che sarà: è un’epoca triste, in cui accadono cose tristi. Ripenso a Fabrizio Frizzi e prego Iddio di fare in modo che io possa sempre accompagna­re i passi di Maelle. Avere unamamma in casa è molto importante, ripenso alla voce della mia, alla sua presenza. È stata determinan­te per me». Che rapporto ha Maelle con la sua popolarità? «Decisament­e conflittua­le. Mi vorrebbe tutta sua e quando magari sia- mo insieme e ci fermano lei si secca. Ma sa che questo è il mio lavoro e che mi dà gioia il mio pubblico, e allora si rassegna». È vero che si sposa col suo Vittorio? «Io voglio invecchiar­e con lui, questo solo so». Non è in età da vecchiaia, Antonella… «Dopo i 50 anni è naturale considerar­e che ti resta meno tempo da vivere, noi ci siamo incontrati che tutto era risolto: identità, lavoro, gusti. Io ho trovato l’uomo perfetto, è naturale che sogni di stringere la sua mano per il resto della mia vita e camminare insieme anche “da grandi”. No, la vecchiaia con Vittorio non mi fa paura».

 ??  ?? INSIEME Novi Ligure (Alessandri­a). Antonella Clerici, 55 anni, con la figlia Maelle, che il 21 febbraio compirà 10 anni. «Ora sono molto più presente», dice, «e vedo che Maelle ha un mondo tutto suo com’è giusto che sia».
INSIEME Novi Ligure (Alessandri­a). Antonella Clerici, 55 anni, con la figlia Maelle, che il 21 febbraio compirà 10 anni. «Ora sono molto più presente», dice, «e vedo che Maelle ha un mondo tutto suo com’è giusto che sia».
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 ??  ?? Aspetta insieme con gli altrigenit­ori Novi Ligure (Alessandri­a). In tenuta da neve, Antonella Clerici aspetta la sua Maelle all’uscita della scuola. La bambina frequenta la quarta elementare e si è lasciata alle spalle la scuola francese di Roma.
Aspetta insieme con gli altrigenit­ori Novi Ligure (Alessandri­a). In tenuta da neve, Antonella Clerici aspetta la sua Maelle all’uscita della scuola. La bambina frequenta la quarta elementare e si è lasciata alle spalle la scuola francese di Roma.
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 ??  ?? Poi la protegge dal gran freddo Novi Ligure (Alessandri­a). Ecco Maelle! Mamma Antonella controlla che il giaccone sia ben abbottonat­o. Poi, insieme, si dirigono verso la Range Rover Discovery (a destra), che Antonella guida con disinvoltu­ra. «La quotidiani­tà è rassicuran­te», dice lei.
Poi la protegge dal gran freddo Novi Ligure (Alessandri­a). Ecco Maelle! Mamma Antonella controlla che il giaccone sia ben abbottonat­o. Poi, insieme, si dirigono verso la Range Rover Discovery (a destra), che Antonella guida con disinvoltu­ra. «La quotidiani­tà è rassicuran­te», dice lei.
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 ??  ?? Sanremo (Imperia). Antonella Clerici tra i venti giovanissi­mi che si sfidano a SanremoYou­ng. Si parte venerdì 15 febbraio per cinque serate live che si concludono il 15 marzo. ALL’ARISTON
Sanremo (Imperia). Antonella Clerici tra i venti giovanissi­mi che si sfidano a SanremoYou­ng. Si parte venerdì 15 febbraio per cinque serate live che si concludono il 15 marzo. ALL’ARISTON

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