Oggi

Quante follie ai piedi

NONPIÙ SOLOACCESS­ORI. LE SCARPE SI TRASFORMAN­O IN SCULTURE E OGGETTI PER STUPIRE QUASI IMPOSSIBIL­I DA INDOSSARE. ECCOIMODEL­LI PIÙ ASSURDI CHE ABBIAMOVIS­TO

- di Sofia Catalano

Una volta era l’abito a catalizzar­e l’attenzione, poi è stato il momento delle borse, accessorio status symbol capace di decretare il successo di un look, adesso sono le scarpe le protagonis­te del guardaroba. Senza arrivare ai livellidi ImeldaMarc­os, moglie dell’ex presidente delle Filippine, che ne possedeva 2.700 paia, si sa che le donne sono fanatiche accumulatr­ici di calzature. C’è chi addirittur­a le compra senza poi mai usarle, chi ha armadi dedicati, chi le conserva

secondo la nuance di colore, chi non se ne separa neanche quando sono ridotte ai minimi termini. Una vera ossessione. Raccontata anche nel filmLa Guerra dei Roses doveKathle­en Turner aveva teche trasparent­i dove ammirare sandali, decolleté & co. E ora l’imput arriva anche dalle sfilate dove le calzature sono protagonis­te. «Da qualche anno ho ribaltato il mio punto di vista», racconta Marco De Vincenzo, stilista apprezzato anche all’estero per le sue collezioni femminili e colorate. «Nel 2015 ho portato in passerella un sandalo fatto da due grandi trecce di velluto: una sulle dita e una sul collo del piede. Il giorno dopo si parlava solo di quello. Da allora ho cominciato a produrre le mie scarpe, sempre più importanti e appariscen­ti. L’ultimo, un sandalo con un enorme fiocco in PVC flou eccessivo, esagerato, come da cartoon, che ha avuto un enorme impatto e altrettant­o successo. La scarpa può raccontare­molto di noi…». Non ci sono dubbi, anche se qualche volta la fantasia viene spinta all’estremo e il risultato può essere di dubbio gusto. In quel caso la scarpa diventauna scultura, un esercizio di stile, un oggetto da esporre o usare in casa, magari come un eccentrico svuota tasche.

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Tacco e punta, tutto plexiglass

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