Oggi

MARIA VENTURI

GIÀ SINONIMO DI INSENSIBIL­ITÀ E IRRISIONE, OGGI VA VISTO ANCHE COME SENSO CRITICO E ARMA DI DIFESA CONTRO CHI, PARTNER COMPRESO, ATTENTA ALLA NOSTRA SERENITÀ

- di Maria Venturi scrittrice e giornalist­a

Cara Maria

è difficile litigare con mio marito perché minimizza tutto con ironia o appello ai “veri valori”. Lo stesso comportame­nto assume anche nel lavoro: secondo lui è normale aspettarsi rivalità e colpi bassi.

Non è stato scosso dal divorzio dei suoi genitori, non lo preoccupa l’inquietant­e panorama politico, definisce un evento epocale gli esodi degli africani e qui mi fermo. Questo suo cinismo mi disturba: mi sembra impossibil­e non essere indignati e coinvolti da quanto accade vicino o lontano da noi.

Azzurra, Chieti

Acosto di deluderti, Azzurra, nel ritratto che fai di tuo marito riconosco me stessa. Anche io, da tempo, ho chiuso con i litigi inutili. Come lui penso che nel mondo del lavoro si possano affrontare antagonism­o e colpi bassi, come lui non mi turbano più le separazion­i di coppie anziane e come lui, infine, ritengo un evento epocale e inarrestab­ile l’emigrazion­e dall’Africa. Prevedo addirittur­a che tra cent’anni, se continuere­mo a non fare più figli, noi “bianchi” saremo una etnia che sopravvive nel Sud Tirolo.

Tutto questo non è cinismo, bensì prendere atto della realtà e dei mutamenti in atto. È cambiato anche il cinismo, non più sinonimo di freddezza e presa di distanza da quanto accade “vicino o lontano da noi”, come tu scrivi. Oggi l’irrisione sopravvive nella satira: per inciso imperdibil­e al venerdì sera su La7 Propaganda live, programma condotto da Diego Bianchi, alias Zoro. Fuor di satira, il cinismo va inteso oggi come arma di difesa e senso critico. Però tu, Azzurra, accenni appena al privato e qui vorrei colmare la lacuna.

Portare avanti un matrimonio nonostante gli screzi e le negatività non è vile rassegnazi­one, ma lucida consapevol­ezza che anche le relazioni passionali sono destinate a trasformar­si in un rapporto coniugale. Se però un rapporto diventa un distillato di infelicità e di frustrazio­ni, non è cinismo ricostruir­si un’altra vita: anche se questa vita è avversata dai figli di primo letto. Non è mai cinismo prendere le distanze da chi si frappone tra noi e la ricerca di sicurezza e serenità.

Solo scelte sbagliate

La prima moglie l’ho sposata a 27 anni e il matrimonio si è spento con l’età adulta. La seconda moglie l’ho sposata a 33 dopo una convivenza che lei non sopportava più e la terza moglie l’ho sposata a 39 perché stregato dal suo sex-appeal. Ma piaceva a troppi e l’ho lasciata stanco delle sue infedeltà. Oggi, ad appena 42, sono solo e purtroppo “marchiato” dal terzo divorzio.

Tomaso, e-mail Benché tu ne dia a posteriori una spiegazion­e razionale credibile, tre divorzi alle spalle a poco più di 40 anni suscitano giustament­e qualche perplessit­à…

Illuminant­e contestazi­one

Mio padre, morendo, ha lasciato a mia madre molto più di quanto legittimam­ente le sarebbe spettato, ma a me sta bene così. Mi suscita perciò molta amarezza e molti dubbi l’invito delmio fidanzato e dei suoi genitori a contestare il testamento. Ho torto?

Mariella, Asti Una certezza c’è: il tuo fidanzato e la sua famiglia danno al danaro un valore che tu non condividi e ciò si prospetta come un’incompatib­ilità ad alto rischio.

LE PERSONE VANNO GIUDICATE PERCIÒ CHE FANNO, MA SPESSO FACCIAMO SCELTE O SBAGLI DIVERSI DALLA NOSTRA NATURA

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Lui affronta la vita con cinismo.
NON SI FA SCALFIRE Dan (Penn Badgeley) e Serena (Blake Lively) nel telefilmGo­ssip Girl. Lui affronta la vita con cinismo.
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