Lo Zecchino d’Oro Che fine hanno fatto i bambini star?
IL FESTIVAL PIÙ AMATO DA ADULTI E PICCINI È CELEBRATO DA UN FILM TV INONDA SULLA RAI. NOI SIAMO ANDATI A VEDERE CHE COSA È SUCCESSO AI PICCOLI CANTANTI DI ALLORA. E LORO CI HANNO RACCONTATO PASSATO E PRESENTE. E HANNO INCOLPATO UN CERTO TOPO GIGI O ...
Per anni ho nascosto di essere stato un bambino dello Zecchino d’Oro, poi mi sono reso conto che questo è un ricordo di tutti, che i bambini di oggi continuano a cantare quelle canzoni. Emi è venuta voglia di raccontare la storia di uno spettacolo che ha unito le generazioni». A parlare è Ambrogio Lo Giudice, ex corista dell’Antoniano e regista del film tv I ragazzi dello Zecchino d’Oro, in onda su Rai 1 domenica 3 novembre. Un’occasione per ripercorrere la storia della gara canora e ripassare le canzoni della nostra infanzia, da Quarantaquattro gatti alle Tagliatelle di nonna Pina. «Non le abbiamo dimenticate perché le leghiamo ai ricordi, a quando le ascoltavamo coi genitori e i nonni», commenta Sabrina Simoni, che nel 1995 ha raccolto il testimone della fondatrice Mariele Ventre e ora dirige il Piccolo coro dell’Antoniano, 60 bambini tra i 4 e gli 11 anni.
DA QUARANTAQUATTRO GATTI A... FUNZIONARIA
Ma i piccoli cantanti di un tempo che fine hanno fatto? L’ex più famosa è Cristina D’Avena, che nel 1968 cantò Il valzer delmoscerino. Voce del coro dell’Antoniano fino al 1976, è diventata regina delle sigle dei cartoon. Continua a fare dischi, perlopiù cover, ed è stata ospite all’ultimo Sanremo. La piccola D’Avena allo Zecchino fu battuta dai Quarantaquattro gatti di Barbara Ferigo, oggi funzionario della Regione Friuli Venezia Giulia. «Ricordo che nelle prove non riuscivo a finire la canzone perché volevo andare a giocare», ha raccontato in tv. « Quarantaquattro gatti è diventata un’ossessione: mi chiedevano di cantarla ovunque e a un certo punto non ne ho voluto più sapere!». Valter Brugiolo, che ha vinto con Popoff nel 1967, oggi ha 58 anni e vive a S.
Venanzio di Galliera ( Bologna). «Mi hanno sentito cantare in chiesa e mi hanno proposto di fare le selezioni. Che fatica imparare le parole! Poi ho fatto anche qualche film e alcuni spot, ma sono sempre rimasto legato all’Antoniano e a MarieleVentre, che mi ha insegnato l’amore per gli altri».
Valter ha cinque figli. Ex dirigente, ha fondato una scuola intitolata proprio a Mariele Ventre, è stato consigliere comunale e fa campagna per la donazione di organi e tessuti. «Sarei stato condannato alla dialisi se mia moglie non mi avesse donato un rene», racconta.
Le due interpreti del Caffè della Peppina, Simonetta Gruppioni e Marina D’Amici, ricordano con piacere lo Zecchino ( la prima è membra dei Vecchioni di Mariele, gli ex dell’Antoniano). Non è così per Vincenza Pastorelli, cantante di Volevo un gatto nero: «Non ci volevo andare al
lo Zecchino, furono i miei genitori a insistere. E il gatto neromi ha portato sfortuna». Nel 2007 la Pastorelli fu accusata di sfruttamento della prostituzione, minacce ed estorsione e condannata a tre anni e quattromesi di carcere. La pena venne ridotta a tre anni in appello e parzialmente annullata in Cassazione. Lei si è sempre dichiarata innocente. «Affittavo locali, ma non sapevo che qualcuno li usasse come case d’appuntamento. Si è parlato molto di me sui giornali perché ero un personaggio: hanno persino detto che spacciavo, ma non era vero! Sto per chiedere di riaprire il mio caso, ne voglio uscire completamente pulita».
JAZZ E OPERA, ECCO CHI FA ANCORA IL CANTANTE
La storia del piccolo cantante Gianfranco Tonello è triste e avvolta dal mistero. A lui, orfano di madre, nel 1963 era capitato il branoNon lo faccio più. Qualcuno chiesedi cambiare il testo, ma il bimbo si oppose: «Mamma la sentirà dal cielo», disse. Simpatico e intonato, Gianfranco vinse il concorso e conquistò l’Italia. Crescendo, studiò con profitto da odontotecnico, ma dopo unmatrimonio fallito chiuse lo studio e si mise ad allevare cani. Lo ritrovarono carbonizzato nella sua auto, ucciso da ignoti con un colpo di pistola alla nuca. Aveva 33 anni.
Infine, c’è chi dopo lo Zecchino non ha più abbandonato il microfono. Fa la cantante folk la siciliana Laura Mollica, la bimba della Mini-coda. È attore e doppiatore Gabriele Patriarca, che interpretava Il coccodrillo come fa? con Carlo Andrea Masciadri, oggi cantante d’opera. Ottavia Dorrucci, studentessa 21enne, due anni dopo aver vinto lo Zecchino con Le tagliatelle di nonna Pina si è guadagnata una particina nella Tosca all’Arena di Verona; oggi fa canto jazz. «E pensare che ho deciso di andare allo Zecchino soloper incontrare ilmio idolo: Topo Gigio. Ma che delusione vederlo inanimato in una scatola!».