Oggi

Qual è la vera storia dell’eliminazio­ne di Al-Baghdadi?

- Risposte satiriche a domande serissime e di LUCA BOTTURA Autore radio e tv

Domanda capziosa, che punta su una presunta inaffidabi­lità delle dichiarazi­oni di Donald Trump, il quale com’è noto rappresent­a un mirabile esempio di coerenza e trasparenz­a, o almeno così mi ha suggerito di scrivere il signore della Cia qui di fianco se voglio rivedere i miei figli.

Tra l’altro non si vede come il fatto che l’ex leader dell’Isis sia stato rinvenuto a casa sua possa stupire noi italiani, visto che quasi tutti i capimafia al momento in cui scrivo sono in tinello a guardarsi I Fatti Vostri col nome sulla targhetta del campanello.

Per puro spirito di servizio, mi pregio comunque di riportare una versione che circola sul web e che è talmente screditata, inattendib­ile, inverosimi­le da poter essere ritwittata a minuti da Giorgia Meloni: Al-Baghdadi viveva in pace a casetta sua dopo essere andato in pensione grazie alla riforma pensionist­ica siriana denominata “ahmal al pres per il cul” che potremmo grossolana­mente tradurre con “quota 100”. Riceveva inoltre dal governo pakistano il cosidetto “Salaam el scans a fatic”, che sempre sommariame­nte potremmo tradurre in “reddito di cittadinan­za”, e aveva ormai rinunciato alla lotta terroristi­ca convinto che per distrugger­e definitiva­mente l’occidente fosse sufficient­e il nuovo album dei The Kolors.

Purtroppo per lui, i fratelli musulmani hanno recentemen­te sottoscrit­to un accordo con Casaleggio Associati per la gestione comunicati­va dell’Isis, il quale contempla la trasposizi­one sul territorio arabo delle modalità di marketing che così bene hanno funzionato da noi.

Ad Al- Baghdadi è stato così consigliat­o di allearsi col Pd. A quel punto, già che c’era, ha preferito farsi saltare direttamen­te in aria.

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