Le ho fattomettere lemani in tasca e il cappello al contrario
AN G EL AKELLY DISEGNA IL GUARDAROBA DI SUA MAESTÀ. ED È ANCHE IL SUO BRACCIO DESTRO: LA PRENDE IN GIRO, LE PARLA CHIARO E INDOSSALE SUE SCARPE PER AMMORBIDIRGLIELE. MA, SOPRATUTTO, LA SPINGE A OSARE, TRA POSE E LOOK“ARDITI”
Figlia di un gruista e di unau sarta di Liverpool, divorziataa e mamma di tre figli, Angella Kelly, 62 anni, non è la tipica connfidente di una regina. Eppure, conn la sua onestà (a volte spietata) e le suue idee ingegnose, è riuscita a conquuistare Elisabetta II e a diventare ili suo braccio destro, la donna chee disegna il suo intero guardarobba e cura la sua collezione di gioiellli. Kelly è la persona che, al did fuori della famiglia, conosce meglio Sua Maestà. E ora, con il permesso della datrice di la-voro, ha scritto un libro sul loroo rapporto così stretto, svelanddo qualche segreto.
In The other side of the coin n
( L’altra faccia della medagliaa) racconta una sovrana ineditaa, vitale e sempre pronta alla bat-tuta. Come quando, durante unn viaggio in Australia, Kelly le aveva fatto uno scherzo facendole credere che un pupazzoo di pelouche fosse un vero uc kookaburra. Quando la regina ses ne era accorta aveva pronunciato solo due parole: «Sei licenziata!».
Kelly si è guadagnata una posizione di privilegio lavorando sodo e dicendo sempre la verità, anche se scomoda. Un giornomentre uno degli stilisti aveva fatto provare un tessuto jacquard (con disegni geometrici di diverso colore) a Elisabetta, l’allora assistente non era riuscita a tacere: «SuaMaestà le sta malissimo!». Nell’imbarazzo generale era passato Filippo, il marito della regina, che
aveva dato ragione a Kelly con una delle sue battute: «È la nuova stoffa per le tende?».
AKuala Lumpur, durante un viaggio ufficiale, Angela aveva dato un’altra prova di onestà e ingegno. Il cappellino che SuaMaestà doveva indossare era arrivato all’ultimo minuto e non le donava. Kelly le aveva suggerito di metterlo, ma al contrario. La regina l’aveva guardata storta e poi aveva chiesto all’unica persona al mondo che le dice sempre la verità: suo marito. E Filippo aveva concordato. Così Elisabetta lo aveva indossato a rovescio.
Kelly fa carriera rapidamente diventando la stilista personale della sovrana e la curatrice del suo sconfinato guardaroba. È lei, ammette nel libro, la persona che indossa le scarpe nuove della regina per allargarle e renderle più comode.
Ma Elisabetta le chiede ormai consi
glio su tutto. È stataKelly a suggerirle le pose informali (con la famiglia e con i suoi cani corgi) per le foto scattate da Annie Leibovitz in occasione dei 90 anni.
Ed è stata sempreKelly a convincerla in cinque minuti a partecipare con un video alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi 2012 di Londra assieme a James Bond, l’attore Daniel Craig. «Sua Maestà aveva posto una sola condizione: avere una battuta e poter dire “BuonaseraMister Bond”», svela nel libro.
Un giorno la stilista ha voluto fare un regalo alla donna che ammira così tanto. «Il sogno di Sua Maestà era quello di poter avere delle foto informali, per esempio con le mani in tasca. Ma la regina madre si era sempre opposta». Allora Kelly aveva chiamato il fotografo Barry Jeffery a corte e aveva convinto la sovrana a realizzare quel sogno. Elisabetta aveva cominciato a posare come unamodella consumata, spiega l’autrice, mettendo le mani sui fianchi e facendo le classiche smorfie delle top model davanti all’obiettivo. Ne è venuto fuori un servizio fotografico straordinario che Kelly pubblica nel libro. L’autrice parla anche della proverbiale taccagneria della sua principale. Usa solo sei stanze (su 775) di Buckingham Palace ed è sempre a caccia di buoni affari. Quando viaggiava a Singapore ordinava sempre alcuni rotoli di seta (che poteva acquistare a poco prezzo) e una volta Kelly aveva addirittura chiesto il rimborso delle tasse in aeroporto: «La faccia della regina, quando le ho dato indietro le sue tasse, non aveva prezzo!», scrive. Kelly svela anche che la famosa rottura di protocollo di Michelle Obama, che aveva messo un braccio su una spalla di Sua Maestà, non aveva affatto offeso la sua datrice di lavoro: «Tra le due donne c’è stata un’intesa immediata ed è stato un gesto naturale», si legge nel libro. Del resto, sottolinea l’autrice, non esistono in realtà regole da seguire quando si è in presenza della sovrana.
Anche l’inchino è facoltativo, ma Angela lo fa ancora ogni giorno, anche se lavora a Palazzo da 25 anni.