Casalinghe: chi pensa a loro?
AFFOSSATO IL PROGETTO DI STIPENDIARLE, SE LASCIATE DAL MARITO SOPRAVVIVONO CON ALIMENTI DA FAME E, SE VEDOVE, SI VEDONO DIMEZZARE LA PENSIONE. È GIUSTIZIA?
Cara Maria
ho investito 20 anni della mia vita nella cura dei figli, della casa, di un marito umorale e velleitario che però amavo molto. Ora, 42enne, mi ritrovo sola perché lui si è rifatto una vita con un’altra e non può dare più di 600 euro per mantenere me e i ragazzi. Come posso tirare avanti e farli studiare?
Giuliana, Brescia
L’azienda famiglia non chiude mai i battenti. È forse per questo che in una Italia in perenne campagna elettorale nessun politico hamai affrontato i tanti problemi delle donne che dirigono quest’azienda, e cioè le casalinghe? La tua lettera, Giuliana, li riassume tutti. Affossata la vecchia proposta di dare una pensione alle donne che avevano scelto di fare le mogli e le madri, oggi sono prive di qualunque tutela. Calcolato che lo stipendio medio di un lavoratore si aggira sui 1.500 euro, la prima cosa da dedurre è che il divorzio le costringe a sopravvivere con un assegno alimentare da fame.
La stessa separazione è economicamente insostenibile per le coppie con figli che già fanno salti mortali per arrivare a fine mese: il potere del giudice si limita a stabilire quanto l’uomo deve sborsare: cifre irrisorie come tu dimostri, Giuliana. Non capita soltanto ai ricchi di innamorarsi di un’altra donna, ma paradossalmente sarebbe più onesto che un poco-tenente avesse una relazione clandestina invece di lasciare la famiglia nell’indigenza.
Ma non finisce qui. E di nuovo mi rivolgo ai partiti: perché alla casalinga che resta vedova viene dimezzata la pensione del marito? Dividendo per due una cifra già all’origine modesta, ancora una volta la costringiamo a sopravvivere nell’indigenza. In questa rubrica non parlo mai di politica, però in questo caso ho fatto un’eccezione. Quanti voti in più prenderebbe un partito se tra i problemi prioritari si ponesse quello delle donne più ignorate e indifese?
I rapporti giovanili
La fidanzata di mio figlio aspetta un bambino. I due ragazzi ( 21 lei, 23 lui) sono innamoratissimi e vorrebbero sposarsi subito. Problemi economici non ce ne sono ma io sarei più propenso a una convivenza. I rapporti giovanili sono statisticamente a rischio e tendono a esaurirsi con l’arrivo dell’età adulta. Qual è il tuo pensiero al proposito?
Manuel, e- mail Le statistiche non danno mai indicazioni assolute e in ogni caso esistono le eccezioni alla regola. I due ragazzi appartengono allo stesso ceto sociale, condividono valori e aspirazioni e tuo figlio lavora già con te. Il mio pensiero? Lasciarli liberi di decidere.
Dove sta il dubbio?
A duemesi dal matrimonio con un divorziato padre di due figli ostili, ho capito di non essere all’altezza della vita che mi aspetta e ho molti dubbi anche sui miei sentimenti per lui.
Jenny, e- mail L’amore sta finendo, hai paura delle responsabilità e dei problemi che ti aspettano: dove sta il dubbio?
I VERI OSTACOLI NON SI POSSONO IGNORARE E NON CI SI PUÒ ILLUDERE DI SUPERARLI CON UNA SCORCIATOIA