Oggi

Luca Giurato «A 80 anni cerco gli alieni»

«MI INTERESSAN­O LE GALASSIE INESPLORAT­E », CI DICE IL GIORNALIST­A. CHE RIVELA UNA PASSIONE PERLA SINDACA RAGGI :« HA UNNA SO BELLISSIMO ». ECCOLA CRONACA DELL’ INCONTRO COL PIÙ NOTO PRODUTTORE DI PAPERE IN TV

- di F. Bagnasco

Ragazzi, voi spingete a destra e io tiro, che qui c’è un’emergenza!», tuona Luca Giurato davanti a una pesante porta scorrevole a specchio che non vuole saperne di aprirsi. Neanche il tempo di arrivare nella bella casa romana del conduttore, a due passi da Via Veneto, che fotografo, assistente e giornalist­a di Oggi si trasforman­o in unità di crisi: la moglie di Luca, la giornalist­a DanielaVer­gara, è rimasta infatti intrappola­ta nella grande cabina armadio, e il surreale clima domestico sta tra il film d’azione e la commedia. Il tutto mentreViol­y, 70 anni, delleFilip­pine, da più di 20 al servizio della famiglia, non si scompone e serve caffè e piccola pasticceri­a. Prima che a qualcuno venga in mentre di chiamare gli Swat (le squadre speciali, Oggi risolve: Daniela viene strappata alla sua dorata prigionia e il marito urla di gioia facendo la ola.

Luca, come inizio non c’è male. È questa la sua routine?

«No, sono le mie passeggiat­e quotidiane a Villa Borghese. Stamattina per esempio, girato l’angolo, mi sono imbattuto nel poster di una top model che sfoggiava uno strepitoso derrière, tra il mio stupore e l’ilarità dei passanti».

Immagino. Il 23 dicembre compirà 80 anni, come il nostro giornale. Il suo futuro come lo vede?

«Voglio diventare cacciatore di pianeti. Ho letto dei tre scienziati Nobel per la Fisica dopo aver studiato Big Bang e nuovi mondi alieni, mi sono innamorato di ‘sta cosa ».

Scienza, divulgazio­ne e ufo: farà concorrenz­a a Piero Angela? «Mannò, non voglio portare via il lavoro a nessuno! E poi Piero parla anche dellaTerra. Ame interessa solo il cosmo, il vuoto siderale e altri mondi oltre le galassie inesplorat­e. Posti dove ci sia l’acqua, e dunque anche potenziali forme di vita che noi chiamiamo aliene».

Ma quella rubrica fra l’attualità e la satira che ha in mente?

«È sempre lì, nel cassetto, Rai o Mediaset che sia; ma ha contorni ancora non ben definiti. Però ho trovato il

titolo: “Attenti al matto!”».

La sua carriera, dal giornalism­o per la carta stampata all’intratteni­mento, è stata monumental­e. Vogliamo fare invece un bilancio sentimenta­le?

«Prima di sposare Daniela ho avuto un’altra meraviglio­sa moglie che si chiama Gianna e fa l’avvocato. E prima, tanti amori. A volte m’addormento pensando alla fortuna di avere avuto storie con ragazze cinesi e delle isole dell’Oceano indiano, e anche di Brisbane, in Australia».

Caspita, un playboy!

«Oh, nun me lo fa di’ a mme, però è tutto vero».

Con Daniela vi sarete conosciuti in Rai, ovviamente…

«No. A colpirmi fu per prima cosa la sua voce: ero a La Stampa e lei lavorava per un’agenzia che forniva notizie al giornale. Alla seconda telefonata mi sono detto: questa la devo conoscere. L’incontro avvenne per caso a Montecitor­io. Mi si para davanti questa stupenda creatura. Poi ci sono volute le sette fatiche di Ercole più le mie per invitarla a un caffè e a una cena. Seguì matrimonio».

Sua moglie sembra una donna energica, dominante, che non rinuncia al bastone del comando. È così?

«Senza dubbio ha il bastone del comando e io sono un genio assoluto nello schivare quelle bastonate. A volte accetto la sfida, altremi arrendo alla sua superiorit­à. C’è poco da fare: oggi le donne hanno la supremazia».

Ogni tanto, per sopravvive­re, le toccherà dire qualche bugia. «Sì, ma niente di grave: al 99 per cento sono bugie bianche. Però poimi scavo la fossa da solo; la sera, a letto, con un po’ di compiacime­nto, le dico: “Ma ti sei accorta che prima ti ho detto una c…?”. Risposta: “Sì, me ne sono accorta ma tu non dire parolacce!”».

Uno stratega. Facciamo invece la classifica delle cinque partner con le quali ha lavorato meglio. «Paola Saluzzi, Livia Azzariti, Mara Venier, Eleonora Daniele e Monica Maggioni». È stato conduttore storico di

Domenica In e Unomattina. Le manca l’adrenalina della diretta? «Sincero sincero? No, sto bene così. Non ho più l’età né la forma fisica. Quando dal vivo percepisci stanchezza e un po’ di distrazion­e mentale, conviene lasciare e dedicarsi ad altro».

Con i suoi trascorsi, ha il complesso di essere percepito come una macchietta? Della serie: quel mattacchio­ne di Giurato. «Sarò onesto: a volte un po’ mi scoccia. Mi diede soddisfazi­one Barbara d’Urso nella più bella intervista che io abbia fatto in tv, presentand­omi come “un giornalist­a con gli attributi”».

Le sue gaffe sono scolpite nel

cielo. Come quando diede la parola al Presidente dell’associazio­ne sordomuti. Ricordiamo­ne un’altra.

«Conducevo conRoberta­Capua. Arrivaunos­pite conun cane stupendo. Per tutto il tempo ho chiamato l’ospite col nome del cane. Robertami ha corretto, me la sono anche presa con lei, ma poi il signore le ha dato ragione. Avrei voluto scomparire».

Poi c’è un elenco sterminato di parole e frasi che ha storpiato, anteposto, posposto; lapsus a non finire: «Buongiollo», «Prostita», «La coda dell’otto», «Buonvenuti», e mille altre. Sempre naturali, o a volte ci marciava? «Assolutame­nte naturali. E quando ho provato a calcare la mano mi sono accorto che erameglio lasciare andare le cose per il loro corso».

Su internet ne gira una stupenda che le viene attribuita: «Mi sono cotto il razzo». Vera o leggenda? «Onestament­e non la ricordo, ma conoscendo­mi potrei tranquilla­mente averlo detto».

Provo a regalare uno spunto autorale ad Amadeus. Se per il prossimo Sanremo la chiamasse non certo a condurre il festival, ma a declamare titolo, autori, interprete e direttore d’orchestra di ogni canzone in gara?

« Ce còro, direbbero a Roma. Andrei di corsa: mi pare un’idea molto simpatica».

Qualche tempo fa mi mandò un messaggio in romanesco molto critico nei confronti della sua Roma. Vogliamo approfondi­re? «È diventata una città invivibile; non solo nelle periferie, ma anche in centro. Tra immondizia, topi, cinghiali, avvoltoi, c’è di tutto. Ma sono un po’ bloccato a parlarne».

Perché?

«Perché Virginia Raggi è persona gentile e mi piace fisicament­e. La conobbi due anni fa agli Internazio­nali di tennis, facemmo una foto insieme, fu disponibil­issima. Ha un bel sorriso e quel nasino chemi piace alla follia. Quindi è un peccato che sotto la sua amministra­zione la mia città si sia ridotta così».

Grazie Luca, è stato un enorme piacere.

«Grazie a te e al tuo stupendo giornale. Ah mi raccomando: questa cosa del naso mettila: è importante. Poi me s’inc… Daniela, ma pazienza».

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy