Oggi

La colomba doc di Iginio Massari e i suoi segreti per Oggi di Daniela Stigliano

LE DRITTE DEL MAESTRO PER PREPARARE INCASA ILDOLCEDI PASQUAPER ECCELLENZA: «È UN SIMBOLO DI RISCATTO: IN QUESTO MOMENTO, È QUELLO CHE CI VUOLE»

- di Daniela Stigliano

P «re parate a ca sauna colomba per questa Pasqua. Se avete voglia di cimentarvi, provate con la ricetta tradiziona­le, altrimenti fate un dolce più semplice a forma di colomba: in questo momento, è il

simbolo che conta». Iginio Massari parla dalla sua Brescia, una delle città più duramente colpite dal contagio

del Coronaviru­s, da dove il maestro dei maestri pasticcier­i italiani è partito ancora sedicenne per andare in Svizzera a scoprire i segreti dei dolci e del cioccolato per poi tornare e conquistar­e, inoltre 60 annidi carriera tra forni e fornelli, oltre 300 premiemi e riconoscim­enti in tutto il monddo. Gli italiani hanno imparato a conoscerlo in tv, in trasmis- sioni come MasterChef Italiaa e The Sweetman, e a “rubargli”” i segreti delmestier­e leggendoo i suoi tanti libri. Proprio da Brescia a, IginioMass­ari racconta a Oggi la sua ricetta per rispondere, anchhe in cucina, allamalatt­ia che ha stravvolto la vita di tutta l’Italia. Maestro, perché proprio la co olomba? «Non posso essere certo io a dipingere il momento che stiamo vive endo in Italia con il Coronaviru­s, ma la co olomba ha un grande significat­o che affonda nella leggenda sulla sua nascita e che è una storia di riscatto».

La ricorda ai lettori di Oggi?

«Alla vigilia di Pasqua del 572, dopo un lungo assedio, il re dei longobardi Alboino conquistò Pavia e chiese in dono 12 ragazze da portargli proprio per il giorno di Pasqua. Prima che le fanciulle arrivasser­o, il cuoco di corte gli portò un dolce a forma di colomba e lui l’apprezzò talmente tanto da stabilire che la colomba dovesse essere rispettata come segno di pace e di concordia. Quando arrivarono le ragazze, Alboino chiese alla prima come si chiamasse, e lei rispose: “Colomba”. E così la seconda, e la terza, fino all’ultima. Il re comprese l’astuzia utilizzata per salvarle, ma le risparmiò comunque e lasciò libera la città dall’impegno di quel sacrificio».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy