Con l’isolamento forzato aumenta il rischio della sindrome Hikikomori?
COMPLICE L’OBBLIGO DI STARE A CASA, I RAGAZZI POSSONO ALLONTANARSI DALLA VITA VERA
Un’indagine diretta e coordinata dal dott. Antonio Tintori, chesi avvaledi esperti in psicologia e sociologia, vedecoinvolta lanostraFondazioneMovimentoBambino Onlus. Stiamo collaborando con ilCnr per un’indagine sui “Mutamenti sociali in atto” nel nostroPaesedeterminati dalCoronavirus. Cinque sono le problematiche sulle quali vorremmo fare un approfondimento. Tra le quali la dipendenza dal web che,
nella generazione da me denominata “Generazione H” - quella dei nativi digitali -
si trasforma nella “Sindrome Hikikomori” (Tamaki Saito, 1998), dove i minori si “incollano” al web. Quale dipendenza potrà ulteriormente radicarsi verso il virtuale, dopo le settimane on line tra lezioni scolastiche e videogiochi? Questa “Internet- addiction” (Wong, 2015) produce stati di grave alterazione del comportamento, chiusura nellapropria stanza, rifiuto delle relazioni intime, irritazione, dipendenzadai videogiochi, totale isolamento dal mondo.
Perevitareche“l’usovirtuoso del virtuale” non diventi un problema,
bisognerà formare gli educatori a dare esempi corretti di utilizzonon dannoso delweb. I ragazzi lo possono usare in modo lecito ma, se ci passano troppo tempo, possono cambiare, in senso disfunzionale i rapporti umani, in famiglia e a scuola, il mododi studiare e di assumersi responsabilità.