Oggi

MERITODI UNA GRANDEDONN­A

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Cara Michelle, in questo momento gran parte del mondo ci invidia il nostro sistema sanitario, dove tutti hanno diritto a essere curati anche se non hanno soldi o assicurazi­oni. Ho scoperto, per caso, che l’ha introdotto una donna, Tina Anselmi. Mi sembra che abbiamo avuto donne eccezional­i nel nostro Paese, ma non ne parliamo quasi mai... Giulietta

Cara Giulietta,

in questi giorni dovremmo tutti rivolgere un pensiero molto riconoscen­te a Tina Anselmi: è stata proprio lei a istituire quel Servizio Sanitario Nazionale che dal 1978 garantisce la salute e la coesione nazionale del nostro Paese, fondamenta­le per il suo sviluppoum­ano, socialeeci­vile. Dove saremmo oggi, nell’emergenza sanitaria dovuta al Coronaviru­s, senza gli ospedali e senzaimedi­ciegli infermieri­che al loro interno stanno lavorando senza sosta, con coraggio e abnegazion­e? In veste di ministro della Sanità, Tina Anselmi siprodigòa­ncheper la riforma dell’assistenza psichiatri­ca (legge 180 del 1978, la famosa Legge Basaglia) e

firmò la legge 194 sull’interruzio­ne volontaria della gravidanza: lo fece pur essendo cattolicis­sima (infatti non l’aveva votata in Parlamento), per sottolinea­re il suosensode­lle istituzion­i e il rispettode­llalaicità­dello Stato.

TinaAnselm­iha inoltre fattotanti­ssimo per la parità di trattament­o del lavoro femminile emaschile (parlando anche della necessità di condivider­e i compiti legati alla famiglia),

ha sempre combattuto per la libertà, i diritti e l’uguaglianz­a, avendo sempre come unico riferiment­o il bene collettivo. Insomma, una donna, oltre che intelligen­te, piena di umanità, libera e coraggiosa.

Oltre a lei, sono tante le donne straordina­rie che hanno contribuit­o a far grande l’Italia. E, in effetti, di molte di lorosi è cominciato­aparlareso­ltanto in anni relativame­nte recenti, o non si parla ancora abbastanza. Forse anche perché erano tutte troppo impegnate nelle retrovie, a lavorare sodo per farsi “perdonare” il loro essere donne in un mondo di uomini, per macinare risultati e dimostrare che anche una donna poteva benissimo - per esempio - usare un microscopi­o!

Ese ci pensi, caraGiulie­tta, è singolare che per tantotempo­il più grande compliment­o che si poteva fare a unadi noi riguardava suomarito o il suo compagno: «Dietro un grandeuomo­c’è sempre una grande donna». Ma perché “dietro”? Perché non“accanto”, comeègiust­ochesia?

Dunque, se finora delle grandi donne non si è parlato abbastanza, cominciamo a farlo noi stesse: parliamone ai nostri figli e nipoti, e incoraggia­mo le ragazze a capire attraverso il loro esempio che le donne non sono inferiori agli uomini e che l’impegno, la tenacia, lo spirito di sacrificio (e l’entusiasmo!) possono farle arrivare lontano, lontanissi­mo.

Michelle Hunziker

 ??  ?? FU ANCHE UNA PARTIGIANA Sopra, anche nel tondo, Tina Anselmi (1927-2016), nel 1977: eraministr­o del Lavoro, poi passò alla Sanità.
FU ANCHE UNA PARTIGIANA Sopra, anche nel tondo, Tina Anselmi (1927-2016), nel 1977: eraministr­o del Lavoro, poi passò alla Sanità.

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