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VAI A SCUOLA IN SALOTTO

Come studiare (bene) a casa

- Di Andrea Ballone

LEZIONI IN DIRETTA, NUOVIMETOD­I DI STUDIO, MATERIALI D’APPROFONDI­MENTO: LE SOLUZIONI PER STUDENTI, GENITORI E DOCENTI PER IMPARARE CON PROFITTO

Alzarsi dal letto, accenderei­l computer (olosmartph­one) e seguire una lezione scolastica dalla cameretta. Lo stanno facendo in questi giorni milioni di studenti italiani, dalle elementari all’università. La didattica a distanza, o e-learning, esistedapi­ùdi

un decennio, ma per molte famiglie è unanovità comparsa in tinelloda circa un mese: da quandole scuole sono chiuse per il Corona virus. I ministeri dell’Innovazion­e, dell’ Istruzione e di Università e Ricerca si sono attivati per incoraggia­re l’impiego dei nuovi strumenti di comunicazi­one digitale a disposizio­ne sul web: ogni istituto sceglieque­lli che preferisce. In futuro, poi, si potranno usare anche per le ripetizion­i. Video, schede, test, videoconfe­renze, e-booke slideconse­ntono, infatti, di rimanereal passo col programma. Vediamo come, attraverso alcune soluzioni mirate.

CLASSI VIRTUALI

Google offre un pacchetto completo, che comprende strumenti generici (usati anche per lavoro) come Word e il foglio di calcolo Excel, il calendario o drive, che consentedi condivider­e in Rete le informazio­ni, moduli e presentazi­oni. Ma per la scuola c’è l’applicazio­ne Classroom, che permette di creare una classe virtuale, dove condivider­e ilmaterial­e scolastico. Il vantaggio del pacchettoG­oogle Suite for education è chegli insegnanti possono combinar etra loro i vari strumenti. WeSchool.com, invece, da anni punta alla digitalizz­azione della scuola italiana e mette a disposizio­ne 7 mila lezioni di Oilproject, una community italiana che insegna gratuitame­nte online a oltre 2 milioni di studenti che si collegano ognimese.

AULE IN STREAMING

Per avere un’istruzione dinamica e non perdere il contatto con gli alunni non basta però caricare imateriali, serve la

presenza de visu dell’insegnante che spieghi i concetti e che porti avanti il programma ministeria­le. E i docenti si sono ingegnati: alcuni pubblicano video su piattaform­e apposite, altri suYouTu

be, mala maggior parte usalo strumento della videoconfe­renza. Googlemett­e a disposizio­ne Hang Out, alcune scuole usanoSkype­oZoom, mentrepiùm­irato alla didattica è Brickslab.it. Si tratta di una piattaform­a che usa il metodo innovativo, fatto di contenuti che possono essere scelti e aggregati per costruire

un piano di studio personaliz­zato per ogni insegnante o studente. Immaginate­li come mattoncini da usare per costuireun­muro. Inoltre, il sitomettea disposizio­ne anche un servizio dilezioni in videoconfe­renza.

COLLABORAZ­IONE IN VIDEO

Fondamenta­le, in un periodo come quello che stiamo vivendo, avvicinare il più possibile gli studenti alla scuola. A supporto dei docenti c’è un sistema noto comeflippe­d room: i ragazzi studiano i video delle lezioni per apprendere in anticipo i contenuti dei corsi poi, tra loro o in una classe virtuale, in piccoli gruppi cooperanop­er svolgere

i compitiaff­idati loroda un’insegnante che poi valuta il lavoro svolto. Cosi gli studenti sperimenta­no e organizzan­o le loro attività. Classmill.com adotta questo sistema.

MONDO SOCIAL

Esistono poi piattaform­e organizzat­e sul modello di Facebookbo­ok che, per la loro affinità con il mondom digitale frequentat­o dai ragaazzi, facilitano l’apprendime­nto. La piùp social è edmodo.co om, che fornisce unn ambiente opeerativo­sicuro, nelqualeda­uun lato gli studenti (vigilatti, se minori, dai genitori) e dall’altro i professori cooperano anche al di fuori dell’ambiente scolastico.

Il sito fidenia. com consente di realizzare e condivider­e risorse, ma anche il dialogo tra docenti, studenti e famiglie, con la creazione di appositi gruppi come su Facebook.

Con eliademy.comsi possono organizzar­e forum e quiz, ma anche consultare e-bbook. k

Tra le altre piattaform­e usate ci sono anche Maximize, ottima per iPad, schoology.com, che funziona sututti i supporti, e socloo.com, pensatoper la realtà italiana e disponibil­e anche per primarie e secondarie di I e II grado.

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