Oggi

Vip in classe

BI SI OEZ ALONE TENDEVANO A EMERGERE, BERLUSCONI ERAUNLEADE­R INERBA, MALDINIERA­UNMINI- CAPITANO ELABONINO SI DISTINGUEV­A. UNESPERTOD­I LINGUAGGIO DEL CORPO SVELA DA COSA GLI INSEGNANTI AVREBBERO POTUTOCAPI­REDI AVEREDIFRO­NTEDEI... PERSONAGGI

- di Enrica Belloni

Riuscite a riconoscer­li tra i banchi di scuola?

Riguardare le foto di classe è come tornare a scuola. Si indica il compagno carino e il secchione, la ragazza che faceva innamorare tutti e quella che stava sempre zitta. Poi si cerca di capire come sono diventati, che lavoro fanno, quante mogli/mariti hanno avuto… Pare che dalle immagini si possa cogliere qualche segno in merito. «Negli Stati Uniti», spiega Marco Pacori, psicologo esperto in linguaggio del corpo, «hanno effettuato vari studi sulle foto scolastich­e: uno di questi ha concluso che chi ha un’espression­e seria corre un rischio cinque volte maggiore di divorziare, l’altro ha rivelato che le persone sorridenti, trent’anni dopo lo scatto, godono di migliore salute, hanno un matrimonio più felice e sono soddisfatt­e della propria vita». Marco Pacori ha analizzato le posture dei personaggi nelle foto scovate da Oggi, cercando di coglierne i tratti caratteria­li ( li trovate nelle didascalie). Noi, ricostruen­do le loro storie, abbiamo scoperto che spesso vocazioni e passioni nascono sui banchi. È successo a Claudio Bisio, che frequentav­a il Liceo scientific­o Luigi Cremona di Milano, la stessa scuola di Urbano Cairo (ma ai tempi i due non si conoscevan­o). «Ci sono arrivato per esclusione, perché mi piacevano le materie scientific­he», ha raccontato l’attore durante un incontro con gli studenti. «L’ho frequentat­o dal 1972 al 1977: leggetevi la storia di quegli anni, e capirete quanto so di matematica e latino! Però lì ho capito cosa volevo fare da grande. Durante un’occupazion­e invitammo Dario Fo che fece una lezione sul poeta Cielo d’Alcamo. Quel giorno decisi che volevo fare l’attore». Liceo scientific­o anche per Checco Zalone, che all’istituto Sante Simone di Conversano ( Bari), dal 1991 al 1996, mostrava già il suo talen

to. «Era uno studente con la battuta sempre pronta e aveva il chiodo fisso delle imitazioni», hanno raccontato i suoi insegnanti.

Silvio Berlusconi era imprendito­re sin dai tempi del liceo classico ai Salesiani a Milano. «Una scuola molto dura, che mi ha forgiato», ha raccontato ilCavalier­e. Che a scuola, finiti i compiti, dava ripetizion­i ai compagni in cambio di spiccioli («ma li restituiva se il compito andava male», dicono gli amici). E se Matteo Salvini, al liceo classico Manzoni di Milano, mostrava le prime simpatie leghiste, come affermano professori e compagnni, Maurizio Costanzo o, al Giulio Cesare di Roma, muoveva i primi passi nel giornalism­o. «È stata anche la scuola di Antonello Venditti e Giorgio Benvenuto», racconta a Oggi. «Ne ho un bellissimo ricordo. Quando ero in terza liceo avevo cominciato a scrivere per La giustizia, ma anche il mio professore di italiano collaborav­a con Il Popolo. La mattina mi domandava: «A te hanno pubblicato qualcosa? Ame no, porcamiser­ia!». Roberto Benigni, all’Istituto tecni

 ??  ?? Emma Bonino, 72. Sopra, alla scuola media di Bra (Cuneo), tra il 1958 e il 1959. «L’onorevole Bonino tiene un braccio sopra s l’altro, in una posizione che denota fermezza. Un modo m per rivendicar­e la propria individual­ità e tendenza a no on omologarsi», commenta lo psicologo. Emma Bonino non si omologava
Emma Bonino, 72. Sopra, alla scuola media di Bra (Cuneo), tra il 1958 e il 1959. «L’onorevole Bonino tiene un braccio sopra s l’altro, in una posizione che denota fermezza. Un modo m per rivendicar­e la propria individual­ità e tendenza a no on omologarsi», commenta lo psicologo. Emma Bonino non si omologava

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