Oggi

GIORGIO DELL’ARTI

- Giornalist­a ( in questa rubrica ci spiega in modo semplice uno dei fatti più complessi della settimana)

Insomma, alla fin fine, che cosa stanno preparando per quelli che restano senza soldi

a causa del Coronaviru­s? Per i lavoratori a tempo indetermin­ato c’è la cassa integrazio­ne estesa anche alle aziende con un solo dipendente. Per gli autonomi ci sono i 600 euro.

Seicento euro e basta? Seicento euro per marzo. Ma il governo sta preparando un decreto, da emanare prima del 15 aprile, col quale si metteranno a disposizio­ne degli autonomi altri soldi. Il ministro Gualtieri ha invitato le opposizion­i a lasciar perdere gli emendament­i al decreto “Cura Italia”, quello che prevede i 600 euro, e a concentrar­si sul prossimo decreto di aprile. «Chiedete più soldi lì». Tra l’altro quando il decreto Cura Italia sarà convertito in legge, i soldi stanziati saranno già stati spesi tutti. Chi ha diritto ai 600 euro?

Gli autonomi, le partite Iva, i co.co.co, gli stagionali del turismo o dell’agricoltur­a, purché non prendano già una pensione. Lo percepiran­no anche i profession­isti iscritti ai rispettivi ordini profession­ali, come avvocati, architetti, giornalist­i, ingegneri. Bisogna però aver dichiarato meno di 35 mila euro nell’anno di imposta 2018 oppure, se si sta nella fascia 35-50 mila euro, aver perso il 33% del reddito nel primo trimestre 2020.

La procedura? Bisogna prima di tutto dotarsi di un codice Pin (se uno non ce l’ha già). Si fa così: collegarsi al sito dell’Inps, cliccare su «entra in myinps», poi cliccare di nuovo su «richiedi e gestisci il tuo Pin». Prima del Coronaviru­s ti davano il codice in due tempi: i primi caratteri sul cellulare, i secondi per posta. In teoria questa procedura bizantina sarebbe ancora in vigore, ma Tridico, il presidente dell’Inps, ha fatto sapere che la semplifich­erà.

Il Pin ti sarà dato subito. E una volta ottenuto questo Pin? Niente, si riempie il modulo della domanda, sempre sul sito dell’Inps, e lo si invia. Se è tutto a posto, i soldi arriverann­o direttamen­te sul conto corrente della banca o della posta, entro il 15 aprile. Saranno anche esentasse.

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Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, 44 anni.
SOTTO PRESSIONE Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, 44 anni.
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