Vinci così l’ansia da virus
Benessere
Vinci l’ansia da vi
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STRUTTURARE LA GIORNATA, PRENDERSI CURA DI SÉ E DEGLI ALTRI, NON ABUSARE DELLE INFORMAZIONI SULL’EPIDEMIA.
E LA CASA, DA PRIGIONE, DIVENTA RIFUGIO
N «on vi è salute se non c’è salute mentale», afferma l’Organizzazione mondiale della sanità. Già, eppure in questomomento di isolamento, la salvaguardia della salute fisica sta arrivando a compromettere quella psicologica. «Viviamoun’emergenza straordinaria. Ansia, paura e angoscia possono svilupparsi naturalmente in una condizione del genere», spiega David Lazzari, presidente delConsiglionazionale ordine degli psicologi. «Anzi, mi sorprende di più chi sottovaluta o addirittura nega la gravità dell’epidemia». Così, chi non fa che scherzare sul virus, sta probabilmente negando anche la propria paura. Avvertire un disagio crescenteè, invece, lacosa più normale. «Spesso si arriva alla crisi d’ansia per stadi intermedi
sottovalutati», continua Lazzari. « Se i pensieri negativi diventano ossessivi eparalizzanti bisogna chiedere l’aiuto
diunopsicologo ». Per dominare l’ansia “normale” tra le mura domestiche, ci sono alcuni comportamenti utili. Eccoli.
UNA NUOVA ROUTINE
La casa è una prigione? «Cambiate puntodi vista e consideratela il vostro rifugio», suggerisceRaffaellaMarroccu, psicologa e psicoterapeuta: «Riflettete sul fatto che disporre di un ambiente protetto e sereno è un grande valore, soprattuttoora». Strutturatelagiornata, concentandovi suognimomentodella
nuova routine come fosse un rito: la colazione, la cura del corpo, la preparazione dei pasti, il tempo del lavoro (mai in tuta e tantomeno in pigiama!) e quello del relax. «Date dei confini temporali espaziali alleattivitàevivetele con un’attenzione consapevole: in quei momenti, lasciate fuori il resto», continua Marroccu. Mezz’ora per approfondire un argomento, mezz’ora per sistemare il balcone, mezz’ora di ginnastica. Utile anche programmare momenti di
condivisione con i familiari (una cena romantica, ungiocoda tavola), rispettando imomenti di solitudine dell’altro.
RIFLETTI E RESPIRA
L’ansia vadominata anche perché compromette la capacità naturale di reagire alpericolo(il rapporto trapauraeefficienza dei comportamenti è descritta
dalla curva nel box): sia sottovalutare chesopravvalutare il problemaporta
a comportamenti inadeguatimentre la “giusta” paura ci protegge dal pericolo. «Per riportare l’ansia sotto i livelli di guardia», continua la psicoterapeuta, «provate qualche tecnica di rilassamento: seduti, piedi appoggiati a terra, concentrandovi per 5-10 minuti su un respiro lento e regolare».
DIETA DIGITALE E RELAZIONI
Il bombardamento di informazioni, non sempre verificate, non aiuta, meglio
aggiornarsi unaoduevolteal giorno
usando fonti ufficiali. Il tempo risparmiato? Usatelo per parlare d’altro, fare altro, e, fondamentaleper tutti e soprattuttoper chi è solo, avere contatti con l’esterno. Via telefono o via balcone.
ATTENTI A BIMBI E NONNI
Gli anziani sono la fascia più vulnerabile, al virus come all’ansia da isolamento: «È utile che coltivino le loro relazioni il piùpossibile, contelefonate e videochiamate a figli, nipoti, amici. Ma anche che si dedichino alla cura di sé (pasti, riposo, igiene personale) e si diano la possibilità di chiedere aiuto», spiegaMarroccu. «Devono sapere che sarà un piacere aiutarli».
Per i bambini, cui vannorisparmiati toni e informazioni allarmistici (pur spiegando loro la situazione), è importante
la continuità delle attività: trasmette un senso di sicurezza e normalità. La giornata va strutturata ma non riempita di cose da fare: «Un po’ di noia fa bene», continua la psicoterapeuta. I più piccoli spesso esprimono il disagio con irritabilità, incubi, pipì a letto. «È utile coinvolgerli inattività, giocoodisegno, in cuipossono sfogare le emozioni. Provate le paste modellabili o impastate insieme la pizza: la manipolazione aiuteràasciogliere la tensione, voi e loro».