Oggi

Il re dei narcos

FIGLIO DI UN EMIGRANTE CAMPANO, SALVATORE MANCUSO GOMEZ HA FINANZIATO IL SUO ESERCITOCO­L TRAFFICODI COCA. SATUTTODI TUTTI. E SAANCHE A CHI PARLARNE

- di Giuseppe Fumagalli

Il boss Mancuso è atteso in Italia

NEL LIBRO ZERO, ZERO, ZERO SAVIANO LO DESCRIVE COME UN PONTE TRA SUDAMERICA E CALABRESI Roberto Saviano,40

Il Coronaviru­s sta bloccando tutto e tutti. Ma nei prossimi giorni un passeggero molto speciale potrebbe attraversa­re l’oceano Atlantico per arrivare inItalia. Lo aspettanom­agistrati, reparti investigat­ivi e servizi che guardano a lui come una miniera di informazio­ni. In Italia pochi conoscono il nome di Salvatore Mancuso Gomez. Gli ha dedicato qualche pagina Roberto Savianonel libro Ze ero, Zero, Zero, è stato citato nelle croonache dei corrispond­enti dall’Ammerica Latina ed è finito in qualchhe inchiesta di magistrati della dire-d zione antimafia come Franccesco Curcio o Nicola Gratteri. Pocco per un personaggi­o del suo callibro. Poco rispetto a unuomo rimaasto per oltre dieci anni al centrro dei più importanti traffici di droga e armi, che ora potrebbe dare un contributo fondamenta­le per smascherar­e gli affari della criminalit­à organizzat­a internazio­nale. Figlio di un emigrante italiano originario di Sapri, Salvatore Mancuso Gomez, non è unmafioso. È nato il 17 agosto del 1964 a Monteria, in Colombia, ha studiato negli Stati Uniti e nel 1988 quando è tornato in patria ha trovato la sua terra straziata dalla guerra civile. Ribellando­si al padre che voleva rispedirlo in Nord America, a metà Anni 90 ha preso le armi per combattere le Farc, le Forze armate rivoluzion­arie, di ispirazion­e comunista.

ACAPODI 35 MILAUOMINI

Ha creato le Auc, Autodenfen­sas unidas de Columbia, e coi nomi di battaglia di El Mono e Triple Cero ( Triplo zero) è arrivato ad avere ai suoi ordini un esercito paramilita­re di 35 mila uomini. È stato il braccio armato del potere politico ed è stato protagonis­ta di una sporca guerra, senza esclusione di colpi, finché a un certo punto ha smesso di rispondere agli ordini, e come il comandante Kurtz di Apocalypse Now, ha preso il controllo di una regione coperta di foreste nell’ovest del Paese, finanziand­o l’acquisto di armi col

traffico di droga. La famigerata pasta di coca, che per stessa ammissione di Mancuso venivamand­ata in giro per il mondo in quantità industrial­e, quantifica­ta dalle agenzie statuniten­si in 1.200-1.500 tonnellate all’anno, per un giro d’affari di 7 miliardi di dollari. Più di qualsiasi narcos, compreso il leggendari­o Pablo Escobar Gabiria o El Chapo Guzman.

Nel 2004, avviato il processo di pace in Colombia, l’Auc è stato sciolto, e Mancuso che avrebb bbe voluto sedersi al tavolo delle trattative,t nel 2008 è stato arrestat to, estradato negli Stati Uniti eri in chiuso in carcere ad Atlanta. Mancuso, come lo ha definito un inquirente americano « è un’encicloped­ia » e senza essere un pentito, in questi anni ha dato agli inquirenti al di qua e al di là dell’Atlantico informazio­ni e chiavi di lettura importanti per venire a capo di colossali traffici illegali. Ha avutouna condanna a trent’anni che s’è ridotta a poco più di un terzo e a metà 2019, avendo anche la cittadinan­za italiana, ha chiesto attraverso l’avvocato romano Fabio Federico, di poter espiare gli ultimi mesi di condanna in Italia. Il ministero della Giustizia ha subito approvato la richiesta, ma le autorità americane non hannomai autorizzat­o il trasferime­nto del detenuto eccellente. La scarcerazi­one era prevista per venerdì 27 marzo, ma l’ondata di contagio che s’è abbattuta sull’America ha bloccato tutto, spostando in avanti ogni genere di provvedime­nto. Anche da uomo libero, Mancuso ha ribadito la volontà di rientrare inItalia, e la nostra rappresent­anza diplomatic­a di Miami s’è già messa in movimento per organizzar­e il trasferime­nto. Ma i giochi non sono ancora chiusi e su Mancuso sono anche puntati gli occhi delle autorità colombiane, che ora vorrebbero riportarlo a casa. «Vogliono tappargli la bocca», dice una persona vicina a Mancuso, «per evitare rivelazion­i sulle compromiss­ioni presenti e passate del potere politico col traffico di droga».

PER P POTERLO IN CONTRARE IL PRROCURATO­RE ANTIMAFIA A GR RATTERI ERA ANDATO A BOGOTÀ NicolaGrat­teri, Ni 61

 ??  ?? UN SIGNORE DELLA GUERRA Qui e a sinistra, Salvatore Mancuso Gomez, oggi 55 anni, nel 2004, prima dello scioglimen­to dell’Auc, l’esercito che aveva creato per combattere la guerriglia delle Farc.
UN SIGNORE DELLA GUERRA Qui e a sinistra, Salvatore Mancuso Gomez, oggi 55 anni, nel 2004, prima dello scioglimen­to dell’Auc, l’esercito che aveva creato per combattere la guerriglia delle Farc.
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Sopra, Salvatore Mancuso, in abiti civili, viene condotto da un gruppo di uomini armati a testimonia­re davanti al procurator­e di Medellin, capitale mondiale del narcotraff­ico. A destra, Mancuso, estradato negli Stati Uniti nel maggio 2008, sbarca a Miami e viene preso in consegna dagli agenti antidroga della Dea. TUTTI LO VOGLIONO SENTIRE
Sopra, Salvatore Mancuso, in abiti civili, viene condotto da un gruppo di uomini armati a testimonia­re davanti al procurator­e di Medellin, capitale mondiale del narcotraff­ico. A destra, Mancuso, estradato negli Stati Uniti nel maggio 2008, sbarca a Miami e viene preso in consegna dagli agenti antidroga della Dea. TUTTI LO VOGLIONO SENTIRE
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy