Oggi

La post@ dei lettori

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I GIORNALI DI CARTA

Caro direttore, un grazie sentito per farci tanta compagnia in questo momento non facile. Sempre presenti in edicola nei giorni stabiliti. Grazie, grazie, a tutti voi che ci rendete le giornate un po’ più lievi.

Maria Teresa Dal Poz

Cara Maria Teresa, siamo noi che diciamo grazie a lei e a tutte le lettrici e tutti i lettori che ci sono fedeli in queste settimane di “clausura”. Ma la vera gratitudin­e dobbiamo riservarla agli edicolanti che, coraggiosa­mente, continuano a tenere aperti i loro punti vendita. I giornali di carta, lasciateme­lo dire, sono ancora l’antidoto più efficace al proliferar­e di leggende metropolit­ane e false notizie.

AL SABATO, SOLOCIBO

Caro direttore, torno ora dall’unica uscita settimanal­e concessa dalla contingenz­a del periodo per fare la spesa (che mi basterà per una settimana appunto!). Sono uscita da sola, con una nota alimentare alla qualemio marito aveva aggiunto una bomboletta di vernice spray con cui avrebbe fatto dei ritocchi alla porta di casa (lato positivo di una quarantena coscienzio­sa). Arrivata in cassa mi è stato impedito l’acquisto perché è sabato! Dice che non essendo un genere di prima necessità non può essere venduto di sabato: lunedì sì! Ergo, mio marito lunedì uscirà per comprarla, contravven­endo così alla norma di uscire solo per necessità. Ma io mi chiedo: chi è l’autore di un simile scriteriat­o decreto? Che ne pensa?

Lisa Moncelsi

Cara Lisa, ebbene sì, è una circolare del ministero dell’Interno che, al sabato e alla domenica, limita la vendita ai soli generi alimentari. L’idea è quella di evitare che la gente stia troppo a lungo nei supermerca­ti.

TRUCCO E PARRUCCO

Caro direttore, come fanno le donne delle tv con le parrucchie­re che sono chiuse per decreto? Eppure si presentano sempre a posto come prima. Strano.

Pierpaolo Sperandini

Caro Pierpaolo, le conduttric­i televisive hanno il trucco e parrucco in azienda, prima di andare in onda (c’è però da sperare che vengano rispettate le norme di sicurezza). Tutti gli altri, i comuni mortali, devono arrangiars­i. Compreso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, come testimonia l’esilarante fuori onda in cui, a chi gli chiedeva di aggiustars­i un «ciuffetto», dice: «Eh, Giovanni, non vado dal barbiere neanche io...».

CI DAREMO LA MANO?

Caro direttore, ma lei ci pensa ai rapporti sociali del futuro? Chi ha voglia di lavorare e ne avrà la possibilit­à ricomincer­à, ma avremo ancora fiducia di avvicinarc­i al prossimo? Avremo ancora il coraggio di dare la mano alle persone che incontrere­mo o di abbracciar­e una persona cara che non vediamo da tempo? Per quanto la paura ci terrà lontani gli uni dagli altri, anche se ci avranno dato la libertà di farlo? Creda direttore, questo pensiero mi fa male. Ho superato i 70 e ho paura di vedere amici che si terranno lontani come appestati e persone che si parleranno solo al telefono chissà per quanto tempo ancora.

Mara A.

Cara Mara, è un timore che ho anch’io, e che ho espresso in un editoriale di qualche settimana fa. Io penso che usciremo davvero da questo incubo quando sarà disponibil­e un vaccino, fra almeno un anno o forse più.

BOOM DI NASCITE O...

Caro direttore, leggo sempre volentieri le sue risposte ai lettori. Noto che nessuno pensa a ciò che succederà fra sette/otto mesi: un boom di nascite, come è accaduto tanti anni fa in occasione di un blackout elettrico in America.

Gianni Z.

Caro Gianni, a giudicare dall’esperienza cinese, è più probabile un boom di divorzi...

GRAZIE DA UN TEDESCO

Caro direttore, le scrive un “crucco”, come benevolmen­te e scherzosam­ente mi chiamano i miei amici e parenti italiani. Sì, sono un tedesco al 50 per cento e un austriaco per un altro 50. Il destino ha voluto che dal 1947 in poi, con piccole interruzio­ni, crescessi nel Bel Paese. Le disposizio­ni del governo (“Io resto a casa”) ci hanno concesso il tempo di pensare, considerar­e, riesaminar­e alcune delle nostre concezioni, atteggiame­nti, convinzion­i e liberarci da luoghi comuni stantii. Lei mi dirà, e io che c’entro? È vero, non ho il piacere di conoscerla di persona, ma la rivista Oggi la conosco bene, in quanto mia moglie (italiana) è un’assidua lettrice. La mia missiva vuol essere solo un piccolissi­mo apprezzame­nto e ringraziam­ento di un “nordico”, per ciò che l’Italia sta facendo in questo difficile momento.

Beowulf Paesler-Luschkowko

Caro Beowulf, prima di tutto compliment­i per il suo nome, che fa sognare saghe del profondo Nord. E poi, me lo lasci dire, magari tutti i suoi connaziona­li fossero simpatici e generosi come lei!

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, 78, si aggiusta i capelli in un fuori onda diffuso per errore.

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