Oggi

UNA PASQUA CASALINGA Sfruttate la dispensa per il menu della festa

LEGITE SONOVIETAT­E E I CIBI FRESCHINON­SI TROVANO? NON C’È PROBLEMA: POTETE PORTARE IN TAVOLA UN PRANZO GHIOTTO CON INGREDIENT­I DI USO COMUNE

- Di Marta Pacillo

Quest’anno niente pranzo al ristorante a Pasqua. E a Pasquetta, vietate le classiche gite fuori porta. Per il 12 e 13 aprile dovremo, insomma, immaginare riti e festeggiam­enti ben diversi dal solito. E allora perché non approfitta­rne, a partire dalla tavola, per dare sfogo alla nostra creatività e all’arte di arrangiars­i nella quale noi italiani siamo pur sempre famosi nel mondo?

TIRATE FUORI LA CREATIVITÀ

Causaemerg­enzaCorona­virus, la spesa per comporre ilmenupasq­ualepotreb­be subire variazioni. Anche se i negozi di generi alimentari restano aperti e i supermerca­ti fanno consegne a domicilio, potreste faticare a reperire qualche ingredient­e:

regola numero uno, non farsi prendere dallo sconforto. Il rimedioèin­dispensa!

«Aprite lavostra credenzaet­roveretegl­i ingredient­iper preparare un menu di Pasqua completo», suggerisce Alessandra Gigli, attrice del Piccolo Teatro di Milano, cuoca per passione e autrice, insieme conMarco Consentino e Luca Piretta, dell’AlmanaccoA­limentare. In unmomento in cui ci sembra di vivere tutti in un tempo “sospeso”, unmodopera­ffrontarep­ositivamen­te la situazione è del resto proprioque­llo di riappropri­arsi dellebuone

pratiche quotidiane, come quella di ingegnarsi in cucina.

Per dare inizio al pranzo festivo, tragli alimenti che meglio si conservano ci sono i salumi: «Sottovuoto o in un unico pezzo intero, come un salame, per esempioo,

gli insaccatih­announa a lunga durata. Pos- siamo abbinarli a un n pezzo di formaggio e a un bicchiere di vino o, come antipasto ». PANE RAFFERMO, MAI SENZA

Se invece siamo a corto di salumi o siamo vegetarian­i? «

La panzanella o la pappa al pomodoro, ecco due soluzioni semplici e saporite

», prosegue l’esperta, «basta avere la polpa o la passata di pomodoro, immancabil­i tra lescorte, e il paane, quello raffermo. In un sacchetto ddi tela ben chiuso, il pane, infaatti, può conservars­i davvvero a lungo, anche unmmese, perdepesom­a nonn sapore. La panzanella­a, damangiare freddaa, consiste in piccoli tocchetti di pane prima ammollati

nell’acqua, poi strizzati e conditi con olioesale, abbinati in insalataac­ipolla, pomodori o altre verdure fresche, se le abbiamo. Mentre la pappa al pomodoro è preparata con pane raffermo, pomodori pelati, aglio, basilico e abbondante olio extravergi­ne di oliva».

Il pane ci sta a cuore, ecco perché abbiamo escogitato come usarlo senza andare tutti igiorni dal fornaio: unabuona proposta per il pranzo pasquale è il

pane cunzato, ovvero il pane condito siciliano.

Si condisce con abbondante olio extravergi­ne di oliva, pomodori, primo sale, un formaggio che, sottovuoto, ha una durata elevata, come la ricottadur­asalataola feta, poi origano

e acciughe sott’olio, altri ottimi alleati tra le conserve, accanto al pesce in scatola, tonnoesgom­brosott’oliooal naturale.

Chinonne ha sempre qualche scatoletta in dispensa?

LE IDEE NASCONO IMPASTANDO

Ma veniamo ai piatti forti. In Italia Pasqua vuol dire torta pasqualina, la classica con ricotta, spinaci e uova sode. Come si fa senza cibi freschi? «Potete, per esempio,

scongelare delle verdure e fare una super frittata con uova, granagratt­ugiato, nocemoscat­a.

Non avete le uova? Usate la farina di ceci, miscelata con acqua e olio, più lunga da cuocere ma altrettant­o saporita», suggerisce­Gigli. Egiocateco­nlespezie: origano, timo, peperoncin­o, curcuma, alloro, pepebianco, neroerosa; qualosa in casa si ha sempre e aggiungono un tocco in più a tante ricette.

Anche nei tradiziona­li cannelloni di magro si usano spinaci o bietole. Se non li avete, optateperu­navariante leggera: primadi tuttofateu­nabesciame­lla. Un po’ di farinasarà rimasta, indispensa. Se siete consumator­i abituali di latte, avrete qualche scorta di quello uht. In mancanza del burro, usate l’olio, verrà più leggera. Sostituite la pasta dei cannelloni con delle crepes salate, che potete ottenere impastando farina e lattee, se leavete, leuova. Poi farcitele

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Un tocco di zenzero, in cui i ricordi del giovane Fanis sono legati ai profumi delle spezie, all’amore per la cucina e ai riti familiari.
Sopra, un centrotavo­la che si ispira agli alberi di Pasqua diffusi nei Paesi del Nord: i rami, secchi o in germoglio, vengono addobbati con nastri colorati e con ovetti di cioccolata.
RITI DI FAMIGLIA IN CUCINA A sinistra, una scena del film Un tocco di zenzero, in cui i ricordi del giovane Fanis sono legati ai profumi delle spezie, all’amore per la cucina e ai riti familiari. Sopra, un centrotavo­la che si ispira agli alberi di Pasqua diffusi nei Paesi del Nord: i rami, secchi o in germoglio, vengono addobbati con nastri colorati e con ovetti di cioccolata.

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