Belle fai da te Dalla pelle, alle mani, al look, tutte le strategie per rimanere perfette di L. Capritti e D. Verna
CAPELLI SELVAGGI, PELLE SCIUPATA, UNGHIE FUORI CONTROLLO: IVI PCI MOSTRANO COME “SOPRAVVIVERE” SENZA PARRUCCHIERI ED ESTETISTE. CONUNAREGOLA: VIAILPIGIAMA!
Parrucchieri ed estetiste chiusi da un mese, giornate passate sigillati in casa: la quarantena rischia di trasformarsi nellaCaporetto del nostro look. Non rassegnamoci a ricrescite chilometriche e cuticole fuori controllo, né riduciamoci a ciondolare in casa tutto il giorno in pigiama. Vi spieghiamo, con l’aiuto di una serie di esperti, come curarsi con il fai-da-te.
S.O. S. CHIOMA
Se i capelli sono ormai bicolore, cosa fare? «Consiglio la tintura in casa solo se necessario», ci dice Federico Lauria, l’hairstylist dei vip, proprietario del salone di Milano Federico fashion style. «Se vi ritrovate con una vistosa ricrescita di capelli bianchi, allora sì, comprate una tintura fai da te. Meglio prenderla in farmacia: sono meno aggressive». E se il problema è la ricrescita scura, tipica di chi si schiarisce i capelli? «Allora consiglio di aspettare la riapertura del parrucchiere», dice l’esperto. «Le tinture schiarenti contengono ammoniaca, si rischiano danni. Ed è quasi impossibile riprodurre il colore fatto in salone: si rischia di virare verso l’arancione o il rossiccio. Al massimo potete usare quelle colorazioni temporali, in forma di mascara, che coprono giusto la ricrescita e dopo uno shampoo vanno via». Poi c’è la questione piega: senza un aiuto “professionale” i capelli possono essere crespi, disordinati. «Approfittiamo di questo periodo per lasciarli al naturale, senza stressarli con i trattamenti», consiglia Lauria. «Visto che abbiamo tempo, nutriamoli con maschere faida-te: si può fare un impacco all’olio d’oliva o allamaionese. Oppure si può idratarli con una centrifuga di man
go e papaya». E il taglio casalingo è auspicabile o si rischiano danni? «Se avete la frangetta e volete sistemarvela, nessun problema», consiglia. «Taglietela almassimo di un centimetro. Ma non osate tagli veri e propri, potreste pentirvene!».
ALLARME MANI
Cuticole selvaggie, pelle secca, artigli dalle forme improbabili: è possibile farsi la manicure a casa, senza combinare guai? L’estetista Pina Di Peco ci spiega come fare. «Ammorbidite le unghie immergendo le mani in acqua tiepida», spiega. Fase seconda: con un bastoncino d’arancio bisogna spingere indietro le cuticole. Dove trovare un bastoncino d’arancio? On line oppure nei drugstore specializzati in articoli per l’igiene e la cura della persona (per fortuna sono aperti). Massaggiate le unghie con una crema idratante. Limate le unghie: «Fatele quadrate: è la forma più semplice», dice l’estetista. Stendete uno smalto trasparente, meglio se rinforzante, et voilà, lemani sono di nuovo presentabili.
AIUTO, SEMBRO UNO YETI
L’oggetto del desiderio, in questo periodo, è l’epilatore. Solo lui può rendere di nuovo lisce le nostre gambe in astinenza da ceretta. Potete ordinarlo on line oppure, se l’attesa è troppo lunga, ovviare con una ceretta casalinga, a base di zucchero, limone, miele e acqua ( la ricetta è molto popolare sul web). Non c’è nemmeno bisogno di usare le strisce: una volta stesa la pasta sulle gambe, basterà tirarla verso l’alto, seguendo la stessa direzione di crescita dei peli.
VISO FRESCO E IDRATATO
Per avere la pelle fresca e idratata, ci vuole una pulizia del viso, da fare con un classico metodo della nonna.
Fate scaldare una pentola d’acqua, portatela all’ebollizione, aggiungete due cucchiai di bicarbonato ed esponete il viso al vapore, usando un asciugamano come cappa. A questo punto i pori saranno dilatati e schiacciare i punti neri, avendo l’accortezza di usare un fazzolettino di carta, e non le mani nude, sarà facilissimo. A questo punto, nutrite la pelle con unamaschera casalinga, per esempio a base di cannella (due cucchiaini) e di miele (uno), da mescolare e poi applicare sul viso con movimenti circolari. L’alternativa golosa? Frullate mezza banana, due cucchiaini di miele, due cucchiai di yogurt bianco, poi aggiungete un cucchiaino di olio di oliva, stendete sul viso e lasciate agire per venti minuti.
DIVIETI ASSOLUTI
Rimanere in pigiama? Non se ne parla! Laura Pranzetti Lombardini, opinionista di costume e autrice di Ritratto di signora ovvero la guida di stile per ogni donna e gentildonna, è categorica. Non solo perché ogni momento della giornata ha i suoi outfit e una vera lady lo sa, ma anche perché rimanere in pigiama vuol dire far confusione tra giorno e notte e non va bene. Naturalmente, si può rimanere a casa con un pigiama-abito, ma lei lo consiglia solo chi ha il physique du rôle. Ben vengano tutta una serie di accessori che illuminano il volto, orecchini piccoli e collane, vezzosi foulard da collo alla Jackie Kennedy, cerchietti e nastri per capelli. Anche la tuta da ginnastica è vietata, ma non quella di jeans o la salopette. Permessa anche la tuta jumpsuit, accompagna le forme e al contempo è comoda. Una donna curvy può indossare i leggins con sopra lunghi cardigan. E veniamo all’annosa questione delle comodissime pantofole: sono bandite tutte, tranne le friulane di seta o di velluto. L’alternativa? Recuperare dalla scarpiera le mule estive, soprattutto se ricamate e “riadattarle” come pantofole. Ammesse invece sia le ballerine sia le scarpe da ginnastica, ormai super modaiole.
E per la cena l’imperativo è uno, giocare: si indossa un abito da party di quelli che di solito si mettono una volta l’anno e ci si sente subito le più belle e seducenti.
STIRARE? SI PUÒ!
«La prima regola è: usate l’asse da stiro! Molte persone stirano dove capita con risultati discutibili», ci dicono Titty & Flavia, clean influencer italiane, diventate famose con Detto Fatto. Per chi è momentaneamente privo della colf e delle lavanderie ci sono le regole delle esperte. Per esempio, controllare le etichette dei vestiti, perché non tutti i tessuti possono essere stirati e per alcuni occorre una temperatura particolare. Un altro accorgimento: se si vedonomacchie non stirarci sopra, si fisserebbero, mentre le grinze ostinate scompaiono solo se inumidite con l’acqua. Infine: se si ha bisogno di un risultato da sartoria, prima di stirare è necessario spruzzare sul tessuto di cotone un po’ di appretto. E chi proprio non vuole usare il ferro? Titty & Flavia hanno una soluzione pure per questo: «Appendete l’abito inumidito e accendete il phon o la piastra per i capelli alla temperatura più bassa, passandoli sul capo e tirando l’indumento leggermente per distenderlo. Con la piastra puoi anche stirare il colletto delle camicie».