LaMessa in tv La seguono in tanti( ma non capiscono bene i riti) di C. Bianchi
SECONDOUNA RICERCA CHE VI SVELIAMOIN ANTEPRIMA, MOLTI CATTOLICI SEGUONOI RITI INMODO PASSIVOSENZA COMPRENDERLI BENE
Matteo Salvini ci ha provato: «Chiese aperte a Pasqua». Ma le indicazioni della Santa Sede sono chiare da giorni: «A motivo dell’attuale emergenza sanitaria internazionale, tutte le Celebrazioni Liturgiche della Settimana Santa si svolgeranno senza la presenza fisica di fedeli». Continua così questa Covid-quarantena da casa, che per tanti fedeli cristiani è diventata anche una “spirituale clausura”. Vissuta da soli, o in famiglia. Non mancano lemesse in tv. «Il Papa questa settimana celebra i Riti della Settimana Santa all’Altare della Cattedra, nella Basilica di SanPietro, senza concorso di popolo», spiega il Vaticano.
Ma non è semplice capire come viene vissuta la fede a distanza. Certo, ci sonomolte parrocchie connesse, pillole diVangelo sui social, omelie via app, riunioni pastorali su Zoom. Esempio di successo è donAlbertoRavagnani, della parrocchia di SanMichele a BustoArsizio, dove si occupa dei giovani. Il suo video A cosa serve pregare (non è una perdita di tempo!), con il suo stile Disney ispirato a GiovanniMuciaccia, ha totalizzato 416.781 visualizzazioni (solo via YouTube). Un futuro don Ferragnez? Chissà.
E i cattolici italiani come vivono le restrizioni? Ecco i primi risultati di un sondaggio condotto da Cremit, Centro di ricerca sull’educazione ai media all’innovazione e alla tecnologia presso l’UniversitàCattolica, attraverso questionari a cui hanno risposto migliaia di fedeli in Italia. Una ricerca che sarà pubblicata integralmente fra qualche ggiorno.
Tutti connessi? Macché. Solo il 65% delle parrocchie che hanno risposto al questionario si è attivata dal punto di vista digitale.
La tv vince. La modalità on line più seguita per la liturgia a distanza è quella della Messa in tv, poi il “Commento della Parola”. La modalità on linemeno seguita è quella della Diocesi (tanti non sanno dire quale sia). Passivi. Tra chi segue le messe a distanza prevale un atteggiamento passivo: in tv non si partecipa, si assiste. La paura di esporsi. 4 persone su 5 sono molto d’accordo sul fatto che la Rete dovrebbe essere presente in parrocchia: però, nella propria comunità social non ci si sente così liberi di esprimersi (6 su 10).
Che cos’è la Messa? Il linguaggio liturgico non è compreso dai fedeli. Il 91% di chi ha risposto frequenta regolarmente ma solo il 51% risponde: «Sono certo di poter spiegare parole e gesti della celebrazione».
Restano, per tutti i confusi, le parole di Papa Francesco: «Quando ci sentiamo con le spalle al muro, quando ci troviamo in un vicolo cieco, quando pare che perfino Dio non risponda, ricordiamoci di non essere soli».