Oggi

Il Vangelo della domenica acuradiMon­s. VincenzoDi­Mauro

IL VANGELO DI GIOVANNI USAQUESTIV­ERBI: STARE, CERCARE, PIANGERE. E CI INTERROGA SULLA POSIZIONE CHE GESÙ OCCUPA NELLA NOSTRA VITA

- Di Mons. Vincenzo Di Mauro - vescovo

In quel tempo. Maria diMàgdala stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?».

Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide

Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù:

«Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». (Gv 20,11-16)

Ho voluto trascriver­e, dal Vangelo diGiovanni, quanto è successoaM­aria (una delle donne che seguivanoG­esù) la mattina di Pasqua. Per gli ebrei non esisteva la domenica, era quindi il primo giorno dopo il sabato, esattament­e il terzo dallamorte di Gesù.

Questa è soltanto una delle narrazioni di questo giorno pasquale ma ci aiuta - soprattutt­o in questi momenti in cui viviamo un po’ da eremiti - a riflettere sulla nostra vita. In particolar­e, vorrei sottolinea­re tre verbi: stare, cercare e piangere.

Stare: come sotto la croce, così anche qui troviamo il verbo stare. Non è una sottolinea­tura banale: gli altri erano scappati via, quasi tutti. Questa donna, invece, stava sotto la croce, così come - il terzo giorno - stava fuori dal sepolcro. Era incurante delle paure e dei timori, dei dottori della legge e dei romani. E ci domandiamo: perché? Perché per lei, una volta “perso” Gesù, che cos’altro aveva da perdere?

Piangere: ci sembrerebb­e quasi normale veder piangere una donna dinanzi alla tragedia di questo Gesù, prima osannato, poi crocefisso. Ma, perché piangeva? Perché, una volta “perso” Gesù, aveva perso tutto, in particolar­e il senso, lo scopo della sua vita. Cercare: che cosa cercava quella mattina? Cercava il corpo di Gesù che non aveva potuto lavare e profumare il venerdì, perché dopo le 16 iniziava la grande festa del sabato, durante la quale era vietato ogni tipo di lavoro, di sforzo. Cercava Gesù!

In questo tempo di forzato ‘ritiro’ forse ci farà bene riflettere su questi verbi: io dove sto? Io quando, per chi, per cosa piango? Io chi, che cosa cerco?

Per Maria Maddalena ( detta anche Maria di Màgdala, ndr) al primo posto c’era solo Gesù: sto conGesù, piango perché non ho più Gesù, cerco solo Gesù! Noi, forse, stiamo con gli amici, davanti alla tv. Noi forse piangiamo per tanti dolori, ma piangiamo se non abbiamo una seconda casa, una macchina bella, un telefonino all’ultimamoda. Noi, magari, cerchiamo il successo, la fama, i soldi. Ecco la nostra vita, ecco la nostra Pasqua (che significa “passaggio”): far passareGes­ù dalla 90a, 80a, 70a posizione in pole position. Ogni Pasqua potremmo domandarci: quest’anno, a che posizione è arrivato Gesù nella mia vita? Sto con Lui, piango per Lui, cerco Lui? Sarebbe un buon cammino verso la santità, ma anche verso l’umanità! Buona Pasqua!

A pagina 84, un grande reportage sui pochi posti almondo dove il virus non ha colpito

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IL SEPOLCRO È VUOTO Maria Maddalena cerca invano il corpo di Gesù nellaminia­tura diCristofo­ro de Predis (1440-1486).

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